La discussione in Consiglio Valle sulle proposte relative ai disegni di legge finanziari si è conclusa senza alcuna approvazione. Tutti i 26 ordini del giorno, presentati da diversi gruppi politici, sono stati respinti o ritirati durante le sedute. Tra questi anche l’iniziativa della maggioranza di Pour l’Autonomie, che puntava a istituire una borsa di studio intitolata all’economista Massimo Lévêque.
Panoramica delle iniziative presentate dai gruppi politici
Le proposte sottoposte all’attenzione dell’aula erano 26 in totale. Forza Italia ha depositato sette ordini del giorno, la Lega Vallée d’Aoste nove, Progetto Civico Progressista sette, Rassemblement Valdôtain due e Pour l’Autonomie uno solo. Le tematiche affrontate spaziavano dal miglioramento delle infrastrutture stradali alla tutela sociale e alle questioni scolastiche.
Forza Italia ha puntato su interventi concreti come la riqualificazione della statale 26 tra Aosta e Quart tramite Anas; il problema del traffico nel tratto regionale tra Gressan e Pont Suaz; il completamento della Salle de gymnastique ad Aosta dedicata agli sport per persone con disabilità; inoltre ha chiesto un tavolo per rilanciare commercio su aree pubbliche come mercati e fiere.
Altri temi riguardavano la percorribilità per persone in carrozzina nel percorso naturalistico Champdepraz/Chevrère; un aumento delle ore di assistenza domiciliare per malati cronici isolati; un team multidisciplinare dedicato alla cura del diabete e infine la creazione di un distaccamento dei vigili del fuoco nella bassa Valle.
Le richieste avanzate dalla lega valdostana respinte dall’aula
Il gruppo Lega Vallée d’Aoste ha concentrato le sue proposte su aspetti sociali ed infrastrutturali legati al welfare e ai servizi pubblici. Una richiesta importante riguardava la sospensione dell’istituzione di un nuovo ente strumentale destinato alla gestione dei servizi alla persona.
Tra gli altri punti c’erano una revisione dei criteri per il sostegno al ceto medio attraverso misure sociali mirate; l’introduzione di un tetto massimo ai canoni degli affitti nelle case popolari; la piena accessibilità dell’edificio che ospita l’istituto regionale “A. Gervasone” a Châtillon.
Si chiedeva anche una via alternativa alla strada regionale 47 per garantire accesso sicuro a Cogne durante eventi climatici estremi; poi il ripristino della viabilità ad Aosta con eliminazione delle limitazioni sul parcheggio e rimozione delle piste ciclabili inutilizzate. Altre due iniziative riguardavano infine lo sviluppo educativo con creazione di liceo sportivo nella media Valle ed interventi contro degrado urbano a Aosta.
Approfondimenti sulle proposte ritirate o non discusse
Tra gli ordini del giorno che non hanno superato nemmeno la fase preliminare figura quello presentato da Pour l’Autonomie: si trattava dell’istituzione annuale di una borsa studio dedicata all’economista Massimo Lévêque ma è stato ritirato prima della votazione definitiva.
Anche Progetto Civico Progressista ha visto alcune sue richieste respinte ma altre rimanere in discussione fino all’esame finale senza esito positivo. Tra queste figurano approfondimenti sulla progettazione scolastica a Pont-Saint-Martin, criteri precisi per contributi contro rischio idrogeologico negli enti locali, revisione collegamenti intervallivi fra Gressoney-Saint-Jean e Brusson tramite Col Ranzola.
Altri temi toccati sono stati programmi pluridecennali sull’accessibilità alle mura romane ad Aosta o ampliamenti parco Mont Avic insieme ai Comuni interessati. È stata però ritirata invece una proposta relativa all’utilizzo parziale Campo Puchoz come palestra scolastica attraverso tavolo interistituzionale.
Esito negativo generalizzato e tensioni politiche
Infine Rassemblement Valdôtain aveva depositato due documenti: uno relativo alle misure transitorie sui docenti precari valdostani, respinto dall’aula, mentre quello sul completamento marciapiede viale Gran San Bernardo ad Aosta è stato ritirato.
L’esito negativo generalizzato testimonia tensione politica attorno alle scelte finanziarie regionali, senza accordo tra maggioranza ed opposizione nei passaggi decisionali recentissimi.