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Un malore nel backstage segna il debutto di hooor al qasimi alla milano fashion week 2025

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L’edizione 2025 della milano fashion week ha ospitato un evento inaspettato durante la sfilata di hooor al qasimi, che ha segnato il suo primo show nella capitale della moda. La presentazione della nuova collezione, dedicata alla memoria e all’impermanenza, è stata anticipata da un episodio che ha coinvolto una giovane modella nel backstage.

L’incidente prima della sfilata di hooor al qasimi

Pochi minuti prima dell’inizio della sfilata, nel dietro le quinte dello show di hooor al qasimi, una modella di 18 anni ha perso conoscenza a causa di un malore. Il caldo torrido di quel pomeriggio milanese ha contribuito all’abbassamento di pressione che l’ha colpita. I soccorsi sono intervenuti tempestivamente, portando la giovane al pronto soccorso del policlinico di milano. Fortunatamente, le condizioni non sono risultate gravi e la modella si è prontamente ripresa dopo le cure.

La sfilata mantiene la sua carica emotiva

Questo episodio non ha intaccato l’avvio della sfilata, che ha mantenuto una forte carica emotiva e simbolica. Lo show, infatti, rappresenta un momento importante per la maison, che celebra il decimo anniversario dalla sua fondazione e lo fa affidandosi ora alla guida di hooor al qasimi, sorella del defunto creatore khalid al qasimi.

La nuova collezione come omaggio a khalid al qasimi e al tema della memoria

La collezione presentata da hooor al qasimi è un omaggio diretto alla memoria del fratello khalid, fondatore del brand, scomparso prematuramente. Il tema centrale ruota intorno all’impermanenza della memoria e alle trasformazioni inevitabili legate al tempo. Per esprimere questo concetto è stato scelto un tessuto particolare, ribattezzato memory nylon, già introdotto da khalid nelle sue creazioni.

Questo materiale si caratterizza per la presenza di pieghe fitte e marcate sulla superficie, destinate a dissolversi man mano, incarnando l’idea della memoria che svanisce e cambia. Giacche e pantaloni realizzati con questo tessuto raccontano senza parole questa doppia natura della memoria: fragile e mutevole. Hoorr al qasimi ha spiegato come “la guerra abbia segnato due epoche della sua vita, quella che attraversava quando c’era suo fratello e quella presente oggi, ponendo l’accento sulla continuità di un conflitto che mina la memoria collettiva.”

Il tema di memoria e trasformazione

Il tessuto e i capi stessi incarnano il tema della memoria come qualcosa in continuo mutamento e un delicato equilibrio tra presenza e assenza, un concetto molto sentito da hooor al qasimi nella sua missione creativa.

Il contributo artistico di dala nasser e i dettagli della lavorazione

La collezione ha integrato il lavoro artistico di dala nasser, artista libanese che ha portato un’impronta visiva unica ai capi della maison. Il suo contributo si è concretizzato in dettagli come fili sciolti, ricami irregolari e orli sfrangiati, elementi che richiamano scarabocchi e volutamente rimandano alla decadenza e al passare del tempo. Questi interventi sulle superfici dei tessuti rimandano all’idea di transitorietà e fragilità, incarnando la natura temporanea di tutte le cose, sia fisiche che mentali.

La collaborazione con dala nasser

Dala nasser ha definito il lavoro con il team della maison come “profondamente toccante”, sottolineando come la collaborazione abbia trasformato la sua arte in abiti dai segni del tempo. Agli occhi degli spettatori ogni capo appariva già segnato dalla storia, simile a un oggetto che porta tracce di vissuto, di trasformazione. Questa scelta di design ha contribuito a rendere la sfilata un momento di riflessione sul valore della memoria come esperienza intima e collettiva.

La forza simbolica della sfilata e il ruolo di hooor al qasimi alla guida del brand

Questo evento è stato il primo della stilista alla milano fashion week, segnando un passo importante nel percorso della maison qasimi. Dopo la perdita di khalid al qasimi, hooor ha assunto il ruolo di guida con un progetto artistico e personale molto intenso. La sua proposta, ricca di riferimenti storici e visivi legati alla famiglia e alla sua terra, si è materializzata in una collezione che più che vestire vuole raccontare una storia fragile ma profonda.

L’emozione della sfilata è stata, così, amplificata dal contesto del backstage e dalla dedica silenziosa al fratello. Milioni di occhi hanno seguito la presentazione con attenzione, osservando come memoria e alterazioni materiali potessero assumere una veste concreta e nuova attraverso abiti che ricordano e trasportano lontano. Lo show di hooor al qasimi ha confermato ancora una volta come la moda può essere strumento di narrazione e testimonianza.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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