Giovani filmmaker veneti in primo piano a Venezia: sette corti in mostra nello spazio Regione Del Veneto

Giovani filmmaker veneti protagonisti a Venezia con sette cortometraggi in mostra. - Unita.tv

Elisa Romano

1 Settembre 2025

Alla Mostra del Cinema di Venezia si è tenuto un evento dedicato al legame tra scuola e linguaggio audiovisivo, con studenti e insegnanti veneti protagonisti. “Sguardi Giovani: Idee in movimento” ha richiamato oltre 150 spettatori nello spazio della Regione Veneto, presentando sette cortometraggi realizzati all’interno di progetti scolastici e associativi.

“Sguardi Giovani”: quando i ragazzi raccontano il presente

La rassegna ha portato sullo schermo corti realizzati da gruppi di studenti delle scuole venete, che hanno scelto il cinema per mettere in scena idee, emozioni e riflessioni sulla società di oggi. L’iniziativa è uno spazio aperto per stimolare la creatività e il pensiero critico dei giovani, dando loro la possibilità di sperimentare diverse modalità di narrazione visiva. I lavori nascono da un percorso formativo che unisce tecnica e creatività, affrontando temi attuali e questioni sociali importanti per le nuove generazioni.

L’assessore regionale all’Istruzione, Valeria Mantovan, ha seguito tutta la manifestazione, introducendo ogni parte e dando voce ai protagonisti. Ha definito il cinema e l’audiovisivo come una vera “palestra di crescita personale e collettiva”, sottolineando quanto il linguaggio visivo possa aprire la mente dei giovani e offrire nuove chiavi di lettura sul presente e sulle sfide che li attendono. La rassegna è stata un’occasione di confronto sul punto di vista dei ragazzi, capace di guardare il mondo con originalità e intensità.

La Regione Veneto investe sui giovani e sull’audiovisivo

Da anni la Regione Veneto sostiene progetti che avvicinano i ragazzi al linguaggio delle immagini, con bandi e finanziamenti mirati. Ogni anno vengono messi a disposizione circa 400mila euro per iniziative culturali e creative rivolte soprattutto agli studenti. Dal 2017 a oggi, l’ente ha finanziato 68 progetti scolastici e associativi con oltre 7,6 milioni di euro. Sono stati coinvolti più di 6mila studenti, aiutandoli a crescere sia dal punto di vista tecnico che creativo nel mondo audiovisivo.

Per il 2025, la Giunta regionale ha deciso di stanziare altri 2 milioni di euro per lo spettacolo dal vivo e l’audiovisivo, confermando l’attenzione verso un’educazione di qualità come leva per la crescita culturale e artistica dei giovani. L’obiettivo è rafforzare competenze pratiche e capacità narrative, con un impatto positivo sul territorio veneto, valorizzando i talenti emergenti e promuovendo la cultura visiva come strumento di espressione.

Valeria Mantovan: il cinema come laboratorio di crescita

L’assessore Mantovan ha ricordato che il cinema non è solo arte, ma anche un luogo dove coltivare collaborazione e condivisione. La scuola, ha detto, è un laboratorio di idee e competenze che servono per affrontare il mondo. Far partecipare gli studenti a progetti audiovisivi stimola la loro capacità di osservare, raccontare e mettersi in gioco.

Queste esperienze, secondo Mantovan, aiutano i ragazzi a sviluppare una sensibilità nuova, capace di leggere in modo critico la realtà che li circonda. Presentare i corti alla Mostra del Cinema di Venezia è un riconoscimento importante: permette ai giovani di confrontarsi con un pubblico ampio e qualificato, ottenendo una visibilità che spesso manca nei canali tradizionali della scuola. L’iniziativa dà così voce a un racconto generazionale autentico e diretto, in un contesto di grande prestigio.

Archivi e Premio Cesare Zavattini: un ponte tra passato e futuro

Durante la Mostra sono emersi anche temi legati all’educazione audiovisiva. L’AAMOD ha messo in luce il ruolo degli archivi come fonte d’ispirazione per i giovani filmmaker. Le memorie audiovisive possono infatti alimentare nuove forme di narrazione, stimolando la creatività, recuperando la storia e favorendo una riflessione critica sui processi sociali e culturali.

La decima edizione del Premio Cesare Zavattini ha rafforzato il legame tra cinema d’archivio e giovani autori. Il premio sostiene progetti che utilizzano materiali storici per raccontare storie contemporanee, unendo sensibilità politica e poetica. Questo laboratorio conferma l’importanza di conservare e riutilizzare creativamente i materiali visivi per costruire nuove narrazioni rivolte anche alle nuove generazioni.

La Mostra di Venezia 2025 racconta così una crescita della cultura audiovisiva giovanile, sostenuta da realtà locali impegnate a valorizzare le voci dei più giovani e a promuovere percorsi educativi attivi e partecipati.

Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Elisa Romano