La recente riunione online tra rappresentanti delle Regioni Umbria, Toscana, Lazio e dirigenti di Rfi e Trenitalia ha aperto una fase di confronto sulle criticità del servizio ferroviario nelle aree coinvolte. L’incontro, sollecitato dai sindaci di Orvieto e Chiusi, ha puntato a discutere problemi storici sulle tratte regionali e ha evidenziato alcune richieste precise per il futuro delle linee ferroviarie.
Sinergie tra regioni e ferrovie per affrontare le difficoltà del trasporto ferroviario
L’incontro si è svolto in modalità remota e ha coinvolto assessori regionali ai Trasporti di Umbria, Toscana e Lazio insieme a rappresentanti di Rfi e Trenitalia. L’obiettivo principale era mettere a fuoco le criticità segnalate dai pendolari e dagli amministratori locali. I sindaci di Orvieto, Roberta Tardani, e Chiusi, Gianluca Sonnini, hanno spiegato che l’incontro arriva dopo mesi di raccolta delle lamentele giunte dai cittadini. Hanno sottolineato come il dialogo avviato rappresenti un passo avanti rispetto alla situazione stagnante.
In particolare, è stato riconosciuto il valore della mobilitazione dei sindaci dello scorso primo luglio, che ha permesso di far emergere le esigenze locali presso i livelli decisionali. L’incontro ha portato alla luce anche la volontà di Trenitalia e Rfi di chiedere la revoca della delibera che, a partire dal gennaio 2026, vieterebbe ai treni con velocità inferiore ai 200 km/h di utilizzare la linea AV. La richiesta di proroga fino al dicembre 2027 per la deroga in vigore prova il tentativo di evitare pesanti ricadute sul servizio attuale.
Richieste specifiche per mantenere collegamenti e velocità sulle linee tra Umbria, Toscana e Lazio
Durante la riunione, il confronto si è concentrato anche sulla necessità di un coordinamento tra le Regioni coinvolte per definire una strategia comune al fine di ripensare il modello di trasporto su scala vasta. Il fine è preparare al meglio la discussione per il nuovo catalogo tracce, che regola la gestione delle linee ferroviarie e le assegnazioni ai treni.
I sindaci hanno evidenziato l’importanza di accordi che assicurino l’impiego dei nuovi convogli regionali veloci, in arrivo il prossimo anno, sulle tratte della linea direttissima Firenze-Roma, particolarmente rilevanti per i territori attraversati. In questo modo si eviterebbe il rischio che le zone in questione restino tagliate fuori dal potenziamento previsto per altre linee.
In parallelo, è stata ribadita la richiesta di riportare sulla linea diretissima l’Intercity 598, attualmente deviato sulla linea lenta. Questa modifica migliorerebbe i tempi di percorrenza e la qualità del servizio per numerosi pendolari e viaggiatori. Per questo motivo, i sindaci seguiranno da vicino gli sviluppi delle soluzioni proposte da Rfi.
Impegni delle ferrovie e ruolo degli enti locali nella vigilanza
Rfi, da parte sua, ha segnalato di essere impegnata a trovare una soluzione ad alcuni problemi tecnici legati all’utilizzo delle linee ferroviarie regionali. L’azienda ha ammesso la complessità della situazione e il bisogno di un confronto diretto con le Regioni interessate, i sindaci e gli altri attori coinvolti.
L’incontro ha rinsaldato il ruolo degli amministratori locali come portavoce delle esigenze dei cittadini e promotori di un dialogo con i soggetti gestori delle infrastrutture. La vigilanza sui temi affrontati rimane alta e le comunicazioni continueranno nei prossimi mesi per monitorare gli sviluppi.
La richiesta di un tavolo con l’Autorità di regolazione dei trasporti e il Ministero sottolinea l’importanza che la questione venga affrontata con tutti i protagonisti. L’interessa riguarda direttamente migliaia di utenti quotidiani, pendolari e viaggiatori che dipendono dal buon funzionamento del sistema ferroviario.
Gli esiti di questo primo confronto lasciano intravedere uno spiraglio per migliorare i collegamenti sulle linee regionali e superare i divieti che rischiano di penalizzare il trasporto ferroviario tradizionale. Le prossime settimane saranno decisive per capire se le promesse di confronto si tradurranno in soluzioni concrete e durature per Umbria, Toscana e Lazio.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Serena Fontana