La mostra «eroi. Evoluzione di un mito. Dal Giappone antico e contemporaneo» porta a Bard un confronto tra le figure eroiche della cultura giapponese e quelle mediterranee. Dal 24 luglio al 30 novembre 2025, nelle Cantine del Forte di Bard, si può scoprire un viaggio tra arte, miti e storie di coraggio che attraversano secoli, con opere che illustrano il diverso modo di raccontare l’eroismo in oriente e in occidente.
Un percorso tra arte classica e immagini popolari del giappone
L’esposizione si sviluppa su otto sezioni tematiche, mostrando 86 pezzi originali come stampe ukiyo-e, dipinti, arazzi e incisioni su rame che partono dal XVIII secolo fino al periodo contemporaneo. Si ammirano opere di maestri come Hokusai, Kuniyoshi e Kunisada. Tra i pezzi più noti ci sono le figure leggendarie a tema scheletrico di Kuniyoshi e i ritratti di samurai disegnati con grande dettaglio, che sono il riflesso dello spirito del cosiddetto “mondo fluttuante”. Queste immagini raccontano storie tratte da leggende, drammi storici, e anche dai manga, segno dell’evoluzione continua dell’eroe giapponese. La scelta di materiali raffinati, come le stampe su seta e i pregiati arazzi, contribuisce a mostrare sia le radici antiche che la trasposizione moderna di queste figure.
Ogni sezione guida il visitatore attraverso storie di gesta epiche, personaggi reali trasformati in eroi dalla memoria collettiva e protagonisti femminili armati e determinati. Il forte impatto visivo di queste immagini contrasta con la diversa definizione dell’eroismo rispetto al modello occidentale.
L’eroismo giapponese tra dovere, onore e sacrificio
Nel racconto giapponese, l’eroismo si radica meno nell’idea di gloria personale o di competizione, ma più nel senso profondo di onore, lealtà e d impegno verso la comunità o una causa superiore. Gli eroi non cercano fama, ma agiscono spinti da dovere e sacrificio. Tra i personaggi esposti, si trovano guerrieri disposti a combattere battaglie difficili, donne con la spada che incarnano la fedeltà amorosa fino all’estremo sacrificio e figure che cercano giustizia o vendetta come forma di riscatto morale.
Questa mostra permette di apprezzare come la cultura giapponese abbia coltivato un’idea del mito eroico molto diversa da quella mediterranea, che invece tende a enfatizzare la forza, il trionfo individuale e spesso la ricerca di gloria eterna. Il confronto tra le due tradizioni evidenzia valori differenti ma anche l’evoluzione del mito, che restano presenti in dipinti e nelle storie riproposte da libri, manga e cinema.
Dettagli sull’organizzazione e prenotazioni per la mostra
L’evento è stato curato dal professor paolo linetti con il contributo di Vidi Cultural e l’associazione culturale Mnemosyne. Molte opere provengono dalle collezioni della stessa Mnemosyne e del museo d’arte orientale Mazzocchi di Coccaglio, rinomati per il patrimonio artistico sui temi del giappone.
Tra le opere esposte si trovano arazzi risalenti alla fine del XVII secolo, stampe in rilievo e incisioni storiche su rame, reperti consoni a capire la vita culturale del periodo. La mostra rappresenta un’occasione unica di vedere materiali rari e ben conservati, esposti in un contesto storico architettonico significativo come quello del forte valdostano.
Per chi desidera visitare la mostra con un approfondimento guidato, è programmata una visita accompagnata dal curatore lo stesso giorno dell’apertura, giovedì 24 luglio alle 11.30. Le prenotazioni si possono effettuare via email all’indirizzo dedicato del Forte di Bard. La mostra resta aperta fino a fine novembre, attirando appassionati di cultura giapponese, storia dell’arte e miti eroici da tutta Italia e non solo.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Andrea Ricci