Un’importante azione delle forze dell’ordine ha preso il via nelle prime ore del giorno, con l’obiettivo di smantellare un gruppo criminale attivo nel traffico di stupefacenti e nel possesso illegale di armi. L’intervento riguarda diverse province del nord Italia, sotto la direzione della Procura di Treviso.
Polizia di stato avvia maxi retata contro narcotrafficanti dominicani in Treviso e province limitrofe
Dalle prime luci dell’alba, la Polizia di Stato ha scatenato una vasta operazione contro una rete criminale che operava principalmente nel territorio di Treviso. L’azione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica locale, con l’intento di smantellare un’organizzazione dominicana coinvolta in attività illegali di grande portata. L’operazione ha coinvolto decine di agenti delle forze dell’ordine, tra cui la Squadra Mobile di Treviso, che ha guidato le manovre sul campo.
Gli indagati, complessivamente 23, sono accusati di traffico di droga e possesso non autorizzato di armi da fuoco. Le indagini condotte negli ultimi mesi hanno ricostruito la struttura del gruppo e i suoi ambiti di operatività. Secondo quanto emerso, i membri dell’organizzazione importavano e distribuivano sostanze stupefacenti a livello locale, mantenendo un’arma da fuoco per difesa o intimidazione.
Perquisizioni e arresti estesi tra Veneto ed Emilia-Romagna coinvolgono tre province e più territori
L’attività investigativa ha portato le forze dell’ordine a eseguire un ampio numero di arresti e perquisizioni notturne che si sono estese oltre la provincia di Treviso. Le province interessate dall’operazione includono Belluno e Vicenza, entrambe in Veneto, nonché alcune località nell’Emilia-Romagna.
Gli agenti hanno agito in contemporanea in più città e centri abitati, per evitare fughe o distruzione di prove. Le perquisizioni hanno riguardato abitazioni private, locali commerciali e depositi ritenuti punti chiave nelle attività criminose. Nel complesso, la polizia ha sequestrato quantità significative di sostanze stupefacenti e armi irregolari rinvenute durante le operazioni.
Questa strategia ha permesso di colpire simultaneamente l’intera rete, interrompendo le comunicazioni interne e paralizzando le attività illecite. Il coordinamento tra le squadre mobili delle diverse province ha rappresentato un elemento critico per il successo dell’intervento.
Profilo e radici dell’organizzazione dominicana: struttura e ambiti di criminalità collegati
I soggetti coinvolti nell’operazione sono prevalentemente di origine dominicana, con collegamenti fino a comunità e ambienti della Repubblica Dominicana. L’infiltrazione di questa organizzazione nel nordest presenta caratteristiche specifiche legate a rotte del narcotraffico internazionale ma alimentate da una rete locale.
Il gruppo criminale mostrava una suddivisione dei ruoli ben definita: alcuni membri si dedicavano all’import-export delle droghe, altri alla distribuzione sul territorio, altri ancora gestivano la logistica e la sicurezza armata. La presenza di armi illegalmente detenute conferiva al gruppo un potere intimidatorio capace di mantenere il controllo territoriale.
Nel contesto veneto ed emiliano, la presenza di queste cellule straniere era diventata motivo di allarme per le autorità, che ne monitoravano i movimenti da tempo. L’azione odierna testimonia quindi l’esito di un lavoro investigativo articolato, sostenuto da intercettazioni, osservazioni sul campo e collaborazione tra forze di polizia di diverse zone.
Lo smantellamento di questa rete rappresenta un segnale forte nella lotta contro il crimine organizzato legato al narcotraffico e al traffico di armi. Il lavoro giudiziario e operativo proseguirà con ulteriori approfondimenti e accertamenti in corso.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi
