Home Via Battisti a san Maurizio, casa delle associazioni a rischio: san Mauro potrebbe perdere i locali dopo delibera del centrosinistra

Via Battisti a san Maurizio, casa delle associazioni a rischio: san Mauro potrebbe perdere i locali dopo delibera del centrosinistra

L’amministrazione di San Maurizio al Lambro inserisce la Casa delle associazioni nel piano di alienazione, suscitando preoccupazioni tra le realtà locali per il futuro degli spazi e dei servizi.

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L’amministrazione di San Maurizio al Lambro ha inserito la Casa delle associazioni di via Battisti nel piano di alienazione immobiliare, suscitando preoccupazioni tra le realtà no profit ospitate e la comunità locale, in attesa di chiarimenti sul futuro dell’edificio e delle possibili permute con il Comune di Milano. - Unita.tv

L’amministrazione comunale di san Maurizio al Lambro ha votato un provvedimento che potrebbe cambiare radicalmente il destino della Casa delle associazioni in via Battisti. L’edificio, che da anni ospita 23 realtà no profit, è stato inserito nel piano delle alienazioni immobiliari, aprendo la strada a una possibile vendita o permuta con il comune di milano. Le preoccupazioni degli abitanti del rione e delle associazioni si intensificano, soprattutto perché molte realtà hanno investito risorse per adeguare gli spazi, senza certezze sul futuro.

La scelta politica e il piano di alienazione degli immobili a san Maurizio al Lambro

La decisione di inserire la Casa delle associazioni nel piano delle alienazioni ha ricevuto il sostegno solo del centrosinistra durante la delibera. L’edificio, un tempo ex scuola con annessa casa del custode, è attualmente utilizzato da numerose associazioni e onlus. Alcune di queste organizzazioni occupano i locali da molti anni e hanno autonomamente sostenuto la manutenzione, come nel caso di una radio che ha insonorizzato la propria sede per poter trasmettere regolarmente.

L’operazione ipotizzata dal comune prevede uno scambio di proprietà, volto a ottenere dal capoluogo cittadino alcune aree strategiche, come i parcheggi vicino alle stazioni della metropolitana. Nel dettaglio, l’amministrazione di san Maurizio valuterebbe la permuta fra l’immobile di via Battisti e queste aree urbane milanesi. La proposta di spostare le associazioni in locali comunali di via della Repubblica, sempre nel rione, si accompagna però a dubbi e difficoltà. Infatti, quegli spazi necessiterebbero di lavori di adeguamento per garantirne la funzionalità.

Secondo l’assessore ai lavori pubblici, Loredana Verzino, si è compiuta una ricognizione delle proprietà comunali che ha tenuto conto del grado di vetustà degli edifici e delle richieste di acquisto presentate. Lunedì 15 gennaio 2025, a margine della seduta consiliare, Verzino ha spiegato che “al momento non è stata ancora stabilita la destinazione definitiva né per l’ex scuola né per l’ex casa del custode.” Esistono interlocuzioni aperte con il comune di milano per portare avanti permute riguardanti diverse aree urbane, utili a san Maurizio per l’asta della metropolitana, ma i tempi resteranno lunghi.

La misura non ha mancato di scatenare reazioni immediate tra comitati civici e realtà associative del rione, preoccupati dal rischio di perdere la propria sede e dallo scarso coinvolgimento nelle scelte.

Le reazioni dal territorio e le preoccupazioni delle associazioni a san Maurizio

La polemica è esplosa da più fronti nella comunità di san Maurizio al Lambro. L’ex assessore alla cultura, Dania Perego, ha espresso un netto rifiuto verso la decisione, parlando di una scelta che “umilia le associazioni.” Ha ricordato il caso della ProLoco del centro, spostata in uno spazio più piccolo e meno idoneo, segnalando una linea disattenta e priva di lungimiranza verso chi si impegna quotidianamente nel volontariato.

Perego ha sottolineato come, nonostante la disponibilità di fondi nel bilancio comunale, non si sia previsto un intervento per ristrutturare l’edificio mantenendo le associazioni al loro posto. Ha poi fatto notare la precarietà del momento, dato che le realtà no profit riceveranno soltanto una proroga di sei mesi senza alcuna certezza negli anni a venire.

