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Uomo precipita durante arrampicata da 40 metri alla terza torre di San marino: recuperato cadavere nella notte

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Un uomo ha perso la vita ieri sera dopo essere caduto da una parete rocciosa alta circa 40 metri mentre scalava la Terza torre di San marino. I soccorritori intervenuti hanno lavorato tutta la notte per recuperare il corpo, confermando la tragica fine dopo ore di ricerca. L’incidente ricorda una simile tragedia occorsa in zona poche settimane fa.

Dinamica dell’incidente e primo intervento sul luogo

L’incidente è avvenuto verso le 19:30 nel tardo pomeriggio di ieri. Un uomo che stava scalando da solo la Terza torre di San marino è caduto da un’altezza stimata di 40 metri. Un gruppo di alpinisti sul posto ha assistito alla caduta, ma non faceva parte della comitiva della vittima. Subito dopo l’accaduto sono stati allertati i soccorsi.

L’uomo non era accompagnato da altri durante la salita, elemento che ha complicato la possibilità di intervenire tempestivamente. La zona è nota per l’attività di arrampicata sportiva, ma allo stesso tempo presenta rischi legati alla conformazione verticale e all’isolamento di alcune vie. La tragedia segue quella di fine maggio, quando si è verificata la morte di una donna di 32 anni, Elena Donca, di origine moldava, deceduta sempre durante una scalata nella stessa area.

Le operazioni di recupero del corpo durante la notte

Il recupero della salma si è rivelato impegnativo per le condizioni del luogo. È stato il Soccorso alpino e speleologico dell’Emilia-Romagna a coordinare le manovre, svolte su una parete verticale e su un terreno caratterizzato da un fitto sottobosco che ha rallentato le operazioni.

Dopo il nulla osta del magistrato, i tecnici hanno utilizzato attrezzature specifiche, tra cui corde e sistemi di calata alpinistica, per trasportare il corpo in un punto dove fosse possibile l’evacuazione. L’intervento ha richiesto tutte le competenze alpine e il coordinamento tra più figure specializzate.

Enti coinvolti e mezzi impiegati nel soccorso

Alle operazioni hanno partecipato circa quindici tecnici del Soccorso alpino e speleologico dell’Emilia-Romagna, in particolare dalla stazione territoriale Monte Falco. La Protezione civile di San marino ha dato supporto logistico e operativo sul territorio.

Il 118 e i Vigili del fuoco di San marino sono intervenuti per il coordinamento medico e i soccorsi urgenti. Grazie all’elicottero di soccorso, messo a disposizione dai Vigili del fuoco di Rimini, si è potuto agevolare la ricerca e la successiva evacuazione del corpo, soprattutto data la difficoltà di accesso al punto dove l’uomo è precipitato.

Le forze dell’ordine, in particolare la Polizia civile di San marino, hanno immediatamente attivato le ricerche e coordinato le procedure per la verifica della dinamica dell’incidente e il corretto svolgimento dell’intervento di recupero.

Rischi dell’arrampicata solitaria

La tragedia riporta alla luce i rischi connessi all’arrampicata solitaria in zone impervie, sottolineando la necessità di un’attenta preparazione e della presenza di personale di supporto in situazioni ad alto rischio.

«L’assenza di compagni di cordata può risultare fatale in caso di emergenza», hanno commentato alcuni esperti del settore.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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