Pier Francesco Ghetti, figura di spicco dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e protagonista delle ricerche ambientali in Italia, si è spento il 22 luglio 2025. Professore e studioso noto per il suo impegno nella salvaguardia degli ecosistemi veneziani, ha guidato l’Ateneo lagunare come rettore dal 2003 al 2009. La sua carriera, tra accademia e impegno pubblico, ha lasciato un segno profondo nella comunità scientifica e locale.
Da Peschiera del Garda a Ca’ Foscari: una vita dedicata all’ambiente
Nato a Peschiera del Garda, in provincia di Verona, l’11 agosto 1943, Ghetti ha costruito la sua carriera intorno allo studio dell’ambiente. Ha insegnato ecologia, ecologia applicata, idrobiologia e sistemi ecologici, lavorando nelle università di Ca’ Foscari, Parma e L’Aquila.
A Venezia ha avuto un ruolo centrale: dal 1992 al 1996 ha diretto il Dipartimento di Scienze Ambientali, poi è stato preside della facoltà di Scienze dal 1996 al 2001. È stato tra i fondatori del primo corso di laurea in Scienze Ambientali in Italia, un passo avanti fondamentale che ha portato l’attenzione sulla tutela dell’ambiente nel mondo accademico.
Le sue ricerche si sono concentrate soprattutto sull’ecosistema veneziano e sulla salvaguardia delle acque. Ma Ghetti non si è fermato alla teoria: ha spesso indicato azioni concrete per proteggere il territorio che amava.
Dal rettorato alla politica: impegno per la città di Venezia
Dopo aver lasciato la guida di Ca’ Foscari, nel 2010 Ghetti è entrato nell’amministrazione comunale di Venezia come assessore, con deleghe importanti come Piano strategico, Protezione civile e Sicurezza del territorio.
In questo ruolo ha lavorato per rafforzare la prevenzione e la tutela del paesaggio e della popolazione, sempre con uno sguardo attento al delicato equilibrio della laguna. Ha promosso interventi per la sicurezza della città e la conservazione dell’ambiente, con un approccio concreto e responsabile.
Oltre all’attività politica, ha guidato la Società Italiana di Ecologia , unendo ricercatori e professionisti del settore. Dal 2014 ha presieduto il Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua, dedicato alla valorizzazione delle risorse idriche e alla cultura dell’acqua nel territorio.
L’ultimo saluto della comunità accademica
Tiziana Lippiello, attuale rettore di Ca’ Foscari, ha voluto ricordarlo come un uomo dai modi gentili e dalla guida equilibrata. “Sotto la sua leadership, l’università ha vissuto anni di grandi cambiamenti, crescendo nella ricerca e nell’organizzazione”, ha detto.
Per Ghetti, Venezia era molto più di una città: era una missione. Il suo interesse per il fragile equilibrio ecologico ha segnato tutta la sua vita e il suo lavoro. Ha lasciato un’impronta che resta viva in chi lo ha conosciuto e nelle istituzioni a cui ha dato tanto.
I funerali si terranno giovedì 24 luglio 2025 a Pacengo di Lazise, nel Veronese, sua terra natale. Ca’ Foscari organizzerà un evento pubblico per onorare il suo contributo alla scienza e alla cultura ambientale.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Andrea Ricci