Il calendario delle tradizionali batailles de reines, gli incontri non violenti tra mucche di razza valdostana, è stato sospeso in attesa di nuovi sviluppi legati a un focolaio di dermatite nodulare contagiosa. L’assessorato regionale alla Sanità ha individuato 14 comuni valdostani in zona di sorveglianza dopo l’emergenza sanitaria scoppiata in Francia, con il rischio che l’intera regione entri a breve sotto controllo. Il primo appuntamento, previsto per il 3 agosto a Etroubles, è rimandato fino a nuove disposizioni e alla possibile diffusione del vaccino.
La decisione di fermare le batailles de reines e le ragioni sanitarie dietro la sospensione
Le batailles de reines rappresentano una tradizione radicata in Valle d’Aosta, una gara tra mucche di razza valdostana con sfide calme e regolamentate. Questa stagione tuttavia si apre con un’improvvisa battuta d’arresto: la diffusione della dermatite nodulare contagiosa ha imposto ai vertici dell’associazione Amis batailles des reines di proporre la sospensione dell’intero calendario estivo. La dermatite nodulare contagiosa è una malattia virale che colpisce i bovini, causando lesioni cutanee e un alto rischio di trasmissione tramite il contatto tra animali, specialmente durante eventi come le batailles.
La proposta di sospendere gli incontri nasce da un obbligo sanitario di tutelare il patrimonio zootecnico locale e contenere la diffusione del virus. L’assessorato alla Sanità della Valle d’Aosta ha attivato una rete di monitoraggio già dai primi casi rilevati in Francia, portando all’istituzione di una zona di sorveglianza in 14 comuni valdostani. Questo intervento mira a limitare la movimentazione dei capi e, soprattutto, a evitare assembramenti di mucche provenienti da aree diverse, così da ridurre la possibilità di contagio in occasione delle tradizionali gare.
Nonostante la sospensione, i vertici dell’associazione tengono vivo il dialogo con le autorità sanitarie per valutare eventuali nuove date e modalità di svolgimento più sicure. La decisione ufficiale è attesa dopo l’assemblea prevista per lunedì prossimo, dove verranno condivisi gli aggiornamenti e le nuove strategie da adottare in funzione dell’evoluzione della situazione sanitaria.
L’estensione della zona di Sorveglianza e le misure adottate dall’assessorato alla Sanità
L’assessorato alla Sanità ha comunicato che, a seguito di un focolaio in Francia, 14 comuni situati in Valle d’Aosta sono già stati inseriti in una zona di sorveglianza. La valutazione attuale suggerisce che l’intero territorio regionale potrebbe finire sotto stretto controllo nei prossimi giorni, in base agli sviluppi del contagio. Questa misura implica restrizioni sulla movimentazione del bestiame, con controlli intensificati alla frontiera e all’interno della regione.
Le zone di sorveglianza sono state individuate per monitorare la diffusione del virus e individuare rapidamente eventuali nuovi focolai. All’interno di queste aree, spostare i bovini è vietato o fortemente limitato, e gli allevatori devono rispettare protocolli rigidi sulle operazioni di pulizia degli animali e delle strutture. La presenza del virus nelle vicinanze dei centri abitati preoccupa non solo gli allevatori ma anche le autorità, che temono ripercussioni economiche e rischi per la salute animale.
L’assessorato ha inoltre lanciato una campagna informativa rivolta agli allevatori locali, invitandoli a segnalare qualsiasi sintomo sospetto nei loro capi e a evitare il contatto diretto tra mucche provenienti da diverse aziende. Il coordinamento con gli enti veterinari, i sindaci e l’associazione Amis batailles des reines si rivela indispensabile per mantenere sotto controllo la malattia e preservare la qualità dei bovini valdostani.
La programmazione del piano di vaccinazione e le prospettive per eventi futuri
In risposta all’emergenza sanitaria, l’assessorato alla Sanità sta preparando un piano di vaccinazione urgente, in collaborazione con tutti gli enti coinvolti, con l’obiettivo di arginare la diffusione della dermatite nodulare contagiosa. L’arrivo dei vaccini è atteso nei primi giorni di agosto, una data che potrebbe coincidere con la rinascita delle attività agricole e con la riprogrammazione delle tradizionali batailles de reines.
Il piano di vaccinazione si prefigge di intervenire rapidamente su tutto il bestiame presente nella regione, partendo dalle zone di sorveglianza e, poi, estendendosi al resto del territorio. La vaccinazione antivirale rappresenta al momento l’unica soluzione efficace per fermare l’espansione della malattia, riducendo i casi di infezione e facilitando il recupero degli animali colpiti. L’effettiva distribuzione dei vaccini verrà concordata con i veterinari e con gli allevatori per garantire un’adeguata copertura.
Sul fronte delle batailles de reines, la ripresa delle gare dipenderà soprattutto dalla riuscita della campagna vaccinale. La riapertura potrebbe avvenire dopo un’ulteriore verifica sanitaria, ma gli organizzatori mostrano cautela nel programmare eventi imminenti. La priorità resta evitare nuove occasioni di contagio, tenendo conto della tradizione, ma ponendo al centro la tutela della salute del patrimonio zootecnico valdostano.
Proseguono quindi gli incontri tra associazioni e assessorato regionale per definire tempi e modalità di una ripresa compatibile con le condizioni sanitarie, che consenta di mantenere viva una pratica ampiamente sentita dalla comunità locale. Intanto la Valle d’Aosta monitora costantemente la situazione, pronta ad aggiornare i cittadini e gli allevatori secondo l’andamento del focolaio.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Elisa Romano