
Angelo Pirri, 44 anni, è stato trovato morto per colpi d’arma da fuoco vicino a Pace del Mela (Messina); le indagini dei carabinieri puntano a un omicidio legato a dissidi personali o contesti locali. - Unita.tv
Angelo Pirri, quarantaquattrenne di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato trovato morto in una cunetta accanto a una strada sterrata che costeggia la via Nazionale vicino alla A20, nella località Giammoro di Pace del Mela, in provincia di Messina. Il corpo presenta ferite d’arma da fuoco, induce a considerare il fatto un omicidio. La procura locale ha aperto un fascicolo e i carabinieri sono al lavoro per ricostruire la dinamica.
I fatti e il ritrovamento del cadavere
Il 42enne Angelo Pirri è stato scoperto senza vita nella mattinata di oggi, lungo una strada secondaria usata spesso come passaggio per mezzi agricoli e veicoli leggeri. La zona di Giammoro, frazione di Pace del Mela, si trova proprio al margine della A20, autostrada che collega diversi centri nel messinese. La vittima giaceva in una cunetta vicino alla carreggiata, segno che probabilmente ha tentato di allontanarsi da una minaccia immediata.
Carabinieri e procura di Barcellona hanno immediatamente inviato personale per effettuare rilievi e assicurare la scena del crimine. Il procuratore capo Giuseppe Verzera ha partecipato al sopralluogo per valutare le circostanze al momento del ritrovamento. Sul posto sono state sequestrate le tracce più evidenti, lingerie per recuperare elementi utili per l’identificazione del colpevole e per capire la sequenza temporale degli eventi.
Ipotesi e pista investigativa
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo sarebbe stato raggiunto dai colpi di pistola dopo un tentativo di fuga. È probabile che Pirri si trovasse in uno scontro diretto con qualcuno armato, da cui ha cercato di salvarsi rifugiandosi nella stradina sterrata. La traiettoria dei proiettili e le ferite rilevate sul corpo lasciano intendere un inseguimento ravvicinato.
Le indagini sono concentrate su persone conosciute alla vittima e su eventuali motivi pregressi legati a dissidi o contesti ambientali difficili. Gli inquirenti stanno ascoltando testimoni e controllando eventuali immagini di telecamere di sorveglianza della zona, anche se la collocazione periferica della cunetta rappresenta un ostacolo per ottenere registrazioni chiare. L’arma del delitto non è ancora stata ritrovata, elemento fondamentale per confermare le ipotesi sull’accaduto.
Contesto locale e reazioni
La notizia ha suscitato allarme nella comunità di Barcellona Pozzo di Gotto e nei paesi attorno a Pace del Mela. La zona, spesso segnalata per episodi di criminalità legati a contesti familiari e locali difficili, si trova nuovamente al centro dell’attenzione per un episodio di violenza che potrebbe avere risvolti più ampi.
Le autorità hanno assicurato che il lavoro d’indagine prosegue senza soste anche per garantire sicurezza alla cittadinanza. Nel frattempo, non si esclude nessuna pista, dall’interesse personale a questioni legate ad attività illecite, così come la possibilità che l’aggressione sia scaturita da contrasti privati. Il procuratore e i carabinieri stanno coordinando le operazioni per arrivare al più presto all’identificazione del responsabile o dei responsabili.