Le elezioni regionali del 28 settembre 2025 in Valle d’Aosta si avvicinano in un clima di forte incertezza sulle regole del voto. Il nodo principale riguarda l’applicazione delle modifiche alla legge elettorale confermate a seguito del referendum del 10 agosto 2025, che ha reintrodotto il sistema delle tre preferenze cancellato nel 2019. Un gruppo di elettori, supportato da Avs-Rete Civica e guidato da esperti legali, ha quindi deciso di rivolgersi al tribunale di Aosta per accertare quale normativa andrà effettivamente applicata nel prossimo appuntamento elettorale.
Incertezza normativa e ricorso al tribunale di Aosta sulla legge elettorale
La problematica nasce dal fatto che il decreto per l’indizione delle elezioni regionali è stato emanato prima che si concludesse il referendum che modificava la legge elettorale. Da qui la confusione su quale testo normativo debba valere: quello vigente alla data del decreto o la legge modificata e approvata dalla consultazione popolare. Avs-Rete Civica, insieme a un gruppo di cittadini elettori, ha incaricato un team di avvocati coordinati da Giovanni Boggero, ricercatore di diritto presso l’Università di Torino, di depositare al tribunale di Aosta una richiesta di accertamento relativo al diritto di voto in base alla normativa in vigore al momento dell’avvio ufficiale del procedimento elettorale.
L’elaborazione di questo ricorso rappresenta un passo importante per fornire chiarezza giuridica in vista del voto del 28 settembre. La questione è complessa perché coinvolge anche il principio di certezza delle norme elettorali, che devono essere stabilite con chiarezza prima dell’indizione delle elezioni per evitare confusioni e contestazioni. Il ricercatore Boggero ha spiegato che “il referendum è successivo al decreto elettorale, quindi in teoria la legge da considerare sarebbe quella precedente, ma tale interpretazione appare problematica dal punto di vista democratico e pratico”. La decisione del tribunale servirà a definire con sicurezza quale legge sarà applicata e quindi quali regole i cittadini dovranno seguire per esprimere il voto valido.
Referendum del 10 agosto 2025: reintroduzione delle tre preferenze e il contesto politico valdostano
Il referendum popolare del 10 agosto 2025 ha sancito il ritorno al sistema delle tre preferenze nella legge elettorale della Valle d’Aosta, abolito con la normativa del 2019. Il ritorno a questa modalità di espressione del voto è il risultato di una campagna referendaria che ha evidenziato la volontà di modificare nuovamente il meccanismo di selezione dei consiglieri regionali. Tuttavia, l’entrata in vigore del cambiamento legislativo è apparsa molto tempestiva, al punto da suscitare dubbi sull’effettiva applicabilità alle prossime elezioni di settembre.
La decisione di rivedere il sistema delle preferenze ha riaperto il dibattito politico regionale, specie perché la maggioranza in Consiglio regionale ha approvato la normativa con ritardo rispetto alla scadenza elettorale. Di fatto, questo slittamento ha lasciato nella confusione gli elettori e gli aspiranti candidati, complicando la gestione della campagna elettorale. Avs-Rete Civica ha criticato apertamente questa situazione, sottolineando come “la tempistica abbia ignorato norme procedurali e, in generale, rimesso in discussione il principio di buona amministrazione”.
Il nodo centrale riguarda anche la regolarità procedurale: la modifica della legge elettorale deve rispettare i tempi e le modalità che garantiscono trasparenza e chiarezza per tutti i soggetti coinvolti. La tensione politica si manifesta anche nella gestione di liste e candidature, che rischiano di essere condizionate da questa ambiguità. Si attendono sviluppi con la conferenza stampa convocata da Avs-Rete Civica e gli avvocati coinvolti per il primo settembre 2025, dove saranno illustrati dettagli e tempistiche dell’azione legale.
La campagna elettorale in Valle D’Aosta segnata da tensioni e dubbi sulla regolarità del voto
Il rinnovo del Consiglio regionale della Valle d’Aosta si svolge quest’anno con un clima di incertezza, segnato soprattutto dal ritardo della maggioranza nell’approvare le modifiche alla legge elettorale. Questo ha creato una situazione anomala nella preparazione delle elezioni anticipate il 28 settembre 2025, alimentando critiche e richieste di chiarimenti giuridici da parte di vari soggetti politici e gruppi di cittadini.
L’effetto più visibile è la confusione sulle modalità di voto, che mina la fiducia degli elettori. La reintroduzione delle tre preferenze, se applicata senza certezza legale, potrebbe portare a contestazioni post-voto. Avs-Rete Civica ha detto che “l’intervento della giustizia è necessario proprio per garantire che tutto si svolga nel rispetto delle regole, evitando rischi di invalidità o ricorsi dopo lo scrutinio”.
La situazione ha anche inciso sul clima politico, con le liste ancora impegnate a definire strategie di campagna in un quadro normativo non chiaro. Le parti in campo monitorano con attenzione il procedimento in corso al tribunale di Aosta. Le prossime settimane saranno cruciali per stabilire la certezza giuridica indispensabile a uno svolgimento regolare delle consultazioni elettorali in Valle d’Aosta.
I cittadini e osservatori istituzionali attendono risposta dall’autorità giudiziaria, sapere quale normativa dovrà guidare il voto. La questione di diritto, se risolta correttamente, eviterà problemi e garantirà il rispetto del principio democratico fondamentale del voto trasparente e riconosciuto.
Ultimo aggiornamento il 30 Agosto 2025 da Andrea Ricci