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Completati i lavori di messa in sicurezza dell’opera di Banksy “The Migrant Child” a Venezia dopo sei anni di degrado

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“The Migrant Child” di Banksy a Venezia, restaurato dopo sei anni - Unita.tv
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L’opera “The Migrant Child” di Banksy, realizzata nel maggio 2019 sulla facciata di Palazzo San Pantalon a Venezia, ha appena superato una prima fase fondamentale di restauro. Dopo sei anni di incuria che hanno provocato un degrado pari al 30% della superficie pittorica, gli interventi di salvataggio sono stati portati a termine la scorsa notte. Il progetto è stato curato da Banca Ifis, con la supervisione del restauratore Federico Borgogni. Questo passaggio segna un momento cruciale per garantire la conservazione di un’opera pubblica che racconta temi sociali di grande attualità.

I danni rilevati sull’opera e la necessità di intervento urgente

La Migrant Child” è un’opera murale che da anni è sottoposta agli agenti atmosferici e agli effetti dell’esposizione urbana. Questi fattori hanno prodotto un deterioramento significativo dell’intonaco e della superficie dipinta. Il deperimento riguarda circa un terzo della superficie originale, con parti scrostate e perdita di aderenza tra muro e intonaco. Il risultato avrebbe portato a un progressivo distacco irreversibile e alla perdita dell’immagine, se non si fosse intervenuti in tempo. La situazione ha reso evidente la necessità di un intervento mirato e rapido per salvaguardare il lavoro di Banksy.

La scelta di affidare il restauro a un professionista del calibro di Federico Borgogni si è rivelata cruciale. Borgogni ha avviato il progetto il 3 giugno, dedicandosi a una pulizia delicata, alla rimozione della polvere e in particolare a consolidare le zone più fragili sia in superficie che in profondità. Queste operazioni sono state essenziali per stabilizzare la parete e preparare il distacco controllato della porzione di muro portante l’opera.

Il processo di distacco e trasferimento dell’opera per il restauro in laboratorio

Una volta stabilizzata l’adesione tra muro e intonaco, è stata avviata la fase più delicata: il distacco della porzione di parete su cui la figura di Banksy appare. L’operazione, che si è conclusa la scorsa notte, ha previsto l’asportazione controllata di una parte del muro della facciata di Palazzo San Pantalon. Questo passaggio tecnico serve a preservare il dipinto da ulteriori cedimenti e a portar lo in un ambiente protetto.

La sezione staccata è stata trasferita in laboratorio per proseguire le operazioni di restauro. Qui, Borgogni potrà svolgere senza il rischio dell’ambiente esterno tutte le fasi successive di recupero e conservazione. Questo ambiente controllato permette interventi più accurati e l’uso di materiali studiati appositamente per ripristinare e proteggere l’opera in modo duraturo.

In laboratorio il supporto originale verrà sottoposto a una rimozione selettiva delle parti murarie compromesse, eliminando il materiale che non assicura la stabilità. Successivamente, l’opera sarà trasferita e fissata su un nuovo supporto capace di conservare il dipinto nel tempo migliorandone la tenuta. Il nuovo supporto garantirà una base solida e stabile.

Le fasi finali del restauro: stuccature e integrazione pittorica rispettosa dell’originale

Dopo aver posizionato il dipinto sul nuovo supporto, si procederà alla stuccatura delle lacune e al recupero pittorico. Le zone di perdita saranno integrate con una pittura a sottotono, ossia con colori attenuati che rispettano l’originalità dell’opera senza creare falsi cromatici. Questo metodo conserva la leggibilità e la materia originale evitando di alterare l’aspetto autentico e offrendo solo un recupero visivo funzionale.

L’intervento di restauro segue rigide norme sulle opere d’arte cittadine, garantendo trasparenza e rispetto per la memoria artistica e storica. Una volta completato il restauro, l’opera tornerà accessibile al pubblico gratuitamente. Banca Ifis coordina con le autorità veneziane e gli enti di tutela per reintegrare “The Migrant Child” nelle attività culturali e artistiche della città come parte della rassegna “Ifis art”.

Questa operazione avvicina Venezia a conservare un’opera significativa nel dibattito sui migranti e l’accoglienza, mantenendo viva l’arte urbana in un contesto storico di valore come Palazzo San Pantalon.

Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Serena Fontana

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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