Nel territorio umbro di castel viscardo, a pochi chilometri da orvieto, gli scavi archeologici condotti a coriglia hanno portato alla luce una fornace risalente all’epoca etrusca. La struttura, ben conservata e caratterizzata da un piano di cottura ancora visibile grazie ai mattoni rossi e all’argilla bruciata, offre nuovi spunti sulla storia antica dell’area. Questa scoperta modifica la percezione finora limitata delle tracce etrusche in questa zona e suggerisce un’attività produttiva pre-romana più estesa.
Caratteristiche della fornace etrusca ritrovata a coriglia
La fornace emersa dagli scavi ha una pianta quadrangolare con il piano di cottura in ottimo stato di conservazione. I mattoni e l’argilla color rosso intenso testimoniano l’effetto del calore prolungato durante l’utilizzo dell’impianto. Si tratta dunque di una struttura funzionale che era parte integrante delle attività artigianali locali nell’antichità.
Posizione e contesto archeologico
Gli archeologi hanno evidenziato come la posizione della fornace sia sotto il piano stradale d’ingresso all’insediamento romano successivo. Questo dettaglio è stato determinante perché una lacuna nella copertura stradale ha permesso agli studiosi di scavare senza distruggere i resti precedenti.
Il fatto che la sovrapposizione tra epoche differenti spesso cancelli le tracce più antiche rende questa scoperta particolarmente preziosa per ricostruire la fase pre-romana del sito.
Significato storico della scoperta nel contesto locale
Fino ad oggi le testimonianze relative agli etruschi nell’area erano frammentarie o sporadiche. La presenza certa ora accertata di un luogo destinato alla lavorazione dell’argilla cambia radicalmente lo scenario archeologico della zona.
L’archeologa responsabile degli scavi, silvia simonetti, sottolinea come questo ritrovamento attesti l’esistenza già in epoca ellenistica – quindi antecedente alla dominazione romana – di attività produttive organizzate proprio qui.
“La produzione connessa all’impiego dell’argilla potrebbe riguardare manufatti o materiali edilizi: rimane però ancora da stabilire quale fosse esattamente il prodotto finale realizzato nella fornace rinvenuta.”
Continuità storica tra passato e presente nella tradizione del cotto
Il legame tra passato remoto ed oggi emerge chiaramente osservando le caratteristiche territoriali intorno a castel viscardo. Il paese è noto anche oggi per la produzione artigianale del cotto: un’attività radicata nei secoli che affonda evidentemente le sue origini nelle lavorazioni svolte già dagli etruschi nel medesimo luogo.
Gli elementi necessari per queste produzioni – argilla abbondante, acqua disponibile e vie d’accesso comode – non sono mai mancati qui lungo i secoli; ciò spiega probabilmente perché questa zona abbia mantenuto costantemente viva questa tradizione manifatturiera così specifica.
Ipotesi sull’importanza della fornace scoperta
Secondo simonetti si può ipotizzare che quella ritrovata rappresenti addirittura la prima fornace impiegata in tutta quest’area geografica dando avvio ad un percorso produttivo duraturo fino ai giorni nostri.