Un giovane studente del liceo classico Canova di Treviso ha superato l’esame di maturità senza sostenere la prova orale, ottenendo il diploma grazie alla somma dei crediti accumulati durante l’anno. Questo episodio si aggiunge ad altri due casi simili registrati nel Veneto, suscitando dibattito sulle modalità di valutazione e sulle nuove disposizioni ministeriali riguardo alla bocciatura per chi non si presenta all’orale.
I precedenti casi nel veneto: padova e belluno
Il caso del liceo classico Canova segue quelli già noti a Padova e Belluno. A Padova, un diciannovenne dello scientifico Fermi, Gianmaria Favaretto, aveva scelto di non partecipare all’esame orale ma è riuscito a ottenere comunque il diploma. Anche Maddalena Bianchi, studentessa dello scientifico a Belluno, aveva adottato lo stesso comportamento.
Il confronto sulla prova orale
Questi episodi hanno acceso un confronto sulla validità della prova orale come requisito indispensabile per la maturità. In particolare emerge come alcuni studenti preferiscano affidarsi al punteggio complessivo derivante dai crediti scolastici accumulati durante l’anno piuttosto che affrontare direttamente le domande dei commissari d’esame.
Le scuole coinvolte hanno confermato che in questi casi la normativa vigente permette agli studenti con un punteggio sufficiente nei crediti e nelle prove scritte di essere ammessi al diploma anche senza sostenere o completare l’orale. Tuttavia questa situazione ha sollevato discussioni sull’opportunità o meno di mantenere questa possibilità.
La posizione degli studenti medi del veneto sulla bocciatura
La rete degli Studenti Medi del Veneto ha espresso una critica netta rispetto alle dichiarazioni recenti del ministro dell’istruzione Valditara. Il ministro aveva annunciato che da ora in poi gli studenti che decidono volontariamente di non presentarsi all’orale o boicottarlo dovranno ripetere l’anno scolastico.
Secondo gli studenti medi questa misura rischia però di penalizzare chi potrebbe avere motivazioni diverse dal semplice voler “non collaborare”. La loro nota sottolinea come sia necessario distinguere tra mancanza reale di preparazione e scelte legate ad altre difficoltà personali o istituzionali.
Il dibattito riguarda quindi anche le modalità con cui viene valutata la partecipazione all’esame finale e se sia giusto considerare automaticamente negativa ogni assenza ingiustificata dall’orale senza approfondire le cause specifiche dietro tale decisione.
Le difficoltà degli studenti
“È importante che le istituzioni tengano conto delle situazioni particolari che possono influire sulla decisione di non presentarsi all’esame orale,” si legge nel comunicato degli studenti medi.
Le parole del ministro valditara sul nuovo orientamento verso gli esami
Il ministro Valditara ha chiarito recentemente quale sarà il nuovo approccio rispetto agli esami finali nelle scuole superiori italiane. Ha affermato che comportamenti quali rifiutarsi volontariamente dell’esame orale saranno soggetti a conseguenze più severe rispetto al passato: nello specifico si prevede la bocciatura immediata per chi decide consapevolmente di non rispondere alle domande oppure non presentarsi alla prova finale pur essendo preparato.
Questa linea vuole evitare situazioni in cui lo studente usa il mancato svolgimento dell’orale come forma indiretta per ottenere comunque il titolo finale senza confrontarsi direttamente con i commissari d’esame. Il provvedimento mira dunque a rafforzare il valore della prova orale quale momento imprescindibile della verifica delle competenze acquisite nel percorso scolastico superiore.
In effetti questa decisione modifica quanto accaduto negli ultimi anni dove alcuni ragazzi sono riusciti ad ottenere diplomi basandosi solo sui voti precedenti evitando così momentaneamente una verifica diretta davanti ai professori esterni ed interni coinvolti nell’esaminazione finale.