La preoccupazione è palpabile anche nella cittadinanza e nel mondo politco locale. La Lega a san Maurizio ha protocollato un’interpellanza urgente per chiedere spiegazioni e informazioni su tempistiche e destinazione finale degli immobili. Alcuni ambienti ipotizzano che il comune di milano intenda trasformare la Casa delle associazioni in alloggi popolari, ma finora nessuna conferma ufficiale è stata fornita dalle amministrazioni coinvolte.

Nel frattempo, sul web è stata lanciata una petizione che ha raccolto decine di firme, anche grazie alla partecipazione di esponenti noti come Marco Poloni. La raccolta firme si contrappone a quella che è stata definita una trasformazione in un “villaggio solidale 2.0,” giudicato come una misura che potrebbe peggiorare la qualità della vita nel quartiere senza intervenire con miglioramenti tangibili.

Il futuro della Casa delle associazioni rimane quindi incerto, mentre la comunità locale cerca di trovare risposte e un dialogo aperto con le istituzioni.

La situazione attuale degli spazi e le condizioni degli immobili coinvolti

L’edificio di via Battisti rappresenta da anni un punto di riferimento per molte realtà associative di san Maurizio al Lambro, tra cui gruppi culturali, sociali e una radio locale che ha investito capitali per insonorizzare i propri locali. Questo dimostra come l’occupazione non sia casuale, ma frutto di un radicamento nel territorio.

Più volte, le associazioni hanno segnalato lo stato di vecchiaia e necessità di interventi sulle strutture, ma hanno tentato di gestire gli spazi con risorse limitate. L’amministrazione ora punta a valutare l’edificio nel quadro di un più ampio piano di vendita e scambio immobiliare, in cui entrano in gioco anche altri immobili comunali che presentano anch’essi problemi di manutenzione.

I locali proposti in alternativa, quelli di via della Repubblica, sono parte del patrimonio del comune ma richiedono lavori prima di poter ospitare tutte le onlus trasferite dalla Casa delle associazioni. Il livello di adeguamento e i tempi necessari per completarlo non sono chiari.

Loredana Verzino ha detto che, per ora, si tratta di valutazioni preliminari e nessuna decisione è stata confermata. Sta quindi a breve partire un dialogo per definire come gestire al meglio la situazione, evitando il disagio per le decine di realtà che operano in via Battisti.

La complessità dell’operazione è legata anche alla volontà di san Maurizio di ottenere un miglioramento complessivo della viabilità e del sistema parcheggi grazie alle permute immobiliari con milano. Se l’operazione andrà avanti, potrebbe rappresentare un passaggio importante per la zona, ma solo a patto che venga garantita una soluzione dignitosa alle associazioni.

Di fronte a quello che appare un cambio di priorità, il dialogo tra amministrazione e cittadini si fa urgente.

Elementi di contesto tra san Maurizio al Lambro e milano: le permute e i parcheggi della metropolitana

La vicenda dell’immobile di via Battisti si inserisce in un quadro più ampio di scambi tra san Maurizio al Lambro e milano. Il comune milanese detiene diverse aree in città, comprese quelle destinate ai parcheggi per le stazioni della metropolitana. In gioco ci sono patrimoni immobiliari di valore e diverse proprietà con funzioni pubbliche.

San Maurizio ha svolto una ricognizione del proprio patrimonio per capire quali edifici risultano più difficili da mantenere a causa dell’età e delle condizioni. L’ingresso nel piano delle alienazioni di 7 beni comunali indica un tentativo di risistemare le risorse e migliorare parti importanti della città, incluse le vie di accesso al trasporto pubblico.

Questa operazione potrebbe portare vantaggi logistici per san Maurizio, soprattutto se la permuta con milano riguarda proprio aree in prossimità dei nodi della metropolitana più usati dai residenti. Si tratta, in ogni caso, di negoziazioni complesse, che richiedono tempi lunghi per definire gli assetti definitivi.

Intanto, però, la comunità periferica vive sulla propria pelle l’incertezza sul destino degli spazi in via Battisti, che rischiano di trasformarsi da luogo di aggregazione a problema amministrativo senza soluzione immediata.

La vicenda mette in luce anche come la gestione degli immobili pubblici si intrecci con il bisogno di un confronto più diretto con cittadini e associazioni, soprattutto quando si parla di spazi sociali e culturali.

Gli sviluppi futuri lasceranno pezzi di quartiere in attesa e con il fiato sospeso.