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Giovanni Manildo si prepara alla sfida politica in Veneto puntando su ascolto e radici territoriali

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Giovanni Manildo pronto alla sfida politica in Veneto con focus su ascolto e territorio. - Unita.tv
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Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso, sta accelerando i preparativi per la sua candidatura in Regione Veneto, affrontando una campagna che lui stesso descrive come una maratona impegnativa. La scelta di accettare questa sfida politica è maturata dopo un primo rifiuto, motivato dalla consapevolezza di poter contare sul sostegno del centrosinistra. Durante la sua prima uscita pubblica all’Università di Padova, ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento diretto con la comunità, specialmente tra i giovani, e ha tracciato le linee guida del suo impegno, radicato in esperienze e valori concreti.

L’avvio della corsa politica con l’obiettivo di radicarsi nel territorio veneto

Manildo ha confidato che la decisione di candidarsi è arrivata dopo due rinunce, per poi accettare quando ha capito di poter contare su un’ampia coalizione di centrosinistra pronta a sostenerlo. Per prepararsi a questa fase, ha iniziato un allenamento quotidiano, percorrendo 18 chilometri al giorno. L’ex sindaco definisce questa esperienza come una vera e propria maratona politica, che richiede resistenza e costanza, simile a quella di una lunga camminata.

La sua candidatura vuole rappresentare un cambiamento netto rispetto al passato, soprattutto rispetto al dominio della Lega nei comuni veneti. Tra il 2009 e il 2016, Manildo è stato l’unico sindaco a interrompere la serie di vittorie leghiste a Treviso, esperienza che ora vuole mettere a frutto sul piano regionale. Pur vicino al Partito Democratico, mantiene una posizione autonoma e parla di un campo largo, che contempli tutte le forze progressiste. Manildo preferisce evitare slogan preconfezionati, ma ha accennato a una frase che gli piace molto: “Dal Veneto di uno al Veneto di tutti”. Aggiungerà dettagli e programmi solo in seguito, con l’intenzione di presentare un progetto condiviso e costruito con il coinvolgimento diretto delle persone.

L’importanza dell’ascolto diretto nella costruzione di un progetto politico condiviso

L’incontro all’Università di Padova è servito come avvio effettivo della campagna: Manildo ha scelto di partire dall’ascolto degli studenti e dei giovani, nel contesto di un ateneo che occupa il primo posto tra le università italiane di grande dimensione. Ha chiarito che il suo approccio sarà basato sul confronto diretto con le realtà del territorio: “strada per strada, azienda per azienda, casa per casa”. Questo metodo si ispira all’ultimo discorso di Enrico Berlinguer pronunciato proprio a Padova, un riferimento a cui Manildo si appoggia per sottolineare l’importanza della vicinanza concreta con le persone.

Nei prossimi mesi, il contatto con associazioni, cittadini e categorie produttive sarà centrale nella definizione del suo programma. Manildo sembra voler evitare formule astratte o distaccate, preferendo costruire una piattaforma politica legata alle esigenze reali della comunità veneta, tenendo conto delle diversità del territorio e delle sfide locali. Il suo impegno quindi sarà rivolto a un ascolto costante, capace di tradursi in proposte concrete e coerenti con quella che ha definito “la Regione Veneto che ci piace”.

Una candidatura senza aggettivi politici e con forte attaccamento a valori identitari

Manildo non si presenta come un esponente convinto di un partito o di una linea politica rigida. Pur iscritto al Partito Democratico, dichiara di sentirsi soprattutto legato al corpo degli Alpini, una realtà che per lui rappresenta un affetto profondo e duraturo. Questa dichiarazione sottolinea la sua volontà di riportare la politica su un terreno vicino alle persone, fatto di solidarietà e appartenenza concreta piuttosto che ideologia di facciata.

Ribadisce che la candidatura non nasce da un progetto freddo o costruito a tavolino, ma dalla volontà di coinvolgere chi vive il Veneto ogni giorno. Negli ultimi anni ha osservato una politica spesso distante dalla realtà delle persone, e questa volta vuole costruire una proposta che si radichi in un confronto diretto e spontaneo. Il riferimento a ChatGPT durante il discorso è un modo per ribadire che la politica non può essere solo un esercizio tecnologico o teorico, ma deve andare incontro ai bisogni reali della società.

Manildo rappresenta un tentativo di superare divisioni e chiusure, puntando su un’alleanza allargata che possa mettere in gioco competenze e esperienze diverse. La scelta di partire da Padova, con la sua università e la comunità giovanile, e di richiamare figure storiche come Berlinguer, rivela la sua intenzione di legare passato e futuro e di costruire un percorso fatto di attenzione e concretezza. Nei mesi a venire si vedrà come questa strategia potrà tradursi in un confronto serrato con le altre forze politiche del Veneto.

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Elisa Romano

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Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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