Nel primo trimestre del 2025, l’Umbria ha registrato una forte espansione delle esportazioni verso gli Stati Uniti, con un incremento del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo aumento ha portato gli Stati Uniti a consolidare la seconda posizione tra i mercati di destinazione principali per i prodotti umbri, dopo la Germania. L’export umbro verso gli Usa ha toccato un valore di oltre 202 milioni di euro, segnando una performance superiore al complessivo +5,1% dell’export regionale nello stesso periodo. Questi dati emergono da un’analisi curata da Umbria Ricerche e approfondita da Elisabetta Tondini e Mauro Casavecchia.
Aumento dell’export umbro verso gli Stati Uniti: numeri e confronto con i principali mercati
L’incremento assoluto del fatturato umbro verso gli Stati Uniti è stato il più significativo in termini monetari, superando anche la crescita registrata verso la Germania, il principale partner commerciale della regione. La variazione positiva verso gli Usa ha contribuito quasi per metà al totale dell’aumento del fatturato regionale proveniente dall’export nel trimestre. In pratica, quasi metà dei guadagni in più ottenuti dall’export umbro derivano dall’aumento della domanda statunitense.
Il valore delle esportazioni umbre verso gli Usa supera i 202 milioni di euro. Questo dato si raffronta con una crescita meno marcata ma comunque consistente nei confronti della Germania, che pur mantenendo la leadership come primo mercato con la quota più alta di esportazioni umbre, ha registrato un aumento inferiore in termini assoluti. L’incremento verso gli Stati Uniti conferma un interesse crescente delle aziende umbre nei mercati oltreoceano, probabilmente sostenuto anche dall’effetto positivo dell’accordo sui dazi stipulato fra Unione Europea e Stati Uniti nel luglio 2024.
Quali prodotti umbri conquistano il mercato statunitense: moda, macchinari e alimentari
La crescita dell’export verso gli Usa non si distribuisce in modo uniforme tra i vari settori. Il comparto della moda è quello che pesa di più sul totale delle vendite, con un fatturato di circa 72,3 milioni di euro nel primo trimestre 2025. Questo settore rappresenta il 35,8% delle esportazioni umbre verso gli Stati Uniti ed ha segnato una crescita tendenziale del 38,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La moda include abbigliamento, accessori e calzature, prodotti da ormai consolidate aziende umbre.
Al secondo posto si arriva al comparto macchine e apparecchi, con esportazioni per 55,7 milioni di euro, pari al 27,5% del totale verso gli Usa. Questo settore però ha subito una flessione del 14,1% rispetto al primo trimestre del 2024, con un calo rilevante rispetto all’andamento generale. A seguire, i prodotti alimentari e le bevande registrano 17,9 milioni di euro di esportazioni, equivalenti all’8,9% delle vendite verso gli Usa, e un netto incremento di circa un terzo rispetto all’anno prima.
Gli apparecchi elettrici rappresentano un capitolo interessante: con 16,6 milioni di euro esportati hanno conquistato la quarta posizione in classifica, con un aumento dell’export di 9,4 punti percentuali in un solo anno. A distanza c’è il settore dei mezzi di trasporto, con esportazioni inferiori ai 10 milioni di euro , che invece mostrano un calo del 10,9% rispetto a dodici mesi fa. Nel complesso, questi cinque settori rappresentano oltre l’85% del totale delle esportazioni umbre destinate agli Stati Uniti.
Impatto dell’accordo sui dazi tra Ue e Stati Uniti sul commercio umbro nel 2025
Il contesto commerciale in cui si muovono le imprese umbre verso gli Stati Uniti è cambiato dopo l’intesa raggiunta il 27 luglio 2024 fra Stati Uniti e Unione Europea sulla riduzione dei dazi. Lo studio di Umbria Ricerche evidenzia che questo accordo apre nuove opportunità in termini di stabilità e competitività per alcuni settori chiave della regione, come la meccanica di precisione, la chimica e l’agroalimentare di qualità. Questi comparti traggono vantaggio dalla riduzione o eliminazione delle tariffe su prodotti molto richiesti.
Al tempo stesso restano dei nodi irrisolti e delle incertezze per altri settori. In particolare il comparto vitivinicolo non gode ancora di agevolazioni chiare, il che lascia un margine importante di ambiguità per i produttori. Le imprese metallurgiche umbre continuano a pagare un prezzo alto a causa dei dazi globali sull’acciaio e sull’alluminio, che limitano la loro competitività negli Stati Uniti. Nel complesso, lo scenario post-accordo si presenta complesso per molte Piccole e Medie Imprese umbre, che devono aggiornare le proprie strategie commerciali diversificando i mercati e valutando nuove opportunità all’estero.
In questo quadro, l’export verso gli Stati Uniti nel primo trimestre 2025 rappresenta un segnale positivo ma al tempo stesso un indicatore delle sfide che le aziende umbre devono affrontare per mantenere e migliorare la propria presenza internazionale.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Andrea Ricci