Il Centro per la Genomica Clinica e Computazionale nascerà in Valle d’Aosta come evoluzione del progetto 5000genomi@Vda. Il laboratorio punta a promuovere la medicina personalizzata attraverso l’analisi genetica, con un occhio rivolto a malattie difficili da curare come il cancro al pancreas e il Parkinson.
Il progetto 5000genomi@Vda e la nascita di un laboratorio all’avanguardia
Nel 2019 è partito il progetto 5000genomi@Vda guidato dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Questa iniziativa ha coinvolto diverse realtà tra cui l’Università della Valle d’Aosta, la Città della Salute e della Scienza di Torino, la fondazione Clément Fillietroz-Onlus, l’azienda sanitaria valdostana e Engineering D.Hub. Lo scopo principale era creare un laboratorio di genetica medica in grado di offrire analisi genetiche dedicate alla medicina preventiva e predittiva.
In questi anni, nel laboratorio della regione alpina sono stati sequenziati quasi cinquemila genomi con finalità cliniche. Questo lavoro ha permesso di raccogliere dati fondamentali per avviare la trasformazione della genomica in pratica medica. Il laboratorio si è quindi affermato come punto di riferimento per servizi genetici personalizzati di alto livello sul territorio regionale.
Il servizio si è concentrato sulla raccolta di informazioni genetiche utili per la diagnosi precoce, indirizzando terapie mirate e studi approfonditi sulle malattie ereditarie. L’esperienza maturata ha evidenziato il bisogno di una struttura stabile e di una rete allargata, capaci di consolidare i risultati conseguiti e di ampliare la ricerca in campo clinico.
L’importanza strategica del nuovo centro C3G per la Valle D’Aosta
L’apertura del Center for Clinical and Computational Genomics segnerà un salto di qualità. Dal primo settembre la struttura diventerà un centro ufficiale dell’IIT con un ruolo permanente in Valle d’Aosta. Per una regione di piccole dimensioni come questa, rappresenta un risultato rilevante perché rafforza le capacità di ricerca e cura nel campo della genetica medica.
L’assessore regionale allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, ha sottolineato che “il centro sarà un punto di riferimento stabile e potrà attrarre nuove competenze scientifiche e progetti innovativi.” Questo creerà ricadute positive per l’intera area, rilanciando l’efficacia delle cure sanitarie e favorendo la continuità delle iniziative avviate finora.
Il nuovo centro agirà come polo di eccellenza per la raccolta, l’elaborazione e l’interpretazione dei dati genomici, sfruttando risorse tecnologiche avanzate. La presenza di un centro riconosciuto a livello nazionale rappresenterà anche un catalizzatore per collaborazioni scientifiche con altre istituzioni italiane ed europee.
Gli obiettivi di ricerca e la sfida delle malattie complesse
Il direttore scientifico dell’IIT, Giorgio Metta, ha anticipato che il centro manterrà l’attenzione sulle patologie oncologiche, in particolare i tumori pancreatici. “Questi ultimi presentano una mortalità elevata e hanno attualmente capacità di cura limitata, intorno al 10%.” La raccolta e l’analisi di dati genomici mirati potranno portare a nuove scoperte per trattamenti più efficaci.
Inoltre, il Parkinson sarà un altro focus centrale del centro C3G. Le apparecchiature e i sistemi di calcolo disponibili permetteranno studi approfonditi sulla componente genetica di questa malattia neurodegenerativa. L’integrazione tra ricerca fondamentale e clinica mira a sviluppare strumenti diagnostici e terapeutici più precisi.
La consolidazione dei risultati raccolti in questi anni con le quasi cinquemila sequenze geniche rappresenta la base da cui il centro partirà per estendere le analisi e ampliare il numero di genomi trattati, puntando a un milione di profili genomici. Questo contribuirà a mappare meglio le varianti genetiche legate a malattie complesse e a suggerire approcci personalizzati per i pazienti.
Sinergie locali per il futuro della sanità valdostana
Carlo Marzi, assessore regionale alla sanità, ha evidenziato il ruolo determinante delle collaborazioni tra il centro C3G e l’azienda Usl della Valle d’Aosta. La cooperazione proseguirà anche con la Fondazione Oncologica e il Comitato Etico territoriale, recentemente ricostituito, per garantire un quadro solido di coordinamento e supervisione negli studi genomici.
Questi legami favoriranno scambi proficui tra professionisti di vari ambiti, aumentando le possibilità di sperimentazioni di avanguardia e promuovendo progetti di ricerca multidisciplinari. L’intreccio tra scienza e pratica clinica sarà fondamentale per attrarre nuove risorse e investimenti sanitari nella regione.
La posizione geografica della Valle d’Aosta, unita alla presenza di una struttura così qualificata, rende il territorio un punto interessante per iniziative che riguardano la salute pubblica e la ricerca genetica. Le attività del centro C3G saranno un elemento chiave in questo sviluppo, attirando anche giovani ricercatori e talenti esperti.
L’allargamento delle competenze e la stabilità garantita dall’IIT consolidano la Valle d’Aosta come una delle regioni italiane in cui la genomica medica può fare passi decisivi, coinvolgendo pazienti e comunità in un percorso di salute sempre più su misura.
Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Serena Fontana