La Serie A e Serie B stanno per introdurre un cambiamento significativo nelle comunicazioni arbitrali. Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri, ha presentato una modalità inedita che porterà gli arbitri a spiegare le decisioni prese con l’ausilio del VAR direttamente davanti ai tifosi in campo e agli spettatori in televisione. L’idea punta a una trasparenza immediata che coinvolge il pubblico e ridefinisce il rapporto tra arbitri e appassionati, durante le partite della prossima stagione.
L’annuncio di Gianluca Rocchi sul raduno di Cascia
Il 2025 porta con sé una svolta per il modo in cui le decisioni arbitrali vengono comunicate. Nel raduno pre-campionato a Cascia, Gianluca Rocchi ha ufficializzato l’introduzione di un sistema che permetterà all’arbitro di spiegare in tempo reale, direttamente sul campo e in diretta televisiva, il motivo dietro alle decisioni prese con l’aiuto della VAR. Queste spiegazioni, finora riservate agli addetti ai lavori o comunicate con ritardo, diventeranno uno strumento pubblico.
Rocchi ha evidenziato come questa misura rappresenti un avanzamento significativo verso una comunicazione sempre più trasparente. La volontà è eliminare ogni dubbio tra tifosi e squadre, facendo chiarezza senza aspettare la fine delle partite o le dichiarazioni post-evento. L’obiettivo è fissare una nuova pratica che chiarisca sul momento ogni scelta controversa. Ciò dovrebbe ridurre le polemiche e aumentare la fiducia nel lavoro arbitrale, presentando ai tifosi ogni decisione nel momento stesso in cui viene presa.
Come funzionerà la spiegazione in tempo reale nelle partite di Serie A e B
L’arbitro, dopo aver consultato il VAR per un intervento, si fermerà a bordo campo o in un’area visibile all’interno dello stadio per spiegare con chiarezza e sintesi cosa ha rilevato e perché ha preso quella decisione. Questi dettagli verranno trasmessi in diretta anche attraverso i canali televisivi ufficiali che seguono il calcio di Serie A e Serie B.
Questo procedimento sarà coordinato con i tecnici del VAR e gli addetti alla comunicazione per garantire che le informazioni vengano fornite in modo corretto, esaustivo e senza alterare il ritmo della partita troppo a lungo. L’aspetto fondamentale è calibrare bene la tempistica delle spiegazioni, così che il tempo effettivo del gioco non venga eccessivamente allungato e la concentrazione di tutti rimanga alta.
Si tratta di uno strumento che renderà più immediata la comprensione delle motivazioni arbitrali, sintetizzando in pochi passaggi i termini tecnici che spiegano interventi come falli da rigore, annullamenti di gol o episodi di fuorigioco. La nuova modalità dovrebbe ridurre le contestazioni e far emergere una maggiore consapevolezza tra gli spettatori su regole e applicazioni arbitrarie.
Impatto sulle tifoserie e sulla cultura del calcio italiano
Portare l’arbitro sul campo per motivare in tempo reale una decisione presa con il VAR modifica anche l’atmosfera degli stadi e, più in generale, il modo in cui il pubblico segue la partita. Spesso i tifosi vedono solo i risultati finali delle modifiche VAR, senza sapere le motivazioni esatte che hanno portato a cambiare un verdetto.
Ora, invece, con spiegazioni che coinvolgono direttamente l’arbitro e lo portano a interagire con il pubblico presente, si sviluppa un rapporto più diretto che può aiutare a contenere reazioni scomposte e a ridurre il senso di ingiustizia spesso percepito. Il dialogo pubblico diventa una parte integrante del match, anche se mantenuto in modo sobrio e professionale.
Dal punto di vista culturale, questa modifica invita tifosi e addetti a confrontarsi con le scelte arbitrali in modo più informato, migliorando la conoscenza del regolamento e delle relative interpretazioni. Si riduce così il divario tra arbitro e spettatore, favorendo la partecipazione emotiva con basi più solide di comprensione. Questo cambiamento ha potenzialità per smussare certe tensioni frequenti negli stadi italiani, favorendo una maggiore serenità nell’ambiente calcistico.
Un passo significativo dopo anni di trasparenza crescente nel calcio
Il nuovo modello per spiegare decisioni integrate con il VAR arriva dopo un percorso di aperture graduali alla comunicazione arbitrale. Negli ultimi anni, il calcio italiano ha già mostrato segnali di voler rendere più limpido il suo funzionamento, con interviste, video-analisi e briefing post gara resi pubblici.
Gianluca Rocchi ha ricordato che il lavoro degli arbitri è sempre stato accompagnato da questa volontà di trasparenza, ma ora si compie una trasformazione radicale portando direttamente all’interno dello stadio e nelle case degli spettatori il punto di vista dell’arbitro, nel momento stesso in cui la decisione viene presa. Un’opportunità anche per chi segue il gioco da remoto, che potrà cogliere le spiegazioni senza filtri o ritardi.
Inoltre, questo passaggio segna un rafforzamento del ruolo dell’arbitro come figura chiave non solo per l’applicazione delle regole, ma anche come comunicatore diretto durante la partita. La nuova procedura apre nuovi scenari per il rapporto tra tecnologia e contesto umano, valorizzando il ruolo e la voce dell’arbitro davanti a tutti, senza limitarsi a interventi tecnici in cabina di regia.
Ultimo aggiornamento il 5 Agosto 2025 da Rosanna Ricci