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Valle D’Aosta, bocciata la legge sui rimborsi energia per le famiglie

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Valle d’Aosta, stop ai rimborsi energia per le famiglie - Unita.tv
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Non ce l’ha fatta la proposta di legge che voleva aiutare le famiglie valdostane a ridurre le spese sulla bolletta elettrica. Il Consiglio Valle ha detto no, o meglio, si è astenuto in massa, bloccando così l’iniziativa.

Il Consiglio Valle e il nodo dei rimborsi energetici

Il 5 luglio 2023, il gruppo di Forza Italia ha portato in aula una proposta chiara: rimborsare fino a 0,20 euro per ogni kilowattora consumato, ma solo per l’energia pulita acquistata sul mercato libero. Il rimborso sarebbe andato ai residenti con utenze domestiche principali in Valle d’Aosta. Il costo stimato? Circa 40 milioni di euro in due anni.

Eppure, nonostante il sostegno di Lega Valle d’Aosta, Rassemblement Valdôtain, Forza Italia e Groupe Mouv’, i sì si sono fermati a 14, mentre le astensioni hanno superato quota 20, bloccando così la legge. La maggioranza ha spiegato che il beneficio sarebbe stato troppo limitato e che quei soldi andrebbero spesi meglio, con interventi più utili per l’economia locale.

Le voci in campo: chi ha detto cosa

Pierluigi Marquis, capogruppo di Forza Italia, è stato il più battagliero in aula. Ha ricordato che i cittadini chiedono aiuti concreti. E ha sottolineato un punto: la società regionale Cva, che gestisce l’idroelettrico, guadagna molto dallo sfruttamento delle acque. Per questo, secondo Marquis, una parte di quei profitti dovrebbe tornare alle famiglie, con rimborsi sulle bollette.

Dall’altra parte, il presidente della Regione Renzo Testolin ha spiegato la scelta della maggioranza. Ha ammesso che l’idea dei rimborsi non è sbagliata, ma ha sottolineato che l’impatto sarebbe stato troppo marginale. Meglio puntare su misure più strutturate, capaci di sostenere davvero l’economia locale e usare bene i soldi pubblici.

L’ordine del giorno contro gli oneri di sistema che non passa

Non è andata meglio a un ordine del giorno presentato da Rassemblement Valdôtain. L’atto chiedeva al governo nazionale di rivedere o eliminare gli oneri generali di sistema sulla bolletta, proponendo di coprire questi costi con la fiscalità generale per alleggerire la spesa dei consumatori.

Alla votazione, 22 consiglieri si sono astenuti, tra cui diversi di Union Valdôtaine, Partito Democratico, Parti Liberale Autonomista e Stella Alpina. Solo 13 hanno detto sì, tra Lega, Rassemblement Valdôtain, Partito Comunista dei Lavoratori e Groupe Mouv’. Anche qui, quindi, l’assemblea ha preferito non intervenire direttamente sugli oneri, lasciando intatto in gran parte il peso sulla bolletta.

Il no sia alla legge regionale sia all’ordine del giorno sul tema energetico mette in luce le difficoltà del Consiglio Valle di trovare un terreno comune. La questione energetica rimane delicata, tra esigenze economiche e scelte politiche diverse. Con i costi dell’energia in aumento, la tensione non si placa, ma al momento le soluzioni restano in sospeso.

Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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