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Via libera alla legge sulle semplificazioni urbanistiche dopo una lunga discussione, ma stop al cambio completo d’uso dei cinema chiusi

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Ok alla legge sulle semplificazioni urbanistiche, vietato cambiare totalmente l’uso dei cinema chiusi. - Unita.tv
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Il consiglio regionale ha approvato nella notte del 18 luglio 2025 la legge 171 sulle semplificazioni in materia urbanistica, al termine di una seduta complessa e ricca di tensioni. Tra maggioranza e opposizioni è emerso un compromesso sulle norme dedicate ai cinema chiusi da tempo, con modifiche importanti rispetto alle versioni iniziali del testo. La questione delle strutture culturali, in particolare delle sale cinematografiche, è stata oggetto di dibattito acceso. Il regolamento approvato conferma limiti precisi sul cambio di destinazione d’uso, garantendo spazi per uso culturale nei vecchi cinema, pur consentendo una quota di attività commerciali in caso di riapertura o trasformazione. La legge ricomprende anche altri interventi sull’urbanistica, tra cui la semplificazione delle valutazioni ambientali e il recupero di volumi edilizi inutilizzati, elementi considerati rilevanti per lo sviluppo urbano e la gestione sostenibile del territorio.

Approvata la legge regionale 171 dopo una maratona tra maggioranza e opposizioni

La seduta del consiglio regionale iniziata nella tarda serata del 17 luglio 2025 e conclusa alle prime luci del mattino ha portato all’approvazione della legge 171, disciplina dedicata alle semplificazioni in materia urbanistica. La discussione è stata intensa, con continui emendamenti, momenti di stallo e confronti serrati tra la coalizione di centrodestra al governo regionale e l’opposizione. L’accordo ha raggiunto un punto di equilibrio soprattutto sul nodo delle sale cinematografiche, uno dei temi più delicati della riforma.

La proposta originaria, sostenuta dal governatore Francesco Rocca, prevedeva la possibilità di modificare completamente la destinazione d’uso dei cinema chiusi da anni, consentendo dunque di trasformarli in spazi commerciali o di altra natura senza vincoli rilevanti. Questo punto, però, è stato fortemente contestato dall’opposizione e da diversi esponenti del mondo culturale e imprenditoriale del settore, che hanno lanciato allarmi sulla possibile perdita di luoghi dedicati alla cultura e alla socialità.

Alla fine il testo votato in aula ha mantenuto le regole vigenti: per i cinema chiusi il cambio d’uso commerciale resta limitato al 30%, mentre il 70% del patrimonio deve rimanere destinato ad attività culturali. I cinema tuttora aperti potranno essere trasformati fino a un massimo del 50% per attività commerciali, mantenendo obbligatoriamente al 50% spazi culturali.

La legge “salva Metropolitan” e le reazioni di politici e associazioni culturali

Uno degli elementi più significativi dell’approvazione è stato il via libera alla cosiddetta legge “salva Metropolitan”, che permette la riapertura del cinema di via del Corso a Roma. Questa sala, chiusa da 15 anni, potrà riprendere attività con un massimo di 100 posti e con ampi spazi destinati a servizi commerciali.

Le forze di opposizione hanno esultato per la decisione di escludere la possibilità di trasformare completamente le sale cinematografiche chiuse in spazi totalmente commerciali. Claudio Marotta, esponente di Sce, ha sottolineato che “lo stralcio della norma eviterà la conversione degli spazi in sale bingo o supermercati.” Anche Luciano Nobili di Italia Viva ha evidenziato come l’unità e la determinazione delle opposizioni abbiano impedito un “scempio” culturale.

Altri esponenti politici, come Claudio Ciarla del Pd, Alessio D’Amato di Azione e rappresentanti del Movimento 5 Stelle, hanno espresso soddisfazione per il compromesso trovato. La questione sale ha dominato la discussione, ma la legge contiene altri punti importanti che non vanno sottovalutati.

Altri punti della legge: dai controlli ambientali ai recuperi edilizi

L’assessore all’Urbanistica Giuseppe Schiboni ha richiamato l’attenzione su diverse novità contenute nella nuova legge 171, che vanno oltre le disposizioni specifiche per le sale cinematografiche. Tra queste, il coordinamento delle procedure di valutazione ambientale: le valutazioni di impatto ambientale e strategico ambientale saranno riunite in un unico processo simultaneo, alleggerendo la burocrazia.

Un altro aspetto riguarda il recupero di volumi edilizi spesso sottoutilizzati, come locali interrati, seminterrati o a livello terra, che potranno cambiare destinazione senza occupare nuovi spazi o terreni non edificati. Questo indirizzo punta a un uso più razionale e meno invasivo del territorio.

L’incremento dei canoni calmierati rappresenta invece un adeguamento alle condizioni di mercato, aggiornando i valori dopo 14 anni di stabilità. Tutto questo compone un pacchetto di interventi finalizzati a semplificare le pratiche urbanistiche e a favorire interventi edilizi legati alla qualità e alla rigenerazione degli spazi urbani.

L’appoggio della commissione urbanistica e i piani per nuove normative sui cinema

Laura Corrotti, presidente della commissione Urbanistica, ha definito la riforma «attesa da anni» e capace di risolvere diverse situazioni critiche del territorio. Ha citato in particolare la proroga per la valorizzazione dei sottotetti e meccanismi di premialità per interventi edili che rispettino criteri ambientali. Questi elementi mirano a un utilizzo sostenibile degli immobili esistenti, senza aumentare il consumo di suolo.

Il governatore Francesco Rocca ha interpretato il voto come un traguardo importante, ma ha anticipato che la discussione sul futuro delle sale cinematografiche non si fermerà qui. Ha spiegato che la scelta di escludere il cambio totale di destinazione d’uso dai lavori di questa legge serve a garantire la fluidità dei lavori in aula, in vista dell’assestamento di bilancio in programma a luglio.

“Dopo l’estate – ha confermato il capogruppo di Forza Italia Giorgio Simeoni –, dedicheremo un provvedimento specifico per affrontare in modo più approfondito e distinto il tema dei cinema.” La vicenda resta quindi aperta, e il dialogo sul valore degli spazi culturali e commerciali nel tessuto urbano riprenderà a breve.

Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Rosanna Ricci

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Rosanna Ricci

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