Ieri sera, un principio di incendio ha colpito la chiesa di San Giorgio a San Polo di Piave, in provincia di Treviso. Dietro al rogo, c’è la mano di qualcuno che ha appiccato il fuoco intenzionalmente. Per fortuna, alcuni abitanti della zona sono intervenuti subito, evitando che le fiamme causassero danni più gravi.
Incendio doloso a San Giorgio, i cittadini fermano il peggio
Nel tardo pomeriggio di ieri, alcuni residenti hanno notato del fumo uscire dalla chiesa. Allarmati, si sono avvicinati per capire cosa stesse succedendo. Hanno trovato un principio di incendio che aveva già colpito un banchetto all’ingresso, dove erano sistemate pubblicazioni e oggetti liturgici.
Senza perdere tempo, hanno preso secchi d’acqua e un estintore e si sono messi a spegnere le fiamme. Così sono riusciti a fermare l’incendio prima che si diffondesse all’interno della chiesa. Grazie a questo intervento rapido, i danni si sono limitati a qualche oggetto bruciato, evitando che l’intera struttura venisse coinvolta.
Il loro coraggio ha fatto la differenza, anche se purtroppo qualche segno resta.
Danni contenuti, ma resta il rischio per gli affreschi quattrocenteschi
Nonostante il pronto intervento, qualche danno c’è stato. Alcune pubblicazioni e suppellettili sul banchetto all’ingresso sono andate distrutte. Ma il problema più serio riguarda il fumo.
Le pareti interne della chiesa custodiscono affreschi del Quattrocento, di grande valore storico e artistico per tutta la comunità. Il fumo potrebbe essersi depositato su queste opere, mettendone a rischio la conservazione. Saranno necessari controlli approfonditi e interventi specialistici per capire quanto siano stati danneggiati e valutare eventuali restauri.
Proteggere questi affreschi è fondamentale per salvaguardare il patrimonio culturale locale. Ogni danno rischia di compromettere il loro valore.
Indagini in corso per risalire agli autori dell’incendio doloso
Le autorità hanno confermato che l’incendio è stato appiccato di proposito. Per questo motivo, è stata aperta un’indagine per scoprire chi c’è dietro a questo gesto. Al momento, la denuncia è contro ignoti.
Il fatto che si tratti di un atto volontario indica la volontà precisa di danneggiare la chiesa e il suo patrimonio. Non sono stati resi noti ulteriori dettagli sulle prove raccolte o sulle piste seguite dagli investigatori. Le forze dell’ordine continuano a fare rilievi e a sentire i testimoni tra i residenti.
L’intervento tempestivo dei cittadini ha evitato un disastro. Ora resta da capire chi ha messo a rischio questo luogo e perché. Le prossime settimane saranno decisive per fare chiarezza.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Elisa Romano