Un caso drammatico risalente al 2013, quando un turista tedesco perse la vita durante una gita in gondola a Venezia, ha visto una svolta nelle ultime settimane. La Corte d’Appello della città lagunare ha disposto un risarcimento milionario per i familiari della vittima, ribaltando la sentenza di primo grado. Vediamo come si sono svolti i fatti e quali responsabilità sono state individuate nel procedimento giudiziario.
Il tragico incidente in gondola avvenuto nel cuore di Venezia nel 2013
Il 17 agosto 2013, Joachim Vogel, criminologo tedesco in vacanza con la moglie e i tre figli, stava attraversando Venezia in gondola. Durante questa uscita, la gondola venne investita da un vaporetto dell’Actv, la compagnia di trasporto pubblico locale, che effettuava una manovra ritenuta errata. Il vaporetto fu costretto a deviare per evitare la collisione con altri due mezzi simili presenti nel bacino lagunare, incidenti che si rivelarono fatali.
Nel tentativo di mettere in salvo la figlia più piccola, Vogel rimase travolto e perse la vita sul colpo. La dinamica causata dalla manovra improvvisata del vaporetto evidenziò subito alcune responsabilità, soprattutto legate alla gestione del traffico acqueo. L’incidente scosse molto la comunità locale, soprattutto per la morte di un padre di famiglia durante un’esplorazione considerata sicura e abituale per i turisti.
L’iter giudiziario e la sentenza di primo grado: condanne per omicidio colposo
Nel primo processo, celebrato nel 2018, il tribunale aveva condannato per omicidio colposo i comandanti dei tre mezzi pubblici coinvolti nella vicenda. L’accusa si concentrava sui comportamenti negligenti e la gestione errata del traffico di vaporetti nella zona, corsa e manovre imprudenti incluse.
I comandanti furono ritenuti responsabili per non aver evitato la collisione, ma la sentenza non riconosceva una responsabilità diretta dell’Actv come ente gestore del servizio. Il risarcimento civile allora non prevedeva cifre di rilievo per i familiari di Vogel e la questione rimaneva aperta, con una forte insoddisfazione da parte dei congiunti e degli avvocati.
La sentenza della Corte D’Appello: 4 milioni di risarcimento e responsabilità condivise
Nel 2025, la Corte d’Appello ha rivisto la vicenda, riformulando la sentenza precedente. La nuova decisione ha assegnato un risarcimento complessivo vicino ai 4 milioni di euro alla famiglia di Vogel, riconoscendo una parte fondamentale di responsabilità all’Actv. Secondo la corte, l’azienda di trasporto pubblico deve rispondere per il 55% della somma, segnalata come principale imputata per la manovra sbagliata.
Gli altri due gondolieri coinvolti, titolari della gondola con i figli e la moglie, sono invece ritenuti responsabili per il restante 45%. L’assegnazione della quota di colpa a più parti riflette una valutazione più articolata delle cause dell’incidente, con attenzione ad aspetti organizzativi specifici.
Il risarcimento economico deciso appare come un tentativo di riconoscere il danno subito dalla famiglia, che dopo anni di battaglie legali ha ottenuto l’attenzione che il caso meritava. Il pronunciamento della Corte d’Appello segna un precedente importante per casi analoghi di incidenti nelle acque di Venezia, soprattutto legati al traffico intensivo di mezzi pubblici e privati della laguna.
Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Serena Fontana