Un 42enne veneziano è stato smascherato e denunciato per una serie di furti messi a segno in cinque chiese della provincia di Treviso. A incastrarlo sono stati i carabinieri di Mogliano Veneto, che lo hanno bloccato nei pressi del santuario “Santa Maria delle Grazie” di Preganziol. Le indagini hanno ricostruito diversi episodi avvenuti tra maggio e giugno, tutti legati a furti nelle cassette delle offerte di varie chiese del territorio.
Fermato vicino al santuario dopo segnalazioni sospette
Tutto è iniziato quando alcuni residenti hanno notato strani movimenti intorno al santuario di Preganziol. I carabinieri sono intervenuti e hanno fermato il 42enne, che si trovava nella zona. Durante la perquisizione, gli hanno trovato addosso due grossi cacciaviti e una chiave inglese regolabile, insieme a delle monete prese proprio dalle cassette delle offerte della chiesa. Quegli oggetti e il denaro hanno subito fatto scattare i sospetti.
Le telecamere incastrano il ladro
I militari hanno poi passato al setaccio le immagini delle telecamere di sicurezza installate nelle chiese e nei dintorni. Così hanno visto il veneziano aggirarsi in modo sospetto sia vicino al santuario di Preganziol sia in altri luoghi di culto. Anche le testimonianze di chi lo aveva notato hanno confermato i movimenti dell’uomo. Incrociando tutti i dati raccolti, i carabinieri hanno attribuito al 42enne altri quattro furti avvenuti nelle settimane precedenti, sempre nella stessa area.
Furti nelle offerte: sempre la stessa tecnica
Il ladro ha colpito soprattutto di notte o nelle ore di minor afflusso. Con i cacciaviti e la chiave inglese forzava le cassette delle offerte, portando via monete e qualche banconota. Tutti i colpi sono concentrati tra maggio e giugno del 2025, a pochi chilometri da Treviso, nel territorio di Preganziol. Rubare nelle chiese è un gesto particolarmente grave, visto che quei soldi servono per mantenere i beni ecclesiastici e aiutare le comunità locali. La ripetizione dei furti ha spinto le forze dell’ordine a intervenire con decisione per bloccare il responsabile.
Controlli più stretti per proteggere le chiese
Questo episodio ha fatto capire quanto sia importante aumentare la sorveglianza sulle chiese, soprattutto in quelle zone meno frequentate e nelle ore notturne. Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli su tutto il territorio per evitare nuovi furti e tutelare i beni della comunità. Telecamere e sistemi di allarme si sono rivelati strumenti preziosi per scoprire chi agisce contro il patrimonio religioso. La denuncia ai carabinieri, arrivata dopo il fermo, è un passo avanti per restituire tranquillità a chi frequenta e sostiene queste strutture.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Luca Moretti