L’ultimo sondaggio sulle aspettative economiche delle aziende della Valle d’Aosta, realizzato da Confindustria regionale, indica un lento miglioramento del clima di fiducia nel settore industriale e dei servizi per il terzo trimestre 2025. Nonostante le incertezze globali e i recenti sviluppi internazionali, le imprese della regione sembrano mantenere un atteggiamento stabile, con timidi segnali di ripresa negli investimenti e nelle nuove commesse.
La situazione economica e il clima di incertezza nelle imprese valdostane
L’indagine condotta da Confindustria Valle d’Aosta nella fase precedente agli ultimi provvedimenti annunciati dal presidente degli Stati Uniti ha fotografato un contesto ancora attraversato da forti dubbi. I mesi recenti hanno lasciato un’impronta pesante sul sentiment degli imprenditori, ma il presidente Francesco Turcato afferma che questo scenario di incertezza rappresenta ormai “la nuova normalità”. In questo quadro, sostiene, la strada percorribile resta il rafforzamento degli investimenti mirati a migliorare la qualità di prodotti e servizi offerti, così da mantenere competitività in mercati incerti.
La fase attuale costringe le imprese a fare i conti con tensioni esterne e variabili difficilmente prevedibili. Il fatto che le aziende continuino a muoversi in questo orizzonte dimostra una volontà di adattarsi senza rinunciare a programmare azioni di sviluppo. La conferma arriva proprio dai dati che segnano segnali di fiducia in ripresa, anche se graduale.
Il recupero delle aspettative occupazionali e l’uso degli impianti nel settore industriale
Un punto che risalta dall’indagine riguarda il dato legato all’occupazione nel comparto industriale della Valle d’Aosta. Le previsioni per il terzo trimestre 2025 mostrano un miglioramento significativo, riportando il saldo tra ottimisti e pessimisti a +12,50%. Questo dato si allinea vicino ai valori registrati nella chiusura dell’anno 2024 e rappresenta un’inversione rispetto al precedente trimestre, che aveva fatto segnare un leggero bilancio negativo .
Parallelamente, il tasso di utilizzo degli impianti continua a mantenersi elevato e quasi stabile, con un 73,17% rispetto al 72,07% del trimestre precedente. Questo indica una gestione produttiva regolare e una presenza di domanda sufficiente a garantire livelli di attività industriale costanti.
Si registra però un aumento preoccupante nelle previsioni relative al ricorso alla cassa integrazione guadagni, che passa da un livello quasi nullo a un +5,56%, pari a un incremento di circa 5 punti percentuali. Questo dato segnala una certa attenzione a possibili rallentamenti o difficoltà produttive, almeno in alcuni segmenti.
Le prospettive produttive del settore manifatturiero rimangono invece in terreno negativo, anche se emergono segnali di lieve miglioramento. Il saldo ottimisti-pessimisti si attesta su un -4,55%, seppur meglio rispetto al -6,25% rilevato nel secondo trimestre. Ciò conferma una fase di cautela, senza reali segnali di espansione produttiva immediata.
L’inversione di tendenza del settore dei servizi e la crescita degli investimenti
Diverso il quadro nelle aziende dei servizi, che sembrano voltare pagina dopo un momento difficile. Il saldo tra ottimisti e pessimisti si porta al +5,26%, abbandonando così il segno negativo del periodo precedente. Questa variazione indica una ripresa di fiducia nel comparto, probabilmente legata a una maggiore stabilità o a nuove opportunità nel mercato locale e regionale.
Anche il dato relativo ai nuovi ordinativi complessivi riflette questa dinamica di recupero. Dopo un crollo nel trimestre precedente, con una contrazione del 15,79%, nel terzo trimestre 2025 torna a segnalarsi un piccolo aumento . Questo rialzo può rappresentare una svolta in termini di domanda, utile a sostenere la produzione e le attività commerciali.
Le imprese della Valle d’Aosta dichiarano inoltre una crescita degli investimenti sia per ampliamenti che per sostituzioni di impianti e attrezzature. Gli investimenti per ampliamenti passano dal 22,86% al 27,27%, mentre quelli per le sostituzioni aumentano dal 34,29% al 36,36%. Questo movimento evidenzia che le imprese non stanno rinunciando a rinnovare o espandere le proprie capacità produttive, elemento chiave per mantenere la competitività in un mercato sempre più sfidante.
Infine, il settore delle esportazioni presenta un segnale positivo: gli acquisti per il mercato estero salgono del 6,67% dopo il drammatico crollo del 17,24% avvenuto nel secondo trimestre. Questo risultato sottolinea un ritorno alla normalità e forse un rafforzamento dei rapporti commerciali con l’estero.
I dati raccolti da Confindustria Valle d’Aosta raccontano una situazione ancora incerta ma con segnali di tenuta e parziale recupero nel tessuto economico regionale. La prudenza resta alta, ma non manca una certa vitalità nelle scelte delle imprese che guardano al futuro con rinnovata attenzione.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Luca Moretti