Il Festival del Cinema di Venezia si prepara a ospitare la selezione ufficiale del Concorso Internazionale Orizzonti Corti 82, con quattordici cortometraggi in prima mondiale. Un appuntamento che dà nuova linfa alla scena dei corti, con storie provenienti da diciannove paesi diversi. La giuria di Orizzonti assegnerà il premio al miglior cortometraggio, mentre un progetto italiano sarà presentato fuori concorso.
I corti in gara: storie e provenienze
La 82ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si terrà dal 27 agosto al 6 settembre a Venezia, sotto la direzione artistica di Alberto Barbera. La sezione Orizzonti Corti comprende quattordici lavori, che vanno dall’animazione a racconti con attori in carne e ossa. Le tematiche? Storie personali e riflessioni sociali che raccontano culture diverse. Tra i paesi rappresentati, ci sono Cuba, Cile, Francia, Germania, Argentina, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Nigeria e Ucraina.
Tra i titoli spicca “Norheimsund” di Ana Alpizar, che in 12 minuti mette in scena una vicenda con attori cubani e americani. Dal Cile arriva “Merrimundi” di Niles Atallah, un’animazione di oltre venti minuti. La Francia propone “La ligne de vie”, con Alexis Manenti e Jeanne Goursaud, un corto di venti minuti che parla di temi umani universali. Infine, “Praying Mantis” è un’animazione firmata da Joe Hsieh e Yonfan, frutto di una collaborazione tra Taipei e Hong Kong.
L’Italia punta su due corti di spessore
L’Italia si fa notare con due cortometraggi che mettono al centro questioni culturali e personali. “Kushta Mayn, La mia Costantinopoli”, diretto da Nicoló Folin, esplora l’identità e il senso di appartenenza. Con Roberto Citran e Leo Folin nel cast, il corto dura 19 minuti e offre un ritratto intenso di una comunità, tra storia e memoria.
L’altro lavoro italiano è “Rukeli”, un corto d’animazione di Alessandro Rak realizzato in coproduzione con la Svezia. Fuori concorso, dura cinque minuti e si distingue per lo stile visivo e il tema affrontato. Questi due titoli mostrano la vitalità della scena italiana nel mondo del cortometraggio, capace di spaziare tra generi e stili diversi.
Il resto della selezione: un mosaico internazionale
Gli altri cortometraggi in gara confermano la ricchezza internazionale della selezione. “You Jian Chui Yan ” di Viv Li unisce Germania, Belgio e Cina in un progetto di 15 minuti. Dall’Argentina arriva “El Origen del Mundo”, storia di 12 minuti con Leila Loforte tra i protagonisti.
Gli Stati Uniti partecipano con “The Curfew” di Shehrezad di Maher, un corto misterioso con Sathya Sridharan e altri attori di rilievo. La Nuova Zelanda presenta “Lion Rock” di Nick Mayow, una produzione di 16 minuti con Mia Blake e Jonno Roberts.
Dalla Nigeria arriva “Saint Simeon” di Olubunmi Ogunsola, mentre la Svezia propone “Utan Kelly ” di Lovisa Sirén, un racconto intenso di 15 minuti. Dal bacino franco-giordano-inglese, “Coyotes” tocca corde emotive grazie a Maria Zreik e Ali Suliman.
Chiude la selezione “Nedostupni ” di Kyrylo Zemlyanyi, una coproduzione che coinvolge Ucraina, Francia, Belgio, Bulgaria e Paesi Bassi. Il corto dura 20 minuti e conferma il respiro internazionale e aperto di questo concorso.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Luca Moretti