La sperimentazione 2025 del contributo di accesso a Venezia città antica si è conclusa dopo quasi quattro mesi di attività. Il progetto, avviato a metà aprile, ha interessato numerose giornate di controllo e raccolta dati, puntando a gestire i flussi turistici attraverso un sistema di pagamento e verifica. I numeri raccolti permettono di tracciare un quadro chiaro dell’impatto di questa misura sulla gestione delle visite giornaliere.
La durata e la portata della sperimentazione 2025
La fase sperimentale è partita il 18 aprile 2025 ed è durata complessivamente 54 giornate, distribuite tra aprile, maggio, giugno e luglio. Gli orari di applicazione si sono concentrati dalle 8.30 alle 16, coprendo così le ore di maggiore afflusso turistico verso la città antica. Questa estensione rispetto al 2024 ha comportato un aumento consistente delle giornate in cui il contributo è stato richiesto, passando dai 29 giorni iniziali agli attuali 54, con l’aggiunta del venerdì tra i giorni interessati.
Durante questo periodo, l’amministrazione ha implementato un sistema di differenziazione tariffaria basato sui tempi di prenotazione. Chi ha riservato il biglietto entro il quarto giorno antecedente la visita ha pagato un importo di 5 euro, mentre per le prenotazioni nei tre giorni immediatamente precedenti la tariffa è salita a 10 euro. Questa modifica ha consentito un controllo più puntuale dei flussi e la raccolta di risorse attraverso un meccanismo incentivante per una pianificazione anticipata.
I numeri dei visitatori e le entrate generate
Il sistema ha prodotto oltre 720.000 voucher giornalieri a pagamento per l’accesso alla città antica, con un incasso complessivo che tocca i 5,4 milioni di euro. Nel confronto con la prima sperimentazione, infatti, si registra un significativo balzo sia in termini di giorni attivi che di flussi di visitatori paganti; nel 2024 furono emessi circa 485.000 pagamenti in 29 giornate, per un ricavo totale intorno ai 2,4 milioni di euro.
Questi dati mostrano il raddoppio quasi esatto delle giornate operative e un incremento della raccolta economica che riflette le modifiche tariffarie applicate. Questo sistema rappresenta un metodo di selezione per regolare gli ingressi, riducendo pressioni eccessive sulle infrastrutture locali e l’ambiente urbano. Importante notare come il contributo non sia pensato come una fonte di profitto, ma come un mezzo per sostenere interventi a favore di residenti e attività commerciali.
L’organizzazione del controllo e la gestione sul campo
Per far rispettare le nuove regole, il Comune di Venezia e la società Vela Spa hanno schierato circa 140 operatori ogni giorno di applicazione. Il personale composto da steward, verificatori e agenti della Polizia Locale ha eseguito controlli sui QR-code associati ai voucher all’ingresso della città antica. In totale, sono state oltre 445.000 le verifiche operate durante la sperimentazione.
Oltre ai controlli digitali, gli agenti hanno effettuato ispezioni a vista sui visitatori che non necessitavano di registrazione o pagamento. Durante questa fase sono stati redatti circa 2.500 verbali, comprendenti contestazioni e richieste di chiarimenti, segnalando alcune irregolarità o disattenzioni nel processo di accesso. La presenza di questi controlli ha contribuito a rafforzare la disciplina nell’accesso e a garantire la corretta applicazione del contributo, salvaguardando la qualità dell’esperienza urbana per residenti e turisti.
Esenzioni, obiettivi del contributo e utilizzo delle risorse
Un elemento significativo introdotto nel 2025 riguarda le esenzioni concesse a studenti e residenti in Veneto. Questa misura ha semplificato l’esperienza per queste categorie, evitando complicazioni nel sistema di accesso e diminuendo i disagi per chi frequenta la città abitualmente. L’assessore al Bilancio Michele Zuin ha sottolineato che “il fine principale non è generare entrate, ma impiegare le risorse raccolte per migliorare la vita dei residenti e sostenere le imprese locali.”
Tra gli interventi previsti c’è il mantenimento della riduzione della tassa sui rifiuti , con l’idea di rafforzare l’equità tra chi vive nel centro storico e chi porta ricchezza con la propria visita. Questo approccio mira a creare un equilibrio tra esigenze turistiche e qualità della vita cittadina, modulando la pressione generata dai flussi di visitatori.
I prossimi passi: analisi e valutazioni future
L’assessore al Turismo Simone Venturini ha evidenziato che i dati raccolti saranno integrati con altri archivi amministrativi, sia a livello locale che regionale e nazionale. Questa analisi incrociata consentirà di valutare con precisione gli effetti delle modifiche adottate, in particolare il sistema tariffario e l’ampliamento delle giornate di applicazione.
La sperimentazione entra così in una fase di approfondimento scientifico, finalizzata a comprendere l’impatto reale sull’andamento dei flussi, sulla distribuzione delle presenze giornaliere e sulle dinamiche della città antica. Le conclusioni di questa fase contribuiranno a definire eventuali aggiustamenti o l’introduzione stabile del contributo in futuro. Questa metodologia permette di adattare gli strumenti alle esigenze reali del territorio, con l’obiettivo di una gestione sostenibile del turismo che tenga conto delle necessità di residenti e attività economiche.
Ultimo aggiornamento il 27 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi