
Undici nuovi sacerdoti ambrosiani sono stati ordinati nel Duomo di Milano dall’arcivescovo Mario Delpini, che celebrava i suoi 50 anni di sacerdozio; la cerimonia ha evidenziato la diversità delle loro esperienze e si è conclusa con una festa in piazza aperta alla comunità. - Unita.tv
Nella cattedrale di Milano, l’arcivescovo Mario Delpini ha ordinato undici nuovi sacerdoti ambrosiani nel giorno in cui festeggiava i suoi cinquant’anni di sacerdozio. Tra i neoconsacrati ci sono giovani con esperienze molto diverse: chi ha iniziato il percorso di studi subito dopo le superiori, chi ha lavorato come operaio o cuoco, e persino un seminarista arrivato dall’Ecuador per ricongiungersi con la famiglia. La cerimonia si è conclusa con una festa in piazza, dove i nuovi preti hanno ricevuto l’abbraccio della comunità.
Profili diversificati dei nuovi preti ambrosiani
Gli undici nuovi presbiteri hanno età che vanno dai 26 ai 35 anni e provengono da storie personali e professionali varie. Alcuni hanno scelto il seminario subito dopo la scuola superiore, mentre altri si sono avvicinati al sacerdozio dopo aver svolto lavori manuali o di servizio, come operaio o cuoco. Questo mostra una pluralità di scelte di vita che, insieme, rafforzano la presenza della Chiesa nel tessuto sociale.
La storia del seminarista arrivato dall’ecuador
Tra loro spicca un seminarista nato in Ecuador che è arrivato in Italia a 14 anni per stare con la madre. La sua esperienza è un esempio delle difficoltà e delle sfide affrontate da chi sente la vocazione in condizioni di migrazione e adattamento a un nuovo paese.
Spesso questi giovani sacerdoti hanno condiviso un’esperienza significativa negli oratori, ambienti fondamentali per la formazione cristiana e per creare legami con la comunità. Questa base comune aiuta a costruire un clero attento alle esigenze delle diverse fasce di popolazione, in particolare dei più giovani e delle famiglie.
La celebrazione in duomo e il ricordo dei 50 anni di sacerdozio di delpini
La cerimonia si è svolta nel Duomo di Milano, cuore spirituale e simbolo della diocesi ambrosiana. L’arcivescovo Mario Delpini, nel corso dell’ordinazione, ha ricordato la sua esperienza personale di sacerdote durata mezzo secolo. Ha sottolineato come questi nuovi preti si facciano avanti nonostante ostacoli e un clima sociale segnato da pessimismo e dubbi sul valore della vita.
Delpini ha definito la Chiesa “imperfetta, ma viva” e ha evidenziato la presenza di un clero segnato da fragilità ma dedicato con umiltà a servire senza ostentazione. Le sue parole hanno richiamato l’attenzione sulla difficoltà del cammino sacerdotale, ma anche sulla volontà di testimoniare concretamente la gioia di vivere, di costruire e aiutare a rimettere a posto il mondo.
Questo momento ha avuto un valore doppio: il rinnovo di una nuova generazione di ministri ordinati e la celebrazione di un percorso di vita spirituale che da mezzo secolo accompagna la Chiesa ambrosiana.
I nomi dei nuovi sacerdoti ordinati
I nomi degli ordinati sono don Riccardo Borsani, don Stefano Cazzaniga, don Luca Crespi, don Claudio Darmann, don Marco Eliseo, don Luca Manes, don Amilkar Naranjo, don Massimiliano Rossignoli, don Luca Vignali, don Giorgio Vignati e don Davide Zilioli. Accanto a loro ha ricevuto il sacramento anche MacDonald Chidiebere Oparaugo, della congregazione dei Figli di Maria Immacolata.
La festa in piazza: la comunità accoglie i nuovi preti
Al termine della funzione religiosa nel Duomo, la celebrazione si è spostata in piazza, dove parrocchiani e fedeli si sono radunati per salutare e festeggiare i nuovi presbiteri. Il momento più simbolico è stato il lancio verso il cielo, una tradizione consolidata per augurare ai nuovi sacerdoti un futuro ricco di impegno e fede.
La presenza di così tante persone dimostra l’importanza di questo momento per la diocesi e il legame forte tra Chiesa e cittadini. La festa in piazza ha rappresentato non solo una conclusione della cerimonia, ma un gesto comunitario per condividere il cammino spirituale appena iniziato dai nuovi sacerdoti.