Il giorno dopo arriva una svolta organizzativa all’Ospedale Umberto Parini di Aosta. Due reparti importanti, “Polmone 1” e il centro traumatologico ortopedico, saranno gestiti esclusivamente da personale interno, senza il ricorso ai medici e infermieri a gettone. Questa decisione punta a migliorare la continuità assistenziale e a ridurre i tempi di attesa per i pazienti, in un periodo caratterizzato da forte pressione sulle strutture sanitarie per l’aumento delle presenze turistiche in Valle d’Aosta.
Reparti Polmone 1 e centro traumatologico: l’addio al sistema gettonista
A partire da domani, le attività nel reparto “Polmone 1” vedranno solo personale interno dedicato. Questo reparto offre 18 posti letto, di cui 10 destinati alla gastroenterologia e 8 riservati a garantire una più rapida dimissione dai reparti ospedalieri, con l’obiettivo di limitare i tempi di attesa per i pazienti nei pronto soccorso. Una riorganizzazione simile coinvolge anche il personale medico ortopedico impiegato nel centro traumatologico.
Il passaggio al personale interno elimina l’uso di “gettonisti”, ovvero professionisti chiamati a tempo determinato per soddisfare carenze temporanee. Questa scelta nasce dall’esigenza di assicurare servizi più stabili, riducendo l’impatto della turnazione frammentata e delle assenze impreviste. La mossa risponde anche alle normative nazionali che incentivano la stabilizzazione del personale sanitario.
Le difficoltà organizzative e il ruolo del personale infermieristico
Il direttore generale dell’Azienda USL, Massimo Uberti, ha sottolineato l’impegno richiesto per questa transizione: “Abbiamo dovuto riorganizzare interamente i reparti, lavorando a stretto contatto con i coordinatori e il personale infermieristico, che hanno dato un contributo fondamentale”. Dietro il cambio di modello organizzativo ci sono settimane di lavoro amministrativo per rendere possibile l’arruolamento rapido di nuovo personale, sia dipendente che libero professionista.
Questa operazione ha coinvolto soprattutto i coordinatori infermieristici di reparto e quelli dipartimentali, indicati dal direttore come i veri artefici di questo cambiamento. Il personale infermieristico ha quindi svolto un ruolo strategico nella gestione dei turni e nel mantenere la qualità delle cure durante la fase di passaggio. Gli uffici amministrativi hanno inoltre accelerato le procedure per offrire soluzioni temporanee, garantendo così il funzionamento ininterrotto dei servizi.
Contratti a tempo e nuove assunzioni: la strategia per superare l’emergenza
Per rispondere alla pressione immediata imposta dalla stagione turistica, l’Azienda USL ha scelto di affidarsi a un mix di contratto libero-professionale e personale somministrato. Si tratta di personale esterno assunto temporaneamente in attesa di completare le procedure concorsuali per le assunzioni stabili. In questo modo, l’azienda ha messo in campo risorse aggiuntive per far fronte alla domanda crescente di assistenza.
I concorsi pubblici recentemente banditi hanno attirato un numero significativo di candidati. In particolare, nel bando relativo ai medici ortopedici sono stati presentati 23 curricula. Questi dati indicano una concreta possibilità di rafforzare gli organici nell’immediato futuro, superando l’attuale carenza di personale.
Massimo Uberti: verso la stabilizzazione definitiva degli organici
Il direttore generale ha spiegato la temporaneità del ricorso a liberi professionisti e somministrati. Ha precisato che questa è una misura straordinaria per coprire la fase di passaggio durante il picco turistico, soprattutto considerando la scadenza dei contratti nel periodo più intenso per la Valle d’Aosta. La vera priorità, per Uberti, è il rafforzamento duraturo degli organici tramite nuove assunzioni a tempo indeterminato.
I recenti bandi e le risposte positive dei candidati lasciano intravedere un miglioramento concreto. Il direttore ha espresso un cauto ottimismo definendo vicina una svolta nel ripristino di strutture più stabili, fondamentali per garantire un’assistenza continua e efficace su tutto il territorio regionale.
L’aggiornamento di queste disposizioni e la prosecuzione del reclutamento andranno monitorati nel corso dei prossimi mesi, quando si valuterà l’effettiva capacità del sistema di reggere la domanda sanitaria al termine di questa complessa fase di transizione.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Andrea Ricci