A Susegana, in provincia di Treviso, è spuntato uno striscione che non passa inosservato. Un messaggio diretto, senza giri di parole, rivolto a chi nelle ultime settimane ha preso di mira le case del quartiere. A firmare l’iniziativa è un consigliere comunale, che ha lavorato insieme ai residenti per far sentire la loro voce.
Un avvertimento chiaro sotto casa: parole e immagini che colpiscono
Lo striscione, lungo circa due metri e plastificato per resistere alla pioggia e al vento, è stato appeso alla recinzione di una villetta privata. Il quartiere ha subito diversi furti e questo gesto vuole mettere un freno alla situazione. Al centro del messaggio ci sono due immagini forti: una pistola fumante e il leone di San Marco, simbolo antico e caro al Veneto. Accanto, una scritta che non lascia spazio a dubbi: “Si avvisano i signori ladri che nel quartiere non c’è più nulla da rubare, lo avete passato in lungo e in largo. Si avvisa anche che ci stiamo attrezzando, a buon intenditor poche parole”.
Il tono è deciso, quasi una sfida. La scelta di mettere lo striscione proprio sulla recinzione della villetta racconta il disagio e la voglia di difendersi dei residenti. È una risposta che parla sia al cuore che alla realtà, fatta di rabbia ma anche di concretezza.
Il consigliere Michele Perencin dietro l’iniziativa: una voce che unisce
Dietro questo messaggio c’è Michele Perencin, consigliere comunale di Susegana. È lui che ha pubblicato la foto dello striscione sulla sua pagina Facebook, spiegando che tutto è stato concordato con chi abita nel quartiere. Non è un gesto isolato o personale, ma una risposta collettiva a un problema sentito da tutti.
Condividere l’iniziativa sui social ha permesso di far arrivare il messaggio a un pubblico più ampio, sottolineando che dietro c’è una comunità unita e pronta a reagire. La presenza di un rappresentante istituzionale dà peso alla protesta e manda un segnale chiaro sia alle forze dell’ordine sia ai malintenzionati.
Susegana sotto pressione: la comunità cerca risposte ai furti
Le case di Susegana sono state prese di mira più volte negli ultimi tempi. Questo ha fatto crescere la preoccupazione tra i residenti, che chiedono più sicurezza e attenzione. Lo striscione è nato in questo clima teso, dove la paura si mescola alla voglia di ribellione.
La scelta di un messaggio così diretto vuole scoraggiare chi pensa di entrare nelle case altrui, ma solleva anche domande sul ruolo delle forze dell’ordine e sulle strategie da adottare per proteggere il territorio. L’iniziativa diventa così un modo per far sentire la voce della comunità e spingere le istituzioni a muoversi.
Di fronte a questa situazione, è probabile che le autorità locali saranno chiamate a prendere provvedimenti più decisi. Lo striscione, visibile e senza fronzoli, è un esempio di come cittadini e rappresentanti possano reagire insieme a problemi che toccano la vita di tutti i giorni.
Quel messaggio a Susegana racconta la pressione che vivono tanti quartieri italiani alle prese con la criminalità. Non è solo una denuncia, ma un avvertimento chiaro: qui si difende casa propria e non si sta a guardare.
Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Luca Moretti