Home Uomo muore in piazza a Falerna dopo aver trovato chiusa la guardia medica: indagini in corso sulla mancata assistenza

Uomo muore in piazza a Falerna dopo aver trovato chiusa la guardia medica: indagini in corso sulla mancata assistenza

Un uomo di Falerna è deceduto dopo aver trovato chiusa la guardia medica. Il sindaco Francesco Stella denuncia la grave mancanza assistenziale, avviando indagini da parte dell’Asp di Catanzaro.

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Un uomo a Falerna è morto dopo aver trovato chiusa la guardia medica; l’Azienda sanitaria di Catanzaro ha avviato un’indagine sulle responsabilità, mentre il sindaco denuncia la grave carenza del servizio. - Unita.tv

Un uomo di Falerna, nel Lametino, si è sentito male e si è diretto al punto di guardia medica, dove però non ha trovato nessun medico presente. Poco dopo è deceduto in piazza, sabato scorso. L’episodio ha sollevato forte preoccupazione nella comunità e ha spinto il sindaco Francesco Stella a denunciare pubblicamente quanto accaduto, definendo la situazione di “inaudita gravità”. La vicenda ha stimolato un’indagine da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, che sta valutando le responsabilità all’interno del servizio sanitario locale e le ragioni della mancata presenza del personale medico.

La cronaca del giorno: l’uomo malato si rivolge alla guardia medica che non trova aperta

Sabato scorso, un uomo di Falerna ha accusato malesseri e ha cercato soccorso rivolgendosi al centro della guardia medica del paese. Arrivato sul posto ha però constatato che nessun medico era presente. Un agente della Polizia locale ha verificato personalmente l’assenza del personale sanitario in servizio. Dopo questo episodio, l’uomo è morto poco lontano, in piazza, senza potersi avvalere di un immediato intervento medico.

L’impatto nei confronti delle autorità locali è stato immediato. Il sindaco Francesco Stella ha reso nota la situazione inviando una nota all’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, denunciando la grave mancanza assistenziale e richiedendo spiegazioni ufficiali. In particolare, Stella ha sottolineato l’intollerabilità di un fatto simile, soprattutto vista la responsabilità che ha un servizio sanitario pubblico di base come la guardia medica, che dovrebbe assicurare continuità delle cure fuori orario.

Nel piccolo comune, la morte dell’uomo ha provocato sdegno e preoccupazione, alimentata dalla percezione di un sistema sanitario fragile e incapace di garantire un minimo di assistenza a chi ne avesse bisogno in momenti di emergenza. La vicenda ha evidenziato una falla grave in un servizio considerato fondamentale dagli abitanti del territorio.

La risposta dell’azienda sanitaria provinciale e l’avvio delle indagini interne

L’Asp di Catanzaro ha preso posizione attraverso un comunicato ufficiale diffuso il giorno successivo all’accaduto. L’ente ha spiegato che nel calendario mensile la copertura del turno di guardia medica risultava regolarmente prevista e garantita. Per questo motivo è stata avviata un’indagine interna atta a comprendere cosa abbia causato la mancata presenza del medico in servizio.

Le verifiche stanno analizzando anche la posizione del singolo medico incaricato del turno nella giornata in questione. La direzione dell’Asp ha convocato il sanitario per acquisire la sua versione dei fatti, in modo da ricostruire con precisione le dinamiche dell’assenza. Al termine di questa fase sarà consegnato l’esito delle indagini alle autorità di polizia giudiziaria, con l’obiettivo di accertare eventuali responsabilità penali o disciplinari.

Questa inchiesta interna segue un precedente controllo scaturito da una segnalazione già inviata dal sindaco Stella ad aprile scorso, anch’essa riguardante criticità nel servizio di guardia medica a Falerna. Il procedimento precedente è giunto ora a una fase decisiva, con la convocazione della Commissione di disciplina dell’Asp. La morte dell’uomo ha dato maggiore risalto a queste vicende, spingendo a un maggior rigore sulla verifica degli standard e delle responsabilità professionali.

Dialoghi istituzionali e la posizione del commissario straordinario dell’asp di catanzaro

Nella mattinata successiva all’evento, il commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, Antonio Battistini, ha avuto una conversazione telefonica prolungata con il sindaco di Falerna. Nel corso del colloquio ha espresso dolore e rispetto per la famiglia e la comunità colpita dalla tragedia, sottolineando l’impegno dell’azienda a gestire risorse e personale in un contesto complicato come quello regionale e provinciale.

Battistini ha ribadito che l’azienda sanitaria si sforza di garantire la presenza di medici e operatori sanitari nelle postazioni di pronta assistenza. Ha avvertito che se dovessero emergere comportamenti di inadempienza o mancanza di responsabilità morale da parte del personale, saranno presi provvedimenti disciplinari severi senza alcuna tolleranza.

Il commissario ha evidenziato l’importanza di mantenere alto il livello di attenzione sulle garanzie sanitarie ai cittadini, richiamando la necessità di un controllo rigoroso e di un rispetto assoluto degli impegni assunti da ogni singolo professionista sanitario nei confronti della comunità servita.

Il contesto sanitario e le criticità legate alla guardia medica nel lametino

Il caso di Falerna si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà legate alla presenza e all’organizzazione del sistema di guardia medica nella provincia di Catanzaro e nella regione Calabria. Servizi simili spesso faticano a garantire coperture continue per mancanza di personale o problemi logistici.

In molte realtà territoriali la guardia medica rappresenta la prima linea di intervento sanitario fuori dai normali orari degli ambulatori. Quando questo servizio si interrompe o non funziona correttamente il rischio è che i cittadini restino senza assistenza tempestiva, soprattutto nei piccoli comuni dove non sempre ci sono altre risorse mediche immediatamente disponibili.

Le fragilità del sistema si riflettono spesso in episodi gravi, come quello accaduto a Falerna, che richiedono un approfondimento serio per evitare simili tragedie. Il richiamo del sindaco e le risposte dell’Asp stanno infatti aprendo una riflessione locale su come garantire un presidio sanitario affidabile, soprattutto in situazioni di emergenza.

L’attenzione resta alta sulle condizioni del personale medico e sulle procedure interne per assicurare quegli standard minimi di assistenza che una comunità ha diritto di ricevere, specie in regioni con carenze correlate alla scarsità di risorse territoriali.