Il piccolo comune di Montedoro, in provincia di Caltanissetta, si trova in una situazione paradossale. Nonostante un progetto finanziato dalla Regione siciliana destinato a creare lavoro per disoccupati locali, il cantiere non può partire perché manca un muratore. Questa carenza blocca l’avvio dei lavori e mette a rischio i fondi già stanziati, lasciando la comunità senza quell’opportunità che avrebbe potuto rappresentare una boccata d’ossigeno nel territorio.
La difficoltà nel reperire manodopera specializzata nel comune di Montedoro
Montedoro conta poco più di mille abitanti e l’amministrazione comunale ha pubblicato diversi avvisi pubblici con l’obiettivo preciso di trovare almeno un muratore disponibile ad avviare i lavori del cantiere. Tuttavia nessuno si è fatto avanti né ha risposto alle chiamate del sindaco Renzo Bufalino e della sua squadra. La totale assenza di candidature evidenzia una problematica concreta: la scarsità o forse la completa assenza sul territorio locale della figura professionale richiesta.
Un blocco immediato per il progetto regionale
Questo vuoto crea un blocco immediato all’iniziativa regionale che avrebbe dovuto impiegare persone senza lavoro coinvolgendole in attività concrete. Il rischio ora è che le risorse stanziate tornino indietro inutilizzate, annullando ogni sforzo progettuale e lasciando aperta una ferita nella comunità già segnata da problemi sociali ed economici.
Le ragioni dietro la mancanza di muratori nelle aree interne della Sicilia
La situazione riflette dinamiche più ampie che riguardano molte zone interne dell’isola. Lo spopolamento progressivo delle campagne e dei piccoli paesi porta via giovani e lavoratori verso città o regioni dove le opportunità sono maggiori. Inoltre la fuga dalle professioni manuali pesa molto: mestieri come quello del muratore non attirano più nuovi apprendisti o figure qualificate a causa anche della scarsa offerta formativa specifica sul territorio.
Un circolo vizioso difficile da spezzare
Questi fattori combinati creano un circolo vizioso difficile da spezzare: meno persone restano nei luoghi d’origine, meno servizi riescono a partire; meno possibilità lavorative ci sono, maggiore è l’esodo verso altre realtà italiane o estere. Nel caso specifico montedorese questa realtà si traduce nell’impossibilità pratica di far decollare iniziative pensate proprio per dare respiro al tessuto sociale locale ormai provato da anni difficili.
L’appello del sindaco Bufalino sulla crisi occupazionale nel suo comune
Il sindaco Renzo Bufalino definisce questo scenario “incredibile” perché contraddice lo spirito stesso dell’iniziativa promossa dal Comune con il sostegno regionale: offrire lavoro concreto ai disoccupati rimasti senza alternative valide sul posto. Solo con un muratore sarebbe possibile aprire il cantiere e coinvolgere altri cittadini bisognosi d’impiego ma questa figura manca completamente.
Le contraddizioni della Sicilia interna
Il primo cittadino sottolinea come questo fallimento sia emblematico delle contraddizioni vissute quotidianamente dalla Sicilia interna dove ogni anno centinaia lasciano tutto alla ricerca di futuro altrove mentre chi resta affronta barriere sempre più alte per ricostruire qualcosa in loco. L’assenza quasi totale dei profili tecnici necessari rende vano qualsiasi tentativo se non si interviene su cause profonde legate alla formazione professionale e all’attrattività dei mestieri tradizionali.
Un quadro drammatico quello emerso da Montedoro che fotografa bene le sfide attuali nelle aree rurali siciliane ancora lontane dal recupero economico sperato dopo decenni segnati dall’emigrazione continua e dalla crisi occupazionale diffusa tra i giovani residenti localmente.
