Un ragazzo di 25 anni, originario di Napoli, è stato fermato dai carabinieri della stazione Roma Porta Portese dopo aver messo a segno numerosi raggiri e furti ai danni di persone anziane nella capitale. In poco più di due mesi ha colpito almeno 17 volte, approfittando della fiducia delle vittime con inganni ben studiati. Le forze dell’ordine sono riuscite a bloccarlo ad Arzano grazie a un’indagine che ha raccolto prove solide tra intercettazioni e testimonianze.
Il modus operandi del truffatore: finti nipoti e operatori postali
Il giovane si presentava alle vittime fingendo ruoli familiari o professionali per entrare nelle loro abitazioni senza destare sospetti. Spesso si spacciava per un nipote in difficoltà economica o come operatore dell’ufficio postale incaricato di consegnare pacchi o risolvere problemi burocratici. Questa tattica gli permetteva di guadagnare la fiducia degli anziani, convincendoli ad aprire la porta e lasciarlo agire indisturbato.
Furti rapidi e ingenti
Una volta dentro casa, il truffatore sottraeva denaro contante e gioielli preziosi con rapidità. Il bottino complessivo stimato dagli investigatori si aggira tra i 300mila e i 400mila euro. La frequenza dei colpi era elevata: circa una decina alla settimana in diverse zone della città romana.
L’indagine che ha portato all’arresto: intercettazioni, telecamere e testimonianze
Le indagini sono partite dopo alcune denunce presentate da famiglie colpite dai raggiri. I carabinieri hanno monitorato telefonate sospette intercettando conversazioni che confermavano i movimenti del giovane malvivente. Inoltre le immagini delle telecamere installate nei quartieri interessati hanno ripreso più volte l’uomo mentre entrava ed usciva dalle abitazioni prese di mira.
Testimonianze e prove materiali
Le testimonianze dirette delle vittime hanno fornito dettagli utili sull’aspetto fisico del truffatore ma anche sulle modalità con cui agiva nei momenti precedenti al furto vero e proprio. Durante la perquisizione eseguita ad Arzano è stato sequestrato il cellulare del ragazzo; sul dispositivo sono state trovate foto scattate durante le azioni criminali oltre ai percorsi effettuati nel corso dei giorni incriminati.
Le conseguenze legali dell’arresto: accuse pesanti in attesa dello sviluppo del processo
Il venticinquenne ora si trova dietro le sbarre ed è accusato formalmente per una lunga serie di reati legati alle truffe aggravate contro persone vulnerabili come gli anziani residenti nella capitale italiana. Le autorità giudiziarie stanno proseguendo gli accertamenti preliminari per verificare se ci siano altri episodi collegabili allo stesso individuo o eventuali complici coinvolti nelle attività criminali.
La vicenda mette in luce quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sulle frodi rivolte agli anziani soprattutto quando chi compie questi gesti sfrutta abilmente la fiducia umana attraverso finte identità familiari o lavorative capaci d’ingannare anche chi dovrebbe sentirsi protetto all’interno della propria abitazione.