Un bambino di sei anni è sparito mentre faceva il bagno davanti alla spiaggia di Cavallino Treporti, in provincia di Venezia. L’allarme è scattato oggi pomeriggio, intorno alle 16, quando la madre non ha più visto emergere il figlio dall’acqua. Da allora, le squadre di soccorso sono al lavoro senza sosta per ritrovarlo.
Il momento dell’allarme e l’intervento immediato
Il piccolo era in acqua quando improvvisamente è sparito alla vista dalla riva. La madre, allarmata dal silenzio e dall’assenza del figlio, ha chiamato subito i soccorsi. Sul posto sono arrivati rapidamente i vigili del fuoco e la Capitaneria di Porto di Venezia. La spiaggia, molto frequentata, si è trasformata in un’area di ricerca intensa.
Le operazioni si sono concentrate da subito sulla ricerca in mare, con l’obiettivo di trovare il bambino prima che passasse troppo tempo. La Capitaneria ha preso il comando delle operazioni, coordinando sommozzatori e volontari impegnati nelle ricerche. L’intervento tempestivo è stato decisivo, soprattutto considerando la giovane età del bambino.
Sommozzatori e mezzi speciali in azione
Le ricerche si svolgono principalmente in mare aperto davanti a Cavallino Treporti, una zona complicata per le correnti e i fondali irregolari. I sommozzatori del nucleo regionale dei vigili del fuoco del Veneto stanno scandagliando ogni metro quadrato, spingendosi anche in punti difficili da raggiungere dalla superficie.
Accanto a loro, vengono usate moto d’acqua per coprire rapidamente vaste aree e coordinare le operazioni insieme agli altri soccorritori. Muoversi velocemente sull’acqua è fondamentale per controllare ogni possibile traccia del bambino. L’uso di questi mezzi specializzati mostra la serietà con cui si sta affrontando l’emergenza.
Capitaneria Di Porto: il cuore del coordinamento
La Capitaneria di Porto di Venezia guida tutte le operazioni, decidendo le strategie migliori per gestire i soccorsi. Sul campo lavorano insieme forze dell’ordine e vigili del fuoco, uniti per allargare il raggio delle ricerche il più possibile.
La collaborazione tra enti pubblici assicura che ogni segnalazione venga controllata e che i soccorritori abbiano tutte le informazioni necessarie per muoversi rapidamente. Questo sistema centralizzato semplifica la gestione e aiuta a ottenere risultati più efficaci. Se necessario, vengono impiegati anche mezzi terrestri e supporti logistici per sorvegliare la costa da più punti.
La situazione resta critica
Al momento non ci sono tracce del bambino. L’assenza di avvistamenti complica le ricerche e rende ancora più urgente il ritrovamento. Il mare a Cavallino Treporti può essere insidioso, soprattutto per un bambino, a causa delle correnti e delle profondità variabili che possono spingerlo lontano dalla riva.
Le operazioni continuano senza sosta, con un alto livello di allerta. La tensione è palpabile tra i presenti, in particolare tra i familiari del piccolo. Le autorità aggiornano costantemente sulla situazione, determinati a non lasciare nessun angolo inesplorato. Oltre a sommozzatori e pattuglie marine, si è pronti a coinvolgere ulteriori risorse se le condizioni lo richiederanno.
La ricerca a Cavallino Treporti va avanti tra grandi difficoltà, con l’impegno di molte persone di fronte a un’emergenza che ha scosso tutta la comunità.
Ultimo aggiornamento il 11 Agosto 2025 da Davide Galli