Un episodio di imbrattamento ha colpito una sede periferica dell’Ulss 8 a Vicenza. Durante la notte, ignoti hanno lasciato scritte offensive contro il personale medico, utilizzando vernice rossa sul vetro della porta d’ingresso. L’episodio si inserisce in una serie di attacchi rivolti alla struttura dedicata alle vaccinazioni nel quartiere di San Lazzaro.
Imbrattamento notturno nella sede ulss di San Lazzaro a Vicenza
La notte scorsa, una struttura dell’Ulss 8 Berica situata nel quartiere San Lazzaro di Vicenza è stata presa di mira da vandali. Sull’ingresso in vetro sono comparse scritte con vernice rossa contenenti messaggi no vax e insulti diretti al personale medico. Gli autori del gesto hanno colpito la sede utilizzata per le vaccinazioni, provocando danni alla struttura e un clima di preoccupazione tra i dipendenti.
L’episodio è stato scoperto nelle prime ore del mattino e ha destato la reazione immediata della direzione sanitaria. Non è chiaro se nelle vicinanze siano stati rinvenuti altri segni riconducibili agli stessi autori o se siano in corso indagini per identificare i responsabili. La presenza di scritte e simboli di questo tipo punta a un intento intimidatorio contro il personale coinvolto nelle campagne vaccinali.
La risposta dell’Ulss 8 berica e l’impegno per la sicurezza del personale
La direzione dell’Ulss 8 Berica ha reagito rapidamente, annunciando l’intenzione di procedere con una denuncia formale contro ignoti. Patrizia Simionato, direttore generale, ha espresso solidarietà a tutto il personale sanitario coinvolto, sottolineando il carattere “inaccettabile e ripetuto” di questi atti.
Secondo Simionato, il gesto rappresenta il comportamento di pochi individui che “non riflette il sentimento della comunità vicentina nei confronti del lavoro svolto dall’azienda sanitaria.” La stessa comunità, ha ricordato, ha sempre dimostrato rispetto e sostegno verso i professionisti impegnati nella salute pubblica. La denuncia mira anche a scoraggiare simili azioni in futuro e a garantire un ambiente lavorativo sicuro per gli operatori.
Contesto più ampio degli attacchi ai centri vaccinali in Italia
Questo episodio si inserisce in un contesto nazionale in cui alcune sedi dedicate alle vaccinazioni sono diventate bersaglio di manifestazioni ostili e vandalismi da parte di gruppi contrari ai vaccini. Le aggressioni verbali e fisiche, così come le scritte intimidatorie, rappresentano un problema che coinvolge diverse realtà sul territorio italiano.
Negli ultimi anni, la tensione è aumentata durante le fasi più critiche della campagna vaccinale, portando a interventi di sicurezza più forti e a un monitoraggio costante delle strutture sanitarie. Le istituzioni pubbliche hanno più volte condannato gli atti contro operatori sanitari e strutture, evidenziando come queste azioni danneggino il diritto alla salute e l’impegno collettivo nella lotta contro le epidemie.
La situazione a Vicenza: testimonianze e misure future
A Vicenza, la replica della direzione sanitaria e il sostegno pubblico al personale riflettono la volontà di non arrendersi di fronte a intimidazioni di questo tipo. La sicurezza delle sedi viene rafforzata con maggiori controlli e la presenza di forze dell’ordine nei momenti sensibili. Il personale impegnato nelle vaccinazioni viene seguito anche sul piano psicologico, vista la pressione che episodi simili possono generare.
Le autorità cittadine collaborano con l’Ulss per individuare i responsabili e prevenire altre azioni vandaliche. Sul fronte della comunità, l’episodio ha sollevato una discussione sul rispetto verso chi lavora nella sanità pubblica, ribadendo l’importanza del dialogo e della responsabilità sociale. A San Lazzaro, la normalità deve restare la base per il lavoro quotidiano, senza subire il peso delle intimidazioni.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Matteo Bernardi