Il bilancio dei comuni valdostani con meno di 5 mila abitanti registra un saldo positivo dopo il periodo segnato dall’emergenza Covid e dalla crisi energetica causata dal conflitto in Ucraina. Nonostante le difficoltà, i conti chiudono in attivo, con risorse accumulate che superano le previsioni iniziali. La Corte dei conti per la Valle d’Aosta ha reso pubblica la relazione sul rendiconto 2023, evidenziando numeri concreti e flussi finanziari solidi.
Come la Valle D’Aosta ha gestito le risorse durante la pandemia e la crisi energetica
L’emergenza pandemica si è protratta ufficialmente fino a marzo 2022, ma ha lasciato segni profondi nelle finanze locali. I comuni valdostani hanno affrontato questa fase adattando spese e investimenti senza creare squilibri nei bilanci. La successiva crisi energetica, innescata dal conflitto ucraino, ha aggravato il contesto economico, incidendo sui costi generali. Eppure, nei documenti diffusi dalla sezione di controllo della Corte dei conti emerge chiaramente che nessun comune ha riportato perdite nei saldi di competenza o di cassa.
Il mantenimento di saldi positivi fa capire che la gestione delle entrate e delle spese è stata prudente e attenta. Il progressivo aumento delle risorse disponibili segna una tendenza lontana dal semplice pareggio di bilancio, configurando una situazione di surplus piuttosto stabile. La capacità di assorbire le tensioni economiche, dunque, si è tradotta in un margine finanziario positivo.
I contributi statali non spesi e la restituzione alla regione e allo stato
Un aspetto significativo della relazione riguarda i fondi statali destinati ai comuni per far fronte all’emergenza Covid-19 negli anni 2020, 2021 e 2022. Sono emerse eccedenze di denaro, pari a circa 2,64 milioni di euro, non utilizzati nei rispettivi esercizi di riferimento. Questi fondi includono oltre 2 milioni erogati con il cosiddetto “Fondone”, riservato alle funzioni fondamentali, e quasi mezzo milione destinato a ristori specifici per spese legate alla pandemia.
Questi importi eccedenti saranno restituiti allo Stato tramite la Regione autonoma Valle d’Aosta. La restituzione ha un fondamento normativo chiaro e risponde alla necessità di garantire trasparenza e correttezza nell’impiego delle risorse pubbliche. L’accaduto mostra che i comuni hanno mosso con cautela i fondi statali, evitando sprechi o allocazioni inefficaci, un dettaglio che ha rafforzato la solidità dei bilanci regionali.
Il rendiconto 2023 e le condizioni finanziarie dei comuni valdostani sotto i 5 mila abitanti
Il documento della Corte dei conti prende in esame l’intero rendiconto dell’esercizio 2023 dei comuni valdostani con popolazione sotto i 5 mila abitanti, escludendo Aosta. Il quadro restituito descrive realtà amministrative con bilanci in ordine, non distanti dalla sostenibilità finanziaria. Chiudere con risorse in avanzo significa avere più margine per investimenti futuri o per coprire eventuali costi imprevisti.
La capacità di mantenere un avanzo in questa fascia di comuni indica una gestione più attenta alle risorse e una pianificazione finanziaria prudente. Questi piccoli comuni si sono dimostrati in grado di assorbire shock imprevisti, come quelli legati allo stop forzato delle attività durante la pandemia o agli aumenti delle bollette energetiche.
Le cifre rappresentano un segnale chiaro: le difficoltà economiche non hanno compromesso la stabilità finanziaria dei comuni. La solidità dimostrata nel 2023 potrà influenzare positivamente le strategie future, favorendo una maggiore autonomia gestionale e risposte efficaci alle esigenze del territorio.
L’analisi della Corte dei conti offre dati concreti per valutare la tenuta delle amministrazioni locali valdostane. Rappresenta un punto di partenza per monitorare gli effetti a lungo termine delle emergenze passate e per pianificare interventi mirati sul piano finanziario e sociale nella regione.
Ultimo aggiornamento il 4 Agosto 2025 da Luca Moretti