Il generale Galletta visita i carabinieri impegnati lungo il confine italo-svizzero per rafforzare la collaborazione

Il generale Galletta incontra i carabinieri al confine italo-svizzero. - Unita.tv

Davide Galli

1 Settembre 2025

La sicurezza lungo la linea di confine tra Italia e Svizzera resta una priorità per le forze dell’ordine. Il generale Riccardo Galletta, comandante interregionale dei Carabinieri “Pastrengo”, ha visitato il Colle del Gran San Bernardo e diverse stazioni di confine per incontrare il personale impegnato nei servizi congiunti italo-svizzeri. Questi incontri hanno rappresentato un’occasione per verificare lo stato delle operazioni e sostenere i militari chiamati a monitorare un’area strategica per la prevenzione della criminalità.

Il controllo congiunto italo-svizzero al Colle Del Gran San Bernardo

Il Colle del Gran San Bernardo è un punto chiave lungo la linea di confine tra Italia e Svizzera, area di passaggio e controllo che richiede una presenza costante e coordinata delle forze dell’ordine. Qui si svolge il pattugliamento congiunto tra carabinieri italiani e colleghi svizzeri, un modello operativo volto a migliorare la vigilanza e la prevenzione di attività illecite oltre confine. Il generale Galletta ha raggiunto il passo per verificare direttamente le operazioni e incontrare i militari impegnati.

Durante la visita, il comandante interregionale è stato accolto dal colonnello Livio Propato, a capo del gruppo carabinieri di Aosta. L’occasione ha confermato l’efficacia di questo lavoro coordinato, che contribuisce a garantire maggiore sicurezza per entrambe le nazioni. La collaborazione tra le forze di polizia italiana e svizzera è fondamentale in una zona di confine caratterizzata da un intenso traffico di persone e merci.

Il pattugliamento congiunto svolge un ruolo importante nel controllo del territorio e nella prevenzione di reati come il contrabbando o altre attività che potrebbero sfuggire a un controllo isolato. L’attenzione alle dinamiche transfrontaliere assicura una sorveglianza più puntuale e pronta a rispondere alle esigenze di un territorio montano, caratterizzato da percorsi impervi e difficili per le operazioni di polizia.

Visita ai comandi stazione tra Valpelline, Nus e Verres per rilanciare l’impegno sul territorio

Il generale Galletta ha esteso la sua visita ai comandi stazione dei Carabinieri in diverse località valdalpine, tra cui Etroubles, Valpelline, Nus, Verres, Donnas e Pont-Saint-Martin. Questi presidi rappresentano la rete di controllo più vicina alle comunità locali e coprono aree spesso isolate e difficili da raggiungere.

La presenza del comandante interregionale in queste stazioni ha offerto un momento di confronto diretto con i comandanti e il personale militare, impegnati quotidianamente in attività di prevenzione e contrasto a fenomeni di microcriminalità e altre forme di illegalità tipiche delle zone di confine. Questo contatto sul campo ha evidenziato l’importanza di mantenere alta la qualità del servizio e la dedizione degli operatori.

Gli ambienti operativi di queste stazioni richiedono spesso un particolare spirito di sacrificio, vista la complessità del territorio montano e la necessità di una sorveglianza costante. Il generale ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto, riconoscendo nel personale una professionalità solida e un forte attaccamento al ruolo, elementi fondamentali per la tutela della legalità e la sicurezza delle comunità.

L’impegno è stato ribadito con l’invito a proseguire nella lotta contro ogni forma di criminalità, mantenendo un’attenzione costante sulle cause che possono mettere a rischio la tranquillità del territorio. La visita ha inoltre sottolineato come questi presidi svolgano una funzione essenziale nel collegamento tra istituzioni e cittadini, soprattutto in territori periferici dove la presenza delle forze dell’ordine rappresenta un punto di riferimento stabile.

La collaborazione transfrontaliera come strumento per la sicurezza locale

Il generale Galletta ha ricordato l’importanza della sinergia tra le forze di polizia italiane e svizzere. Nel contesto europeo attuale, la sicurezza ai confini è cruciale per gestire fenomeni come i flussi migratori, il contrasto al traffico di sostanze vietate e altre attività criminali che superano le frontiere nazionali.

Le operazioni congiunte lungo il confine italo-svizzero costituiscono un modello che rafforza la capacità di intervento immediato e coordinato. Il controllo condiviso permette di monitorare con maggiore efficacia gli spostamenti sospetti e consente alle due polizie di scambiarsi informazioni in tempo reale, migliorando rapidità e precisione nelle risposte operative.

Questa cooperazione aiuta a superare le difficoltà logistiche del territorio montano, favorendo lo scambio di risorse e competenze. Il lavoro in squadra tra carabinieri e colleghi svizzeri si traduce in un controllo più approfondito e in una presenza che rafforza il senso di sicurezza tra la popolazione locale e i turisti che frequentano queste zone.

La visita del generale Galletta mette in luce l’impegno concreto delle forze dell’ordine nel garantire ordine e sicurezza lungo un confine complesso. Il sostegno nel presidiare questi territori contribuisce a contrastare il crimine in modo più efficace, mantenendo un clima di legalità e protezione per tutte le comunità interessate.

Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Davide Galli