Dal 26 luglio al 2 agosto, tra le vette di Breuil-Cervinia, Valtournenche, Chamois e La Magdeleine, si accende la 28ª edizione del Cervino CineMountain, il festival internazionale di cinema di montagna più alto del mondo. Cinquanta film, tra anteprime mondiali e italiane, si sfidano per conquistare l’Oscar del cinema di montagna. Racconti che parlano di ambiente, diritti, natura e delle sfide di chi vive in quota. Un appuntamento imperdibile per chi ama la montagna e il cinema, con ospiti internazionali e volti noti dello sport e della cultura.
Cinema e anteprime: il cuore pulsante del festival
Sono 50 i film in programma, scelti tra 366 proposte arrivate da 73 paesi. Un numero che conferma il festival come uno dei più importanti nel panorama del cinema montano. Tra queste pellicole, 19 sono anteprime assolute, alcune mondiali, altre italiane. Sei film concorrono per i prestigiosi Grand Prix internazionali. Numeri che raccontano l’interesse globale verso storie nate tra le montagne.
L’appuntamento d’apertura è sabato 26 luglio, alle 21, al centro congressi di Valtournenche con “Vermiglio” di Maura Delpero. Il film, premiato con sei David di Donatello nel 2025 e candidato ai Golden Globes, sarà presentato dagli attori Martina Scrinzi e Giuseppe De Domenico. Un’occasione unica per il pubblico di incontrare i protagonisti.
Il festival unisce cinema di qualità e narrazione montana, capace di emozionare e raccontare realtà poco conosciute. Oltre alle proiezioni, ci saranno incontri, dibattiti e presentazioni di libri. Così la montagna si fa luogo di cultura, memoria e resistenza.
Dalle alte vette storie di vita e cambiamenti
Gianluca Rossi, responsabile della selezione film, segnala una novità: molti lavori provengono da paesi poco presenti nei tradizionali circuiti del cinema di montagna. Iran, Afghanistan, India, Niger, Argentina sono solo alcuni dei territori raccontati da chi li vive davvero. Film che mostrano un volto autentico delle montagne, tra difficoltà quotidiane, lotte culturali e legami profondi con la natura.
Tra i temi più forti, la scoperta di nuovi spazi montani, la crisi climatica che mette a rischio ecosistemi alpini e oltre, e i diritti delle donne nelle comunità di montagna. Le montagne diventano palcoscenico di battaglie sociali e ambientali che attraversano continenti, tra conflitti e speranze. Grazie a questo approccio, il festival porta sullo schermo storie rare, spesso firmate da registi locali che raccontano dall’interno il loro mondo.
Il risultato è un mosaico di vite e ambienti montani, dove si intrecciano cambiamenti climatici e storie di comunità che vivono in stretta armonia con la natura, lottando per mantenere vive le proprie radici.
Tra sport, letteratura e cinema: gli ospiti del festival
Il festival non si limita a proiettare film. Saranno presenti anche grandi nomi dello sport, della cultura e del cinema. Tra gli ospiti spiccano le campionesse di sci Federica Brignone e sua madre Ninna Quario. Atlete storiche come Manuela Di Centa, Stefania Belmondo, Marco Albarello e Silvio Fauner racconteranno le loro esperienze legate alla montagna e allo sport.
Il 28 luglio alle 21 sarà la volta dello scrittore Paolo Cognetti, che presenterà il suo film “Fiore mio”. Conosciuto per i suoi racconti sulla montagna e gli spazi isolati, Cognetti porta al festival un progetto che si rifà alla tradizione alpina, ma con uno sguardo cinematografico.
Il festival gode del sostegno delle autorità locali. Alberto Bertin, presidente del Consiglio Valle, ha sottolineato come questo evento metta la montagna al centro di riflessioni importanti in un momento di grandi cambiamenti ambientali e sociali. Anche la sindaca di Valtournenche, Elisa Cicco, ha ribadito il valore del festival come occasione per far incontrare la comunità locale con il mondo attraverso il cinema.
Il Cervino CineMountain si conferma così un evento di rilievo, capace di coinvolgere le comunità alpine e il pubblico internazionale con una proposta cinematografica ricca e articolata. Tra montagne, film e ospiti, continua a raccontare un mondo sospeso tra tradizione e futuro.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi