La comunità di Villammare, nel salernitano, si è stretta attorno al piccolo Pietro, un neonato di nove mesi ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Santobono di Napoli. Giunto al pronto soccorso di Sapri in coma, il bambino lotta per la vita dopo aver subito lesioni gravissime. La città ha risposto con una veglia di preghiera nella chiesa di Maria Santissima di Portosalvo, segno di solidarietà e speranza per la famiglia.
La veglia di preghiera nella chiesa di maria santissima di portosalvo
Nella serata di Villammare, fedeli e cittadini si sono raccolti nella chiesa dedicata a Maria Santissima di Portosalvo per una cerimonia di preghiera molto partecipata. Don Vincenzo Contaldi, parroco locale, ha guidato la funzione con parole che hanno espresso il dolore e l’angoscia dell’intera comunità. Ha invitato a rivolgersi con fede al Signore, auspicando il ritorno di Pietro alla vita normale, come qualsiasi altro bambino.
L’atmosfera in chiesa è stata tesa e carica di emozione, con molti presenti che hanno partecipato non solo per manifestare vicinanza alla famiglia, ma anche per trovare conforto nel momento difficile. La scelta di organizzare questa veglia dimostra il legame profondo tra la popolazione e le sue nuove generazioni, ancora più evidente davanti a situazioni che colpiscono al cuore l’intera cittadina del Golfo di Policastro.
Parole del sindaco e solidarietà della comunità
Il sindaco di Villammare, Manuel Borrelli, ha parlato a nome di tutti, dichiarandosi profondamente scosso dalla situazione. Da padre e primo cittadino, ha detto di non trovare parole per descrivere lo stato d’animo della comunità, che segue con ansia ogni aggiornamento medico sul piccolo Pietro. Le sue parole hanno sottolineato lo stato di prostrazione collettiva e l’attesa costante di sviluppi positivi dall’ospedale Santobono.
Borrelli ha anche toccato il fronte delle indagini giudiziarie in corso, spiegando che c’è fiducia nei confronti delle autorità che stanno lavorando sul caso. La comunità, ha aggiunto, è provata e spera che la giustizia faccia chiarezza quanto prima, garantendo lo svolgimento delle indagini in un ambiente sereno e lontano da interferenze.
Sviluppo delle indagini e provvedimenti giudiziari recenti
Sul piano giudiziario, la vicenda ha registrato un momento importante con la sospensione temporanea della responsabilità genitoriale nei confronti della madre di Pietro. Intanto, è stato disposto il divieto di avvicinamento ai due figli della donna, per tutelare i minori mentre le autorità procedono nelle indagini. Questa misura cautelare vuole assicurare che l’attività investigativa si svolga senza pressioni esterne o rischi per i bambini.
Le forze dell’ordine continuano a raccogliere informazioni per ricostruire con precisione quanto accaduto. L’obiettivo è definire responsabilità e chiarire le cause delle lesioni che hanno messo in pericolo la vita del piccolo. Nel frattempo, la comunità resta in attesa, con il pensiero rivolto al piccolo Pietro e al suo difficile percorso di guarigione.