Un uomo di 39 anni, di origine cinese e con precedenti penali, è stato fermato dalla polizia di Padova con una pistola illegale e documenti falsi. L’episodio si è svolto nel quartiere Arcella, uno dei più popolari della città, dove le forze dell’ordine hanno condotto un controllo che ha portato all’arresto e a ulteriori accertamenti su altri oggetti trovati nella sua abitazione.
Il controllo della polizia nel quartiere Arcella e il fermo dell’uomo
Il 9 agosto scorso, gli agenti delle Volanti hanno notato l’uomo mentre si trovava in strada, a Padova, e lo hanno fermato per un controllo. Il 39enne, visibilmente agitato, ha stretto il borsello che portava a tracolla verso il petto nel tentativo di allontanarsi. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato nel borsello un’arma da fuoco, senza matricola visibile: una pistola di fabbricazione jugoslava, calibro 7,65 mm, modello Crvena Zastava, con caricatore inserito contenente due proiettili.
L’uomo ha mostrato un passaporto e un permesso di soggiorno, ma gli accertamenti hanno subito evidenziato che i documenti non appartenevano a lui: erano intestati a un’altra persona. Questo elemento ha fatto scattare approfondimenti più accurati da parte della polizia, in quanto la situazione non era solo legata al possesso illegale dell’arma, ma anche a possibili reati collegati a falsificazione e sostituzione d’identità.
I precedenti penali e il ritrovamento nella sua abitazione
Una volta portato in Questura, l’identificazione dettagliata ha rivelato che l’uomo aveva a carico un precedente per rapina a mano armata, reato commesso nel luglio dell’anno precedente a Prato. Questo dato ha aggiunto peso all’indagine e spinto le forze dell’ordine a perquisire anche la stanza dove l’indagato abitava.
All’interno della sua dimora, oltre ai documenti veri intestati a lui, sono stati trovati due coltelli a serramanico e quattro telefoni cellulari. Questi ultimi potrebbero essere collegati ad altre attività illecite, motivo per cui verranno oggetto di ulteriori verifiche. Trovare diverse armi bianche e dispositivi elettronici ha confermato il quadro complessivo delle irregolarità e contribuito alla decisione di procedere con l’arresto in flagranza.
Le accuse formalizzate e le misure cautelari disposte dal gip
L’uomo è stato arrestato per detenzione di arma clandestina, ma si trova anche sotto denuncia per ricettazione e sostituzione di persona, a causa della documentazione falsa. Il giorno successivo al fermo, 10 agosto, si è svolta l’udienza di convalida davanti al gip del tribunale di Padova.
Durante l’udienza, l’arresto è stato convalidato, e il giudice ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere. La decisione segue le evidenze raccolte dagli investigatori e considera la pericolosità del soggetto, sia per il possesso dell’arma illegale che per l’uso di documenti falsi in combinazione con il suo passato criminale.
La vicenda sottolinea l’attenzione che le forze dell’ordine mantengono, anche in quartieri densamente popolati come l’Arcella, per contrastare la circolazione di armi clandestine e attività criminali connesse a sostituzione di identità e ricettazione di oggetti illegali. La situazione resta sotto controllo giudiziario mentre le indagini proseguono.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Serena Fontana