È arrivata la triste notizia dalla terapia intensiva dell’ospedale di Padova: Alessandro Bandarin Troi, studente di 17 anni, non ce l’ha fatta dopo la grave caduta avvenuta una settimana fa a Corfù. Il giovane era stato trasferito d’urgenza in Italia in coma, ma le ferite riportate si sono rivelate fatali. La sua famiglia ha vissuto giorni di speranza e dolore tra la Grecia e l’Italia.
Le circostanze dell’incidente: la caduta dal terrazzino a Corfù durante una vacanza scolastica
Alessandro aveva deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza con otto compagni di scuola del liceo classico Tito Livio di Padova. I ragazzi avevano affittato un appartamento turistico sull’isola di Corfù, meta di turismo estivo molto frequentata, per una breve pausa tra una sessione di studio e l’altra. La tragedia è avvenuta mentre Alessandro si trovava su un balconcino con due ragazze belghe: si è sporto oltre la ringhiera cadendo da circa sette metri di altezza. Non è ancora chiaro il motivo esatto della caduta, ma l’ipotesi principale è che abbia perso l’equilibrio cercando di guardare o fare qualcosa fuori dal terrazzino.
La caduta da quell’altezza ha provocato traumi gravissimi. I soccorsi sono intervenuti in tempi brevi, ma Alessandro è stato trovato in condizioni critiche e subito intubato. Il luogo dell’incidente, un appartamento turistico, ha complicato le operazioni di emergenza, vista la distanza dal centro abitato e la necessità di una struttura ospedaliera idonea per gestire traumi così gravi.
Trasferimento in Italia e condizioni critiche in terapia intensiva a Padova
Dopo alcuni giorni in ospedale a Corfù, le condizioni di Alessandro non sono migliorate. I genitori, che si erano spostati sul posto per stargli vicino, hanno deciso di farlo trasferire in Italia. L’arrivo all’ospedale di Padova, noto per i reparti specializzati in rianimazione e trauma, era l’opzione migliore per tentare ogni cura possibile. Il trasferimento è stato complesso, con un volo medicalizzato che ha garantito un supporto intensivo durante il trasporto.
In Italia è stato ricoverato in terapia intensiva in stato di coma. Qui il giovane è rimasto per tutta la settimana, sottoposto a diversi tentativi di stabilizzazione e monitoraggio. Le informazioni mediche rese note parlavano di lesioni gravissime, che purtroppo non davano segnali di miglioramento. Lottava tra la vita e la morte, e i medici hanno lavorato senza sosta per supportare le funzioni vitali.
Reazioni e sacrifici della famiglia durante questa settimana di speranza e dolore
I genitori di Alessandro hanno affrontato un momento drammatico, spostandosi dalla loro casa di Padova fino a Corfù per stare vicino al figlio. Hanno sopportato un’attesa difficile fra terrore e speranza, vivendo un viaggio intenso, fatto di preoccupazione costante e decisioni impegnative, come quella di far rientrare Alessandro in Italia. La scelta di un ospedale più attrezzato ha mostrato la determinazione della famiglia nel cercare ogni possibilità di cura.
Amici e compagni di scuola hanno seguito la vicenda con sentimenti contrastanti, partecipando a momenti di raccolta e supporto emotivo. La tragedia ha interrotto bruscamente una vacanza che avrebbe dovuto essere un momento di svago per giovani studenti, segnando invece un dramma familiare e scolastico che lascia un segno indelebile nella comunità locale.
Il ricovero prolungato in terapia intensiva, il trasferimento internazionale e la gestione di cure complesse hanno richiesto non soltanto risorse mediche ma anche una grande forza da parte di chi gli voleva bene.
La triste notizia del decesso nel cuore della notte in ospedale a Padova
Nella notte il quadro clinico di Alessandro è peggiorato fino al decesso. I medici hanno comunicato la morte dopo un’ultima battaglia contro il trauma subito. La perdita ha colpito non solo i familiari ma tutta la comunità scolastica che aveva seguito con apprensione la vicenda. L’annuncio del decesso è arrivato dalle strutture sanitarie di Padova che hanno gestito in queste ore finali il caso.
Il ragazzo lascia un vuoto enorme tra chi lo conosceva e nella città che gli aveva dato i natali. Il caso richiama l’attenzione sui rischi che possono celarsi anche durante momenti di svago in vacanza, soprattutto per i più giovani. Le autorità locali in Grecia avevano già avviato gli accertamenti sull’incidente, ma la vicenda finisce qui con la perdita di un giovane studente, una tragedia che pesa su due nazioni.
Il racconto della sua breve vita e del dramma che ha sconvolto la famiglia rimane, ora, una pagina dolorosa che fa riflettere sulle fragilità e i pericoli anche in situazioni apparentemente sicure.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Matteo Bernardi