Un episodio violento ha scosso Ostia, quartiere a sud di Roma, dove un uomo è stato trovato gravemente ferito all’interno di un carrello della spesa. Sul corpo segni evidenti di aggressione e su collo un cartello con la parola “infame”. Le autorità stanno indagando per capire cosa sia successo e risalire ai responsabili. Nel frattempo l’uomo è ricoverato in ospedale in condizioni critiche.
Ritrovamento dell’uomo ferito nel carrello a ostia
Il 20 giugno, poco prima della mezzanotte, i soccorsi sono intervenuti in via Mario Ruta vicino piazza Gasparri dopo la segnalazione di una persona abbandonata all’interno di un carrello della spesa. L’uomo era visibilmente maltrattato: presentava numerose ferite sul corpo e diverse fratture, oltre ad avere alcune dita con le unghie strappate. Sul collo portava appeso un cartello con scritto “infame”, dettaglio che fa ipotizzare una punizione intenzionale o messaggio intimidatorio.
I medici hanno trasferito subito il paziente al pronto soccorso, dove si trova tuttora ricoverato in codice rosso per le gravi condizioni. La polizia ha avviato accertamenti approfonditi per ricostruire gli ultimi movimenti dell’uomo prima del ritrovamento ed eventuali rapporti conflittuali che possa aver avuto nella zona o altrove.
Possibili motivazioni e piste investigative aperte
Le forze dell’ordine lavorano su più fronti senza escludere nessuna pista al momento. Una delle ipotesi privilegiate riguarda una possibile vendetta legata ad ambienti criminali locali o regolamenti di conti collegati allo spaccio di droga nel territorio romano. La brutalità del pestaggio lascia pensare a tortura più che semplice aggressione.
Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere installate nella zona intorno al punto del ritrovamento per individuare chi abbia lasciato l’uomo lì durante la notte dopo averlo picchiato altrove. Si cercano anche testimoni che abbiano visto movimenti sospetti nelle ore precedenti o successive all’abbandono nel carrello.
In base alle sue condizioni mediche appena miglioreranno sarà interrogato dagli agenti per far luce sul suo passato recente e chiarire se fosse coinvolto direttamente nelle dinamiche criminali locali oppure vittima casuale.
Contesto criminale crescente nel quadrante sud di roma: esplosione davanti palestra ex pugile
L’episodio si inserisce in una serie crescente di eventi violenti registrati nei giorni successivi a Ostia. Tra questi c’è stata infatti l’esplosione notturna tra il 25 ed il 26 giugno davanti alla palestra gestita da Gianni Di Napoli, ex campione italiano di pugilato noto anche come padre del giovane Kevin Di Napoli coinvolto qualche anno fa nell’ambiente criminale napoletano.
La bomba carta posizionata davanti alla saracinesca ha provocato danni importanti svegliando molti residenti nella zona durante la notte ma fortunatamente non ci sono stati feriti gravi nell’impatto diretto dell’esplosione.
Indagini sulla bomba e legami mafiosi
Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile coordinata dalla procura antimafia romana con accuse legate all’incendio aggravato dal metodo mafioso proprio perché sospettano motivazioni collegate alle dinamiche malavitose presenti sia a Roma sia nei rapporti interregionali tra clan diversi come quelli campani cui fa riferimento Kevin Di Napoli stesso protagonista già noto nelle cronache giudiziarie recenti.
Questi fatti segnano ancora una volta come Ostia rimanga teatro sensibile dove tensione sociale e presenza organizzata della criminalità producono episodi spesso violenti difficili da contenere solo tramite intervento repressivo ordinario.
