Home un blitz con oltre 300 carabinieri smantella banda armata sarda coinvolta in rapina a san vincenzo

un blitz con oltre 300 carabinieri smantella banda armata sarda coinvolta in rapina a san vincenzo

Operazione dei carabinieri di Livorno smantella un gruppo criminale sardo, arrestando undici persone coinvolte in una rapina armata a San Vincenzo, con il supporto di oltre 300 unità specializzate.

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Le forze dell’ordine hanno arrestato undici persone di origine sarda coinvolte in una rapina armata a un portavalori avvenuta nel marzo 2025, smantellando un pericoloso gruppo criminale grazie a un’operazione coordinata e complessa. - Unita.tv

Una vasta operazione delle forze dell’ordine ha preso il via dalle prime ore del mattino nelle province di nuoro, pisa e bologna, puntando a smantellare un gruppo criminale di origine sarda. Il comando provinciale dei carabinieri di livorno, con il supporto di reparti speciali e unità cinofile, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di undici persone. L’accusa riguarda una rapina a mano armata seguita da un’accurata organizzazione investigativa partita da un assalto armato a un furgone portavalori.

Dettaglio dell’operazione e gruppi coinvolti

L’intervento ha coinvolto più di 300 carabinieri provenienti da diverse unità specializzate. Tra queste, l’arma territoriale competente, il raggruppamento operativo speciale , il gruppo intervento speciale , unità paracadutiste del 1° reggimento Tuscania e squadroni eliportati Cacciatori di Sardegna e Sicilia. Hanno partecipato anche nuclei elicotteri di pisa ed elmas, comandi di supporto operativo dei battaglioni Toscana e Sardegna, e il nucleo cinofili di firenze. L’ampia partecipazione testimonia la complessità e la pericolosità dell’indagine, oltre alla necessità di coordinamento di elevato livello per fermare soggetti armati e esperti.

Ordinanza di custodia cautelare

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di livorno su richiesta della procura locale, interessa undici persone di età tra 33 e 54 anni, tutte di origini sarde. I reati contestati sono rapina pluriaggravata, possesso e porto di armi da guerra, munizioni, esplosivi, furto pluriaggravato e ricettazione. L’operazione conferma la volontà delle forze di contrasto di affrontare gruppi criminali pericolosi anche attraverso un impegno consistente sul territorio.

La rapina del 28 marzo 2025 sulla ss1 aurelia

La vicenda ha avuto origine il 28 marzo 2025, quando due furgoni portavalori sono stati assaltati nel comune di san vincenzo, lungo la strada statale 1 aurelia. L’attacco è avvenuto in pieno giorno e ha visto un commando armato e travisato bloccare i furgoni per poi portar via circa tre milioni di euro. Il colpo è stato definito cruento per l’uso di armi da guerra e la determinazione del gruppo. La rapina ha scosso la zona e innescato un’immediata risposta investigativa dei carabinieri di livorno.

Preparazione e preparativi della banda

Le indagini hanno messo in luce non soltanto gli esecutori materiali ma anche il supporto logistico fornito da altri indagati. Il gruppo si era preparato per mesi, studiando le condizioni di passaggio dei portavalori, reperendo veicoli rubati o sottratti con la forza per bloccare il traffico. Attraverso la precostituzione di alibi e una precisa distribuzione dei ruoli, gli arrestati avevano dato prova di capacità organizzative consolidate. Sono emerse competenze specifiche nell’uso di armi e esplosivi, strumenti chiave per mettere a segno il colpo.

La fase successiva e le misure cautelari

La misura cautelare è stata ottenuta grazie alla raccolta di prove raccolte in poco tempo dal nucleo investigativo di livorno. Le autorità hanno valutato con attenzione il quadro probatorio, ravvisando la necessità di intervento immediato per evitare ulteriori azioni criminose. L’ordinanza riguarda misure restrittive in carcere, ritenute indispensabili per bloccare il gruppo e preservare la sicurezza pubblica.

Coordinamento tra reparti e conferenza stampa

Il coordinamento tra reparti speciali e forze locali ha permesso di portare avanti un’attività investigativa articolata e rapida. Gli arresti rappresentano un passaggio importante nella lotta alla criminalità organizzata con armi pesanti, che mette in difficoltà le forze dell’ordine per la pericolosità e la pianificazione dei reati. Il comando provinciale di livorno ha confermato che fornirà ulteriori dettagli in una conferenza stampa prevista per le 11:00 presso la propria sede.

L’operazione dimostra come sia possibile disarticolare strutture criminali agguerrite, attraverso un lavoro di intelligence e intervento combinato di diverse componenti dell’Arma. Il caso rimane sotto monitoraggio per valutare eventuali sviluppi correlati, tenuto conto che le indagini proseguono anche per risalire a ulteriori elementi e chiarimenti connessi agli eventi.