Un gesto estremo ha scosso il reparto di ortopedia dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, dove un uomo di 66 anni ha tentato una protesta drammatica per chiedere l’intervento chirurgico per sua madre ultranovantenne. La donna, ricoverata da più di una settimana con una frattura al femore, non aveva ancora subito l’operazione necessaria. Il fatto si è svolto tra tensione e paura ma si è concluso senza danni gravi grazie all’intervento tempestivo del personale sanitario.
L’uomo, visibilmente esasperato dalla situazione della madre che attendeva un intervento urgente, ha deciso di attirare l’attenzione in modo radicale. Si è cosparso il corpo con della benzina e ha minacciato di darsi fuoco all’interno del reparto ortopedia dell’ospedale Jazzolino. Questo gesto estremo voleva denunciare i ritardi nelle cure mediche riservate alla donna anziana.
La tensione era alta tra pazienti e operatori sanitari presenti al momento dell’accaduto. L’uomo teneva in mano un accendino pronto ad appiccare le fiamme quando è intervenuto prontamente un caposala che lo ha bloccato togliendogli l’accendino dalle mani prima che potesse compiere il gesto fatale. Questo intervento immediato ha evitato conseguenze tragiche.
Dopo aver calmato l’uomo agitato, il caposala ha avvisato i carabinieri per gestire la situazione sotto controllo e garantire la sicurezza nell’ospedale. Sul posto sono arrivati anche il direttore sanitario dell’Asp di Vibo Valentia Francesco Ascoli insieme alle forze dell’ordine.
La presenza delle autorità sanitarie e dei militari ha permesso una gestione rapida ed efficace della crisi emotiva provocata dall’attesa prolungata per le cure mediche richieste dalla paziente anziana ricoverata nel reparto ortopedia.
Nonostante la drammaticità del momento vissuto nel nosocomio calabrese, la protesta portata avanti dall’uomo non è stata vana: nella mattinata successiva alla manifestazione estrema infatti sua madre è stata sottoposta all’intervento chirurgico necessario per risolvere la frattura al femore.
Questo episodio mette in luce le difficoltà affrontate dagli ospedali locali nella gestione tempestiva degli interventi soprattutto su pazienti molto anziani con condizioni delicate come quelle descritte qui a Vibo Valentia. La vicenda testimonia anche come situazioni limite possano spingere familiari a gesti disperati purtroppo rischiosi ma capaci comunque di ottenere attenzione immediata sulle esigenze dei pazienti più fragili negli ospedali italiani oggi.
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