Tre insegnanti di una scuola dell’infanzia a Polesella, in provincia di Rovigo, sono state sospese dal servizio per un anno. La decisione arriva dopo un’indagine della procura locale che ha portato all’accusa di maltrattamenti e abuso di potere nei confronti dei piccoli alunni, tutti tra i 3 e i 5 anni.
Le accuse contro le maestre: maltrattamenti ripetuti da novembre
Le tre donne coinvolte, rispettivamente di 58, 61 e 44 anni, sono accusate di aver commesso ripetuti episodi di maltrattamento ai danni dei bambini iscritti alla scuola. Secondo quanto emerso dalle indagini, gli episodi sarebbero iniziati nel novembre scorso e si sarebbero protratti nel tempo. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’interrogatorio delle insegnanti che si è svolto martedì scorso. Le misure cautelari sono state eseguite dai carabinieri locali nella giornata odierna.
Comportamenti gravemente lesivi nei confronti dei minori
I fatti contestati riguardano comportamenti gravemente lesivi nei confronti dei minori affidati alle educatrici durante l’orario scolastico. Si parla infatti di urla continue rivolte ai bambini con ingiurie pesanti e umiliazioni verbali frequenti. Oltre alle parole offensive ci sarebbero stati anche piccoli castighi fisici o privazioni materiali come la sottrazione delle scarpe o degli oggetti personali come pupazzetti o coperte usate dai piccoli per sentirsi più sicuri.
Modalità dell’indagine: audio-video e testimonianze raccolte dai carabinieri
L’inchiesta è partita dalla denuncia presentata da un genitore preoccupato per il comportamento osservato nei confronti del proprio figlio all’interno della scuola materna. I carabinieri hanno avviato una serie d’accertamenti approfonditi durati circa un mese durante i quali hanno installato dispositivi audio-video negli ambienti scolastici con autorizzazione giudiziaria.
Le registrazioni ottenute insieme alle testimonianze raccolte da altri genitori e personale scolastico hanno confermato la presenza sistematica di atteggiamenti vessatori verso i bambini in età prescolare. L’uso costante della voce alta accompagnata da insulti diretti ai minori rappresenta uno degli elementi chiave emersi dall’indagine.
Pratiche reiterate e forme punitve evidenziate
Inoltre si è evidenziata una pratica reiterata nel tempo che prevedeva l’isolamento temporaneo dal gruppo classe come forma punitiva nonché strattonamenti fisici lievi ma comunque non giustificabili nell’ambito educativo previsto dalla normativa italiana sulla tutela dell’infanzia.
Provvedimenti adottati dal gip: interdizione cautelare per evitare nuovi abusi
Il gip ha deciso la sospensione temporanea delle tre insegnanti sulla base dei gravi indizi raccolti durante le investigazioni preliminari oltre alla necessità urgente d’impedire il rischio concreto che possano ripetersi simili comportamenti dannosi verso altri bambini frequentanti la struttura educativa.
La misura cautelare riguarda tutte le donne coinvolte poiché risultano tuttora impiegate con contratti a tempo indeterminato presso la scuola materna interessata dall’inchiesta penale aperta dalla procura rodigina.
La misura cautelare ha l’obiettivo di tutelare l’ambiente scolastico garantendo sicurezza agli alunni rimasti nella struttura ed evitando interferenze nelle attività didattiche fino al completamento del procedimento giudiziario.