Una passeggiata tra storia e architettura in via Mascagni e dintorni a milano

La trasformazione di via Mascagni a Milano riflette il passaggio da spazi culturali come il cinema Arti a edifici moderni, mentre la chiesa di Santa Maria della Passione e Casa Campanini raccontano storie del passato.
Via Mascagni a Milano riflette il contrasto tra modernità e storia, con spazi verdi, architetture moderne, e testimonianze culturali come l’ex cinema Arti, la chiesa di Santa Maria della Passione e la raffinata Casa Campanini in stile liberty. - Unita.tv

Via Mascagni a Milano mostra oggi un volto tranquillo ma riflette anche i cambiamenti profondi di una zona che attraversa diverse fasi della sua storia. Il verde abbondante crea un contrasto netto con le costruzioni moderne che sembrano dominare l’area, lasciando pochi spazi dedicati al ritrovo o alle pause di chi passeggia. La zona, un tempo animata da attività culturali come il cinema Arti, ha perso parte di quella vitalità e oggi invita a una riflessione sul futuro di spazi cittadini così ricchi di storia. Lungo questo percorso, si incontrano opere architettoniche e testimonianze di epoche passate, che offrono un quadro complesso di Milano tra passato e presente.

La trasformazione urbana in via Mascagni e la memoria del cinema arti

Via Mascagni appare oggi come un luogo dominato da edifici moderni, la cui architettura punta certamente alla funzionalità ma fatica a trasmettere calore o accoglienza. Il quartiere offre molto verde e questo fa da contorno a un ambiente dall’aspetto a tratti freddo. Camminando, si avverte la mancanza di luoghi dove potersi fermare per un caffè o un momento di relax, elementi tipici del passeggio milanese. Lo sguardo si posa sull’ormai ex cinema Arti, luogo caro a molte generazioni per la sua programmazione di film di qualità. Film come “Il Vangelo secondo Matteo” di Pasolini, proiettati in passato, erano appuntamenti irrinunciabili per gli appassionati. Quel cinema ha chiuso da tempo e oggi si parla di trasformazioni in hotel o uffici. Questa evoluzione riflette un cambiamento più ampio della città, che mette in discussione la presenza di spazi dedicati all’aggregazione culturale nel centro.

Via conservatorio e l’incontro con la chiesa di santa maria della passione

Proseguendo verso via Conservatorio, la strada mantiene un carattere sobrio e un po’ distante, che spinge chi cammina a continuare senza fermarsi troppo. All’incrocio con questa via si trova un punto di interesse storico e artistico fondamentale: la chiesa di Santa Maria della Passione. Questa costruzione, con le sue origini nel tardo Rinascimento, porta con sé una storia lunga più secoli. La facciata, iniziata nel 1486 e terminata solo alla fine del XVII secolo, è opera di Giuseppe Rusnati, celebre anche per le sculture che illustrano scene della Passione di Cristo, realizzate per arricchire l’edificio. Anche se non si riesce a entrare per una visita, la vista esterna della chiesa rappresenta un tuffo nel passato artistico milanese e un richiamo a valori estetici legati a una città molto diversa da quella moderna.

Le caratteristiche liberty di casa campanini in via vincenzo bellini

Nel proseguire la passeggiata verso viale Bianca Maria, il transito da via Vincenzo Bellini regala un incontro significativo con l’architettura liberty di Casa Campanini. Completa tra il 1904 e il 1906 da Alfredo Campanini, che vi abitò, questa residenza rappresenta una delle espressioni eleganti e dettagliate di questo stile. Le cariatidi in cemento all’ingresso, realizzate da Michele Vedani, aggiungono un aspetto scenografico all’edificio. Il cancello in ferro battuto, con decorazioni floreali firmate da Alessandro Mazzucotelli, arricchisce ulteriormente l’insieme con refinedzza artigianale. Questo angolo di Milano mantiene un’atmosfera nobile e raccolta, che malgrado i cambiamenti urbani chiama alla cortese attenzione per le qualità storiche e artistiche conservate.