Gestire una famiglia numerosa e contemporaneamente destreggiarsi nel lavoro richiede una grande capacità di adattamento. Mickol Lopez, mamma di tre figli e insieme al marito Daniele creatrice della pagina social “Guida senza patente”, è un esempio di come affrontare gli imprevisti senza perdere il controllo. La sua esperienza chiarisce come la condivisione dei compiti e la flessibilità siano fondamentali per tenere insieme tutti gli aspetti della vita quotidiana, specie in situazioni difficili come quella recente con il figlio caduto al parco.
Una famiglia che fa squadra davanti agli imprevisti
La giornata di Mickol e Daniele è cambiata improvvisamente quando Liam, il figlio più piccolo di 4 anni, è caduto al parco e ha dovuto trascorrere alcune ore in ospedale. Nonostante il momento di preoccupazione, il piccolo non ha riportato gravi conseguenze, ma questa esperienza ha fatto emergere quanto sia importante per i genitori agire come una squadra. Mickol sottolinea spesso il plurale quando parla del proprio ruolo: “Non sono una mamma equilibrista, siamo genitori equilibristi”.
Condivisione dei compiti familiari
Questa frase racchiude l’idea che i compiti familiari e l’attenzione verso i figli non siano responsabilità di una sola persona, ma una gestione condivisa costante. Anche durante il compleanno della mamma, trascorso in corsia anziché con i consueti festeggiamenti, Daniele è rimasto al suo fianco per sostenere la famiglia. Questo esempio mette in luce come, in famiglia, nulla vada dato per scontato e ogni evento va affrontato insieme, dividendo il peso delle difficoltà.
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Guidare senza patente, la filosofia di una famiglia che cresce con i social
Dietro il progetto social “Guida senza patente” si cela una filosofia familiare ben definita. Mickol e Daniele, con quasi 120 mila follower tra Facebook e Instagram, raccontano la loro esperienza di “genitori spatentati”. La definizione nasce dalla consapevolezza di non avere regole rigide o modelli perfetti, ma di adattarsi con amore e pazienza alle varie esigenze dei tre figli, Samuel, David e Liam.
Il valore dell’esperienza
Mickol racconta che, paradossalmente, la vita con un figlio era più complicata. La crescita del numero dei figli ha portato una maggiore esperienza e capacità di affrontare problemi quotidiani con più serenità. Spiega che ogni difficoltà vissuta con il primo figlio ha funzionato come un vero e proprio master in problem solving. Oggi, quella esperienza fa da guida per rispondere agli imprevisti senza impazzire. Il social non è solo un diario familiare ma una condivisione di situazioni vere, vissute in prima persona da chi deve trovare un equilibrio.
Un lavoro flessibile per conciliare famiglia e carriera
Cambiare lavoro è stata una scelta obbligata per trovare un ritmo meno rigido che permettesse di essere presente per i figli. Mickol ha lasciato il ruolo di responsabile comunicazione in azienda per diventare consulente di social strategy. Aiuta persone e realtà a usare i social in modo consapevole e utile, ma soprattutto ha ricostruito un lavoro che si adatti alle esigenze della famiglia senza sacrificare la qualità del tempo insieme.
Collaborazione e flessibilità
Questa trasformazione professionale ha portato una sostanziale flessibilità nel suo quotidiano, fondamentale quando ci si trova a fronteggiare situazioni impreviste come l’ospedale. Mickol ribadisce che tutto funziona perché stanno in due: lei e il marito Daniele sono entrambi “equilibristi” nella gestione degli impegni familiari e personali. La collaborazione non serve solo a far quadrare i conti, ma anche a non perdere quei momenti importanti con i figli.
Il mito del multitasking e l’importanza del benessere personale
Mickol mette in guardia dal mito secondo cui la donna debba sempre fare più cose insieme, senza mai fermarsi. Spiega che l’idea di essere multitasking è una trappola che mette sotto pressione e può portare a trascurare il proprio stato di salute. Lei stessa ha deciso di mettere al primo posto il proprio benessere perché solo così può prendersi cura degli altri.
Chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma un modo per far capire a chi ci sta vicino che quello che stiamo vivendo è importante davvero. Riconoscere i propri limiti e dare spazio al riposo e alla cura personale permette di affrontare le giornate più impegnative senza crollare. Mickol invita le donne, soprattutto le mamme, a riscoprire questa prospettiva, per non lasciarsi schiacciare dagli obblighi e dalle aspettative della società.
In una realtà dove le giornate si intrecciano tra lavoro, famiglia e momenti di emergenza, la storia di Mickol Lopez e Daniele Marzano dimostra come la collaborazione, la flessibilità e il prendersi cura di sé siano componenti essenziali per arrivare a sera senza perdere il controllo. La loro esperienza non è solo quella di una famiglia, ma un racconto che parla a tante donne e uomini protagonisti quotidiani di un equilibrio delicato.