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La Valle D’Aosta rischia un crollo del 34% nell’export a causa dell’intesa sui dazi con gli Usa

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Export valdostano in calo del 34% per l’intesa sui dazi con gli Usa - Unita.tv
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L’accordo tra Italia e Stati Uniti sui dazi ha effetti diversi sulle regioni italiane, con la Valle d’Aosta tra quelle maggiormente colpite in termini di esportazioni. Secondo le ultime analisi diffuse nel 2025, questa regione rischia una contrazione particolarmente pesante dei prodotti esportati negli Stati Uniti, più marcata rispetto a molte altre aree del paese. I dati forniscono un quadro dettagliato dell’impatto economico atteso, riguardante non solo il commercio estero ma anche il prodotto interno lordo e l’occupazione locale.

La forte contrazione prevista per le esportazioni valdostane

La Valle d’Aosta emerge come la regione italiana che subirà la riduzione percentuale più alta nelle esportazioni verso gli Usa, con un calo stimato del 34%. Questa cifra supera di molto la media nazionale, che si attesta intorno al 12%, e anche quella dell’area del Nord Ovest, pari al 14%. In termini assoluti, la perdita delle esportazioni per la regione si quantifica in circa 21 milioni di euro. Questi dati sono frutto di elaborazioni dello Svimez, l’associazione che studia l’economia del Mezzogiorno, chiamata a valutare gli effetti del contenzioso commerciale tra Italia e Stati Uniti. Il dato riflette il peso di prodotti e settori specifici dell’export valdostano verso il mercato americano, colpiti dai dazi imposti nell’accordo.

Il valore elevato della riduzione percentuale indica una forte dipendenza della Valle d’Aosta dall’export verso gli Usa, o in alternativa una particolare esposizione dei suoi prodotti ai dazi introdotti. La contrazione così significativa rischia di creare un effetto a catena sull’economia locale, coinvolgendo fornitori, distributori e realtà collegate alle spedizioni internazionali. La concentrazione geografica e settoriale delle esportazioni del territorio aiuta a spiegare il peso singolare di questo rallentamento commerciale.

L’impatto sul pil regionale e nazionale

Il calo delle esportazioni riflette in modo diretto sull’andamento del prodotto interno lordo della Valle d’Aosta. La previsione indica una contrazione del Pil regionale dello 0,3%, pari a una perdita stimata di circa 15 milioni di euro. Questo dato si colloca allo stesso livello di riduzione del Pil del Nord Ovest, mentre la media nazionale indica un segno meno lievemente inferiore, pari allo 0,2%.

Questi numeri segnalano che, in termini di Pil, la Valle d’Aosta ha un impatto proporzionalmente consistente, benché in valori assoluti le cifre siano contenute rispetto alle regioni più grandi. Il rallentamento economico conseguente alla riduzione degli scambi commerciali con gli Stati Uniti può metter in difficoltà alcuni settori locali e influire sulla capacità di crescita dell’intera regione. Inoltre, una contrazione del Pil comporta minori entrate fiscali e possibile riduzione degli investimenti pubblici e privati.

L’influenza di queste dinamiche sull’economia valdostana suggerisce la necessità di monitorare attentamente gli sviluppi futuri dell’accordo sui dazi, per valutare possibili misure di sostegno o diversificazione delle attività produttive.

Le conseguenze sull’occupazione in Valle D’Aosta

Il settore occupazionale della Valle d’Aosta accusa gli effetti negativi previsti dall’accordo sui dazi in modo importante. Le previsioni indicano una perdita di circa 224 posti di lavoro, calcolata in termini di unità lavorative annuali. Questo calo rappresenta una significativa contrazione per una regione con un tessuto demografico e produttivo limitato.

La perdita di posti di lavoro riguarda principalmente settori legati all’export verso gli Stati Uniti e alle filiere produttive collegate a quei mercati. Settore manifatturiero, artigianato e servizi logistici rischiano di essere direttamente interessati dai tagli occupazionali. Le difficoltà ad assorbire questa riduzione possono generare ricadute sociali importanti sul territorio regionale, tra cui aumento della disoccupazione e calo dei consumi.

Questi dati mettono in evidenza la fragilità del mercato del lavoro valdostano in presenza di shock esterni. Il rapporto Svimez sottolinea la necessità di adottare strategie per limitare l’allargamento della perdita occupazionale e per favorire la ricerca di nuove opportunità lavorative alternative ribilanciando l’economia locale.

Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Serena Fontana

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Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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