
Il reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale Niguarda a Milano è stato trasformato con murales ispirati alla storia di due gemelli, portando colore, speranza e un angolo dedicato al bookcrossing per rendere l’ambiente più accogliente e di supporto per bambini e famiglie. - Unita.tv
Nel cuore di Milano, il reparto di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale Niguarda ha cambiato volto. I corridoi dedicati ai piccoli pazienti si sono trasformati in spazi colorati, dove disegni di supereroi ispirano coraggio e speranza. Le pareti di via Cherasco ora raccontano storie di lotta e sorriso, prendendo ispirazione da due bambini reali, protagonisti di una battaglia contro una malattia rara. Non è solo una decorazione, ma un segno tangibile di sostegno a chi affronta terapie e lunghe attese.
Dal reale all’immaginario: la storia di gabriele e benedetta sulle pareti
Gabriele e Benedetta, gemelli di sette anni e mezzo, sono i protagonisti dei murales che adesso animano il centro. Gabriele è affetto da una forma rara di anemia sideroblastica con immunodeficienza, detta Sifd. Una patologia che comporta febbri periodiche e ritardi nello sviluppo, affrontata da lui con un trapianto di midollo e visite mediche costanti. La sua forza e il suo sorriso quotidiano lo hanno fatto diventare simbolo di speranza con il soprannome “Gabry little hero”. Al suo fianco c’è sempre Benedetta, che condivide questa sfida. Le immagini sulle pareti ritraggono infatti la loro storia, ma diventano un messaggio per tutti i bambini che fanno tappa in questo spazio. Il corridoio non è più soltanto un luogo di attesa: è un ambiente che accompagna chi lotta con un’aiuto visivo capace di trasmettere coraggio.
Dipingi un sogno, arte che trasforma il reparto di neuropsichiatria
L’opera artistica è frutto dell’iniziativa “Dipingi un Sogno”, promossa dall’associazione Gabry Little Hero insieme a Silvio Irilli e il suo progetto Ospedali Dipinti. Questo progetto, definito come il più ampio in Italia dedicato all’umanizzazione sanitaria, cerca di modificare la percezione degli ospedali, rendendoli spazi meno freddi e più capaci di infondere speranza. Le grandi illustrazioni non solo abbelliscono i muri, ma aiutano pazienti, famiglie, terapisti a resistere ai momenti di tensione che le lunghe attese spesso generano. Il riferimento alla malattia Sifd si trasforma così in un messaggio positivo: “Sogniamo insieme un futuro diverso”, diventando uno stimolo a guardare avanti e a condividere forza collettiva.
Il ruolo della comunità e il valore di un angolo dedicato ai libri
Dietro la trasformazione del reparto c’è anche il contributo concreto dell’azienda Euronext e dei suoi dipendenti, che hanno raccolto fondi attraverso iniziative solidali natalizie. L’impegno non si ferma però ai dipinti: all’interno del corridoio è stato creato “l’angolo del dono”, uno spazio per il bookcrossing dove libri usati trovano nuovi lettori. Questo angolo rappresenta il desiderio di offrire, proprio come la vita di Gabriele, una seconda opportunità. Il gesto ha un valore simbolico forte: libri che viaggiano e si scambiano per nutrire menti e cuori, in un ambiente dove la cura va oltre la medicina. Cristiano Costanzo, papà di Gabriele e presidente dell’associazione, ha sottolineato il significato profondo di questo gesto, che restituisce a un luogo di dolore una nuova luce.
L’importanza di un ambiente accogliente per i piccoli e i loro familiari
Il centro di via Cherasco è diventato un esempio pratico di come gli spazi fisici possano incidere sul vissuto emotivo di chi attraversa prove difficili fin dall’infanzia. L’umanizzazione degli ambienti sanitari va oltre la funzione estetica, entrando nella sfera del supporto psicologico. Bambini e genitori trascorrono molte ore in attesa, segnati da ansie e paure, e trovano in queste immagini un aiutò a mantenere la fiducia. Il sorriso di Gabriele, ritratto nei murales, diventa uno specchio per tutti quei piccoli pazienti che condividono il percorso. L’iniziativa dimostra come arte e solidarietà possano modificare il contesto del dolore, restituendo una dimensione di normalità e speranza.
L’ospedale Niguarda, con questa trasformazione, offre un esempio di attenzione che unisce medici, famiglie e comunità. I corridoi non sono più solo spazi di passaggio, ma raccontano storie di resistenza e sogni, prendendo vita attraverso colori e forme che parlano a grandi e piccoli.