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Alpages Ouverts 2025: le tappe in Valdostana per scoprire la vita d’alpeggio e i prodotti locali

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Alpages Ouverts 2025: scopri la vita e i sapori dell’alpeggio valdostano. - Unita.tv
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La tradizione degli alpeggi valdostani torna protagonista con la nuova edizione di Alpages Ouverts, evento che da oltre un quarto di secolo coinvolge residenti e turisti. L’iniziativa promuove una full immersion nella cultura pastorale locale, portando i visitatori a scoprire da vicino allevamenti, caseifici e i paesaggi naturali delle montagne valdostane.

Le date chiave e i luoghi visitabili nella Valle D’Aosta

L’edizione 2025 di Alpages Ouverts si articola in quattro giornate concentrate tra luglio e agosto. Il 26 luglio l’appuntamento è con l’alpeggio Champillon a Doues, zona rinomata per i suoi pascoli ad alta quota. Qui, il pubblico può entrare negli spazi dedicati all’allevamento bovino e toccare con mano le tecniche tradizionali di monticazione.

Il 2 agosto, l’evento si sposta a Vayoux nel Vallone di Saint-Barthélemy, dove si approfondisce la gestione dei pascoli e la conservazione delle specie vegetali autoctone. Valtournenche ospita invece la tappa del 7 agosto presso l’alpeggio La Seutse, luogo che combina paesaggi panoramici a produzioni casearie di montagna. Il giro si conclude il 21 agosto con la visita all’alpeggio Mont Forciaz in Valgrisenche, un’area che mantiene vive pratiche pastorali a lungo praticate nella regione.

Questo calendario permette ai partecipanti di immergersi in diverse aree della Valle d’Aosta, ognuna caratterizzata da un ecosistema specifico e da produzioni tipiche legate all’alpeggio.

L’esperienza a contatto con la natura e i prodotti della montagna

A partire dalle ore 10 in ogni località si dà il via a visite guidate tra gli spazi dedicati agli animali, alle caseifici e ai pascoli. Le guide accompagnano i visitatori alla scoperta delle tecniche di allevamento bovino e della lavorazione del latte in alpeggio, illustrando dettagliatamente ogni fase, dalla mungitura alla trasformazione in formaggi.

Il pubblico può osservare da vicino le bovine al pascolo e comprendere come il lavoro manuale e il rispetto del territorio si intreccino per garantire qualità e genuinità ai prodotti finali. La flora alpina presente sulle montagne, esaminata durante le camminate tra i sentieri, rappresenta un elemento importante per la biodiversità e per la salute degli alpeggi stessi.

I più piccoli trovano spazi dedicati con giochi e animazioni a tema pastorale pensati per coinvolgerli in modo educativo e divertente. In alcune date, è prevista la presenza del Corpo forestale della Valle d’Aosta, che collabora nelle attività di sensibilizzazione sulla salvaguardia del territorio montano.

Dalle 12, le giornate proseguono con degustazioni dei prodotti tipici locali. La Fontina DOP d’alpeggio, formaggio simbolo della Valle d’Aosta, guadagna il centro della scena. Accanto a questa vengono offerti salumi e taglieri che valorizzano la carne proveniente dagli allevamenti della zona, permettendo ai partecipanti di assaporare la tradizione gastronomica montana in modo diretto.

L’impegno istituzionale per la monticazione e il sostegno agli allevatori

Marco Carrel, assessore all’Agricoltura della Valle d’Aosta, ha messo l’accento sull’importanza di questo settore per l’economia e la cultura locale. Negli ultimi due anni e mezzo, le politiche regionali hanno preso una direzione chiara per sostenere chi resta in alpeggio per lunghi mesi, garantendo continuità a una pratica che rappresenta un tratto distintivo della regione.

Carrel ha ricordato che “la monticazione non è solo un metodo di allevamento ma una componente della storia valdostana che va tutelata.” Alpages Ouverts si presenta come strumento per raccontare questa realtà, portando alla luce l’autenticità degli allevatori e la complessità di un lavoro che si svolge in condizioni naturali a volte difficili.

Le iniziative pubbliche, abbinate a momenti didattici e di confronto con il pubblico, alimentano una maggiore consapevolezza riguardo all’importanza di preservare questa tradizione per le generazioni future e per la manutenzione del territorio montano.

Il legame tra biodiversità, paesaggio e qualità dei formaggi

Omar Tonino, presidente di Arev , ha evidenziato come Alpages Ouverts riesca a mettere in luce un equilibrio imprescindibile tra uomo, ambiente e produzioni alimentari. La manifestazione consente ai visitatori di vedere concretamente come la tutela della biodiversità e del paesaggio passi anche attraverso le attività quotidiane legate alla pastorizia.

Secondo Tonino, la varietà delle razze allevate, la qualità dell’erba nei pascoli e la cura nella lavorazione del latte collaborano per ottenere formaggi unici, in sintonia con la natura circostante. I prodotti caseari non sono solo alimenti, ma espressione tangibile di un ecosistema montano difeso da chi ogni giorno si prende cura degli alpeggi.

Questi valori emergono all’interno delle giornate di Alpages Ouverts, dove ogni fase dell’attività pastorale diventa elemento di conoscenza e valorizzazione per un pubblico desideroso di scoprire le radici profonde dell’agricoltura di montagna nella Valle d’Aosta.

Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

Matteo Bernardi è un blogger versatile che racconta con passione e precisione temi legati a cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. La sua scrittura unisce rigore informativo e attenzione per i dettagli, con l’obiettivo di offrire ai lettori contenuti aggiornati, accessibili e mai banali. Ogni suo articolo è pensato per informare e stimolare il pensiero critico.

